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06 Dicembre 2022

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Comunicato stampa

 E’ DI OGGI L’ENNESIMO RINVIO (al 7 febbraio 2023) DELL’UDIENZA PREVISTA PER STAMATTINA  DELLA CAUSA DEL SINDACATO SLAI COBAS CONTRO FCA/POMIGLIANO (OGGI STELLANTIS) PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE

 PERCHE’ IL TRIBUNALE DI NAPOLI CONTINUA A TRACCHEGGIARE DA CIRCA 3  ANNI SENZA RIFARE IL PROCESSO DOPO CHE LA CORTE DI CASSAZIONE, CON DECISIONE DEL 2 GENNAIO 2020 AVEVA ANNULLATO LA PRECEDENTE SENTENZA IN APPELLO CHE DAVA RAGIONE ALL’AZIENDA  AFFERMANDO CHE… “I GIUDICI PARTENOPEI HANNO IGNORATO LA NORMATIVA  NAZIONALE CHE, SU PRECISO IMPULSO DELLE DIRETTIVE EUROPEE, HA ARRICCHITO IL DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO” ?!?!?!

 POSSIBILE CHE I GIUDICI DEL TRIBUNALE DI NAPOLI NON CONOSCEVANO LA DIRETTIVA 2000/78/CE IN MATERIA DI DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO ED IL CONSEGUENTE D.LGS. 216/2003 CHE NE COSTITUISCE L’APPLICAZIONE IN ITALIA ?!?!?!

 NEL CASO DI ULTERIORI RINVII DELL’UDIENZA DA PARTE DELLA CORTE DI APPELLO DI NAPOLI SLAI COBAS PREANNUNCIA FORTI INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI NONCHE’ LA RICHIESTA DI PROCEDURA DI INFRAZIONE PRESSO LA CORTE EUROPEA PER NON CONFORMITA’ DELLE SENTENZE DELLA MAGISTRATURA CON LE NORMATIVE EUROPEE ED INTERNAZIONALI IN MATERIA DI DIRITTO ANTIDISCRIMINATORIO, NONCHE’ INIZIATIVE PER L’ACCERTAMENTO DI EVENTUALI IPOTESI DI REATO

 Con il pronunciamento del 21 febbraio 2019 e la successiva sentenza del 1 gennaio 2020 e relativi al contenzioso giudiziale Slaicobas/FCA la Corte di Cassazione stabilì un sostanziale ‘cambio di passo’ cui doveva conformarsi l’intera giurisprudenza italiana nei vari gradi di giudizio tenuto conto che …”le prevalenti sentenze della magistratura italiana ignorano le direttive europee in materia di diritto antidiscriminatorio nei luoghi di lavoro”. Con queste motivazioni la Corte di Cassazione annullava la sentenza del Tribunale di Napoli del 21 novembre 2014 che rigettava il ricorso del sindacato Slai cobas contro Fca per comportamento antisindacale e trasferimento discriminatorio di 316 lavoratori a un reparto-fantasma creato ad hoc a Nola (…”ignorate le direttive europee in materia di diritto discriminatorio da parte dei giudici partenopei”) e reinviava il contenzioso giudiziale alla stessa Corte di appello di Napoli che, col collegio giudicante in diversa composizione doveva conformarsi a tali direttive.
Dopo ben 2 anni i “giudici partenopei” fissavano la data della causa per l’8 febbraio 2022… poi la spostavano al 6 dicembre 2022 ed ancora oggi l’hanno repentinamente rinviata d’ufficio al 7 febbraio 2023
Costituito dalla Fiat 14 anni fa, il 5 maggio 2008, all’unico scopo di deportarvi i lavoratori più sindacalizzati nonché quelli a ridotte capacità lavorative, il Reparto-Confino di Nola, ovvero la pseudo unità produttiva del cosiddetto Polo Logistico WCL (World Class Logistic) non è mai entrato in funzionale attività. Tra altro il reparto - secondo gli inverosimili piani industriali vantati all’epoca dall’azienda - avrebbe dovuto fungere da “centro di smistamento e preparazione dei materiali componentistici da assemblaggio necessari alla produzione di Fiat Pomigliano”, nonché da “eccellenza di supporto logistico per i siti produttivi del centro-sud”… Si pensi all’assurdità produttiva di far transitare i camion coi rifornimenti dei materiali di componentistica destinati alla produzione di Pomigliano da contabilizzare non all’accettazione materiali dello stabilimento ma in una sede allocata a Nola e distante circa 20 km, per poi fare proseguire successivamente gli stessi camion per lo stabilimento di Pomigliano. Figurarsi per i rifornimenti per gli stabilimenti di Cassino, Pratola Serra, Chieti e Melfi col conseguente allungamento di centinaia di chilometri del transito su gomma dei materiali.

 Slai cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 6 dicembre 2022

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