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03 Marzo 2020

comunicato stampa    Pomigliano d’Arco, 3 marzo 2020  

OPERAIE PREPARANO L’ 8 MARZO A POMIGLIANO

 Altro che “festa delle donne”: sarà invece una “assemblea operaia” quella promossa dal Comitato Mogli Operai di Pomigliano e che si terrà il prossimo 8 marzo nei locali dell’Aula Consiliare del Comune della cittadina industriale vesuviana in occasione della ricorrenza della giornata internazionale  della donna.
Il fatto è che come operaie siamo ormai costrette a subire 360 giorni all’anno un insopportabile regime di sfruttamento multiplo: dell’organizzazione del lavoro in fabbrica, della maternità e del lavoro domestico, e di cura e supplenza dei servizi sociali sempre più privatizzati… commentano le donne del Comitato…
E quando l’intero quadro politico-istituzionale, in nome di una presunta modernità neo-liberista, si adopera al progressivo azzeramento delle democrazia nei luoghi di lavoro e dell’insieme dei diritti sociali e civili mettendo il sistema economico in posizione dominante ed i lavoratori in inferiorità sociale e normativa;
quando la precarietà sociale, data dai falsi piani industriali che si susseguono da decenni, abbassa la sicurezza economica degli operai e delle loro famiglie (come in FCA, ILVA, ALITALIA ecc..);
quando le multinazionali esercitano una diretta influenza di Governo sui governicchi populisti dei singoli Stati inducendo frammentazione contrattuale, razzismo e contrapposizione sociale, generazionale e di  genere;
quando con le leggi Fornero, Jobs Act di Renzi e Decreto Dignità di Di Maio si azzerano i fondamentali diritti dei lavoratori per trasformare il lavoro in merce di valore inferiore alle merci stesse;
quando la delegificazione dei diritti dei lavoratori a favore di quelli padronali è sostenuta dalla ‘contrattazione sindacale a perdere’ (per i lavoratori), appoggiata e fatta propria dai vari governi ‘più o meno gialli’ (dal colore dei sindacati di comodo sostenuti e foraggiati dal potere economico e dalle collegate lobby politico-clientelari);
quando gli infortuni sul lavoro registrati dell’INAIL nel solo mese di gennaio 2020 ammontano a ben 46.483  e le malattie professionali a 4.634 (ad esclusione del lavoro nero), e i morti sul lavoro per ‘omicidi bianchi’ sempre nel solo mese di gennaio 2020 sono stati ben 52 (altro che coronavirus);
e quando la progressiva mercificazione dei diritti dei lavoratori determina conseguenze devastanti  sulla condizione delle donne, italiane ed immigrate, costrette a pagare giorno dopo giorno prezzi sempre più alti nella moderna società capitalistica, allora possiamo ben dire che la misura è colma !
Ed è per questo - in un momento in cui tutto è sempre più virtuale (e finanche le mobilitazioni sono destinate a diventare ‘mode mediatiche passeggere’)- che, rifacendoci alla ‘Nostra Storia’, quella di uomini e donne del Movimento Operaio,continuiamo a credere che solo la convinta presenza fisica dei lavoratori e delle lavoratrici che scendono in campo potrà fare la differenza! Come già sta avvenendo in FCA dove, con le vittorie che come operaie ed operai stiamo ottenendo in termini di diritto antidiscriminatorio, stiamo già riscrivendo lo Statuto dei Lavoratori e seppellendo sia le politiche autoritarie aziendali che le derivate leggi Fornero, Jobs Act e Decreto Dignità.
Ed è per questo che, oggi più che mai,  riteniamo che la ‘differenza di genere’ non può né coprire né sostituire la fondamentale ‘differenza di classe:’ perché quando si abbassano la democrazia e le garanzie nei luoghi di lavoro si abbassano  anche i diritti sociali e quelli civili!

Comitato Mogli Operai Pomigliano