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Comunicato licenziato Termoli 21.7.2010
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23 Luglio 2010

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Contro i licenziamenti politici, il ‘piano Marchionne’, il taglio dei diritti e dei salari e per il ripristino in Fiat della democrazia sindacale e di libere elezioni:

VENERDI’ 8 ORE DI SCIOPERO PER OGNI TURNO DI LAVORO INDETTO DALLO SLAI COBAS ALLA FIAT POWERTRAIN DI TERMOLI

SABATO MANIFESTAZIONE E CORTEO A TERMOLI

Il licenziamento-politico stile ‘Valletta’ di Giovanni Musacchio, operaio della Fiat Powertrain di Termoli e del coordinamento provinciale di Campobasso dello Slai cobas conferma la matrice eversiva della strategia aziendale che punta alla controriforma dei diritti dei lavoratori e di quelli sindacali all’interno delle fabbriche del gruppo e dell’indotto. 

Con questo licenziamento, che segue gli analoghi e precedenti licenziamenti intimidatori di Melfi e Mirafiori nonché la collaterale e altrettanto grave provocazione della Fiat di non corrispondere ai lavoratori il ‘premio di risultato’ a fine mese (questo mentre raddoppia gli stipendi di Marchionne, Montezemolo e distribuisce lauti dividendi agli azionisti), l’azienda ha voluto strumentalmente colpire la solidarietà tra i lavoratori e gli scioperi di questi giorni nelle fabbriche Fiat contro la  pretesa trasformazione autoritaria del rapporto di lavoro. Pretesa già sconfitta con il referendum dello scorso 22 giugno a Pomigliano d’Arco dove oltre il 40%  dei lavoratori, con lo Slai cobas, hanno rispedito al mittente il ‘piano Marchionne’. Non a caso nelle motivazioni di quest’ultimo licenziamento la Fiat contesta specificamente a Giovanni la sua partecipazione alla manifestazione-presidio del fronte del ‘NO’ indetta dai sindacati di base davanti alla Fiat di Pomigliano proprio lo scorso 22 giugno.

Venerdì prossimo sciopero anche alla Fiat di Pomigliano dove lo Slai cobas, per ‘massimizzare’ la protesta e non dividere i lavoratori con iniziative sindacali spezzettate, ha scelto tatticamente di far coincidere l’indizione di due ore di sciopero con quelle indette dalla Fiom. La protesta contro i licenziamenti di rappresaglia antisindacale messi in atto dalla Fiat a Termoli, Melfi e Mirafiori non è disgiunta da quella per il pagamento del premio di risultato ai lavoratori del gruppo, e da quelle già in atto contro i reparti-confino  (come quello di Nola) ripristinati da Marchionne in Fiat  nonché per il rinnovo delle RSU - ormai decadute da oltre un anno alla Fiat Pomigliano - con i sindacati confederali  (tutti) che da un anno sequestrano il diritto dei lavoratori a votare ed eleggere  i propri sindacati.

Alla manifestazione di sabato prossimo a Termoli (partenza corteo: Piazza Donatori di Sangue, ore 17.00 - conclusione e comizi in Piazza Vittorio Veneto) parteciperà una folta delegazione dei lavoratori della Fiat di Pomigliano: pullman dello slai cobas partiranno da Pomigliano e Napoli.

Alla manifestazione di Termoli sono invitate tutte quelle forze sindacali, sociali e politiche che intendono concretamente contrastare la pericolosa deriva autoritaria in atto, dalle fabbriche Fiat all’industria, dal pubblico impiego all’intera società.

SLAI COBAS / COORDINAMENTO NAZIONALE  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.