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Napoli: TFR e Fondi pensione, presentata dallo SLAI Cobas una denuncia alla Procura di Napoli

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Napoli: TFR e Fondi pensione, presentata dallo SLAI Cobas una denuncia alla Procura di Napoli

 

Comunicato stampa

 

E’ stato presentato stamattina, alla Procura della Repubblica di Napoli, un dettagliato esposto penale sottoscritto dal Coordinamento Provinciale di Napoli dello Slai Cobas, dai Cantieri Navali Megaride di Napoli, e dall’Associazione Unità Comunista in relazione a:

 

  • diffusione di notizie false e tendenziose su un inesistente deficit dell’INPS
  • spese assistenziali a carico dell’INPS in mancata attuazione della legge n. 88 del 1989 che separa le stesse spese assistenziali da quelle previdenziali
  • banche che danno finanziamenti agevolati alle aziende che convincono i propri dipendenti a versare il proprio TFR alle stesse
  • neoassunti che, all’atto dell’assunzione, devono liberamente dire si o no al definitivo trasferimento del TFR a fondi gestiti pariteticamente dai propri padroni e sindacati
  • silenzio-assenso sul TFR per chi non sceglie, si definitivo per chi dice SI, no provvisorio per chi dice NO
  • utilizzo di salario (TFR) in borsa anche senza il consenso dei lavoratori
  • fondi pensione a totale ed esclusivo rischio per i lavoratori
  • detassazione per i fondi pensione e raddoppio delle tasse sul TFR per i lavoratori che scelgono di non versarlo ai fondi
  • soldi dei contratti nazionali ed aziendali riservati per chi aderisce ai fondi pensione privati, nulla per chi non vi aderisce
  • decine di milioni di euro di soldi pubblici dilapidati dal Ministero del Lavoro per gli spot a favore dei fondi pensione privati
  • conflitto di interessi di padroni e sindacalisti, col Ministro del Lavoro ex presidente del fondo pensioni Cometa dei metalmeccanici.
  • In questi giorni è stato scoperto un ammanco di 40 milioni di euro nella cassa IBI, il fondo pensione degli ex dipendenti dell’istituto bancario italiano, incorporato in Carialo nel ’91, ora nel gruppo Intesa-Sanpaolo. L’ammanco è superiore alla metà dell’intero patrimonio del fondo a cui è iscritto oggi circa un migliaia di dipendenti del gruppo.

 

“Rileviamo come lavoratori e cittadini, nonché  come rappresentanti del sindacato di base”… dichiara Mara Malavenda del coordinamento provinciale dello Slai Cobas… “una inquietante commistione tra forti poteri industriali e finanziari, centrali sindacali confederali, ed il Governo Prodi che sta finanziando con  decine di milioni di euro campagne pubblicitarie su fondi pensione e TFR a favore di interessi privati ed a discapito dei lavoratori: riteniamo sia nostro diritto-dovere richiedere alla Procura di verificare la sussistenza di condotte di rilevanza penale”.

 

Nella giornata di oggi sono state presentate analoghe denunce-esposto nelle maggiori città italiane. A Milano è stato effettuato un corteo da piazza San Babila alla Procura di Porta Vittoria da centinaia di lavoratori dell’Alfa di Arese che hanno sottoscritto l’esposto-denuncia.

 

Slai Cobas – coordinamento provinciale di Napoli – 7/2/2007