I lavoratori di Mirafiori contestano duramente CGIL-CISL-UIL
(13 dicembre 2006)
Che i lavoratori vivano questa fase politica - e le misure di questo governo anti-popolare - in modo molto sofferto lo capisce chiunque abbia minimamente a che fare con i luoghi di lavoro. E lo sanno anche i 3 segretari generali di CGIL-CISL-UIL, visto che hanno sentito il bisogno di presentarsi tutti e tre a Mirafiori (dopo ben 26 anni, ovvero dalla sconfitta operaia dell'
Visto che i sindacati amici del "governo amico" non hanno intenzione al momento di consultare i lavoratori - e non c'è da stupirsi perché riceverebbero una sonora lezione, come le assemblee di Mirafiori fanno pensare - i lavoratori hanno il diritto e il dovere di prendere la parola in prima persona e far sentire il proprio dissenso contro la politica filo-industriale di Prodi, Padoa Schioppa e soci, in tutte le forme possibili e immaginabili, a cominciare dalle assemblee che si tengono sui luoghi di lavoro in cui deve essere messa all'ordine del giorno la discussione e il voto sullo scippo del TFR e sulla controriforma delle pensioni.
Ma il vero appuntamento è dal primo gennaio 2007 quando inizierà il semestre previsto per il silenzio-assenso sul trasferimento del TFR verso i fondi pensione integrativi. I lavoratori hanno la possibilità, sottoscrivendo a valanga lettere di dissenso esplicito per il trasferimento del TFR ai FPI, di mandare a tutto il "politicamente corrotto" sistema politico e sindacale, un messaggio forte e chiaro: "i soldi dei lavoratori non si toccano". Da questa nuova trincea può e deve ripartire una stagione di autonomia e di indipendenza del mondo dal lavoro da partiti e sindacati che pensano solo ai propri interessi e non certo a quelli di milioni di lavoratori che hanno sempre più difficoltà ad arrivare a fine mese.
PRIMOMAGGIO Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari e disoccupati (redazione tocana)
fonte: primomaggio