Come volevasi dimostrare.
La nuova organizzazione del recapito è una emerita presa per i fondelli. Per i portalettere (carichi di lavoro) e per la cittadinanza (disservizi legati alle giacenze). Se qualcuno aveva bisogno di qualche giorno di prova per avere davanti agli occhi quello che era facile immaginare, eccolo servito. Non funziona niente o quasi!
Ai vecchi problemi delle zone pese si sono aggiunti quelli nuovi derivanti dai tagli avvenuti, (Prato Martini) dalle nuove gite, e dalla nuova organizzazione di lavoro in entrambi gli uffici. Del resto non c’era bisogno di essere maghi per prevedere quanto sarebbe accaduto, come hanno potuto credere che a Prato si potessero tagliare 2 zone come è stato fatto a Martini e perdipiù solo su 10/12 gite il che fa un taglio del 15/20%?.
E come hanno potuto essere convinti che potesse bastare l’equiparazione in un ufficio come quello di Datini da anni sofferente per l’insufficienza del numero di gite, riconosciuta a suo tempo (anche se solo a parole) dalla dirigenza?. Qualcuno crede che basti cambiare i parametri di valutazione dei punteggi per rendere le gite fattibili, come se cambiare i metri di valutazione facesse andare la posta in cassetta da sola. Vengano, o tornino loro, a fare i postini, (se mai ci sono stati) se sono così bravi.
Il fatto è che qualcuno crede davvero che lo spirito di sacrificio e l’arte di arrangiarsi dei portalettere non abbia limiti, e se qualche postino sta cercando di attrezzarsi anche per i miracoli, a noi comuni mortali sembra che si stia toccando davvero il limite.
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A Prato Datini manca il personale di scorta; non sono coperte nemmeno le lunghe assenze, (13) come invece richiederebbe l’applicazione dell’accordo, eppure i sindacati che lo hanno firmato, invece di bloccarla sul nascere questa nuova organizzazione accontentandosi dell’assunzione di 7 CTD, hanno dato il loro assenso affinchè potesse partire lo stesso. (quando si dice non voler far rispettare nemmeno quello che loro stessi hanno firmato); il risultato è che ancora una volta sono state bloccate le ferie a molti portalettere.
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Molte zone sono infattibili nell’orario giornaliero di lavoro, e a detta di molti portalettere in molti casi l’equiparazione non è stata fatta bene;
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mancano perfino le prolunghe dei casellari per quei postini a cui sono state aggiunte le strade;
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le zone rosse che dovevano essere più le leggere in molti casi sono più pesanti delle altre;
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I viaggetti sono insufficienti e partono troppo presto per chi intende svuotare fino all’ultimo i casellari dei ripartitori;
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le consegne multiple, quelle sopra le venti cassette a condominio, nelle maggioranza dei casi sono rimaste ai portalettere;
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In compenso però, siccome mancavano i furgoni per i viaggettisti di Datini, sono state affittate delle lucenti Fiat Croma.
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Crediamo sia indispensabile a questo a punto che venga fatta una assemblea nell’orario di lavoro tra tutti gli addetti al recapito, e decidere a sovranità dei lavoratori, se si vuole continuare ad andare avanti così o se è il caso (come a noi sembra) di promuovere azioni di lotta.
Noi come Cobas nel frattempo ricordiamo che una forma di lotta efficace nel recapito già esiste ed è l’astensione dalle prestazioni aggiuntive altrimenti dette areole, che ogni mese (con l’intervallo di 14 giorni così come previsto dal regolamento della Commissione di Garanzia sul Diritto di Sciopero) viene indetto dal Cobas Pt- CUB. Basta aderire…
.SLAI COBAS POSTE PRATO via dell’Aiale 20 - SLAICOBASPOSTE.ALTERVISTA.ORG
(Slai Cobas Poste Firenze- Prato)