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ASSEMBLEA PRIMO MAGGIO A POMIGLIANO
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01 Maggio 2017

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VIDEO Primo Maggio a Pomigliano, le operaie denunciano Fiat

Scioperarono l'8 marzo. Poi, la ripicca dell'azienda che cambiò loro i turni di lavoro

 

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 Pomigliano

È stata un’affollata assemblea operaia, quella svoltasi stamattina a Pomigliano d'Arco, per “fare il punto” sui modelli Trump e Marchionne. Un Primo Maggio all'insegna della lotta e della denuncia. Così hanno inteso festeggiare i tanti lavoratori e le tante lavoratrici dello stabilimento campano della Fiat, aderenti allo Slai Cobas. In prima linea, la sindacalista ed ex deputata del Partito Comunista, Mara Malavenda.

"Trump e Marchionne stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli stati”, ha sostenuto la Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva. “Per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e costituzionali - ha poi aggiunto la sindacalista dello Slai Cobas - E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia. Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei lavoratori”.

 Il riferimento della Malavenda è alla vicenda delle due operaie Fiat che hanno denunciato l'azienda automobilistica per repressione di genere e condotta antisindacale. Scioperarono l'8 marzo scorso, denunciarono la scarsa tutela dei propri diritti agli organi di stampa. Qualche giorno dopo, Fiat cambiò i loro turni di lavoro, costringendole a difficili percorsi serali per raggiungere il luogo di lavoro. Di qui la decisione di denunciare l'azienda automobilistica per repressione di genere e condotta sindacale. La denuncia, con ricorso alla procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori ed azionabile dai soli sindacati, è stata presentata alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola, dagli avvocati Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio legale del sindacato Slai cobas

Tornando a stamattina, l’assemblea Slai Cobas ha deciso all’unanimità le prossime iniziative: una mobilitazione in occasione della discussione in tribunale della denuncia contro la fiat di pomigliano per repressione di genere ed antisindacale; una assemblea operaia nazionale a pomigliano in occasione del centenario della rivoluzione socialista d’ottobre.

 

 

Comunicato stampa
Assemblea 1° maggio a Pomigliano:
ALTRO CHE ‘ANTIPOLITICA’ E POPULISMO:
AGLI OPERAI  SERVE UNA PROPRIA POLITICA, QUELLA DI CLASSE!
È stata un’affollata assemblea operaia quella svoltasi stamattina a Pomigliano per “fare il punto” sui modelli di Trump e Marchionne.
 “Questi stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli Stati”… ha sostenuto Mara Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva… “per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e Costituzionali. E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia”! Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei  lavoratori”.    
Per questo, oggi più che mai, si rende necessaria la <ricostruzione> della nostra storia sociale, culturale e politica perché, quando si perdono le proprie radici ci si preclude il futuro e finanche la speranza e la determinazione per una vita diversa e migliore.
E la nostra storia, quella del Movimento Operaio, è una Storia sicuramente incompatibile ed estranea alla natura ed ai contenuti del costituendo nuovo ordine capitalistico mondiale.
L’assemblea ha deciso all’unanimità le prossime iniziative:
UNA MOBILITAZIONE  IN OCCASIONE DELLA DISCUSSIONE IN TRIBUNALE DELLA DENUNCIA CONTRO LA FIAT DI POMIGLIANO PER REPRESSIONE DI GENERE ED ANTISINDACALE
UNA ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE A POMIGLIANO IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA D’OTTOBRE
I partecipanti all’assemblea operaia del 1° maggio a Pomigliano     scarica il comunicato 
Pomigliano d’Arco, 1 maggio 2017