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SOLIDARIETA AGLI OPERAI WHIRLPOOL DI TRENTO - GARANZIA DEL POSTO DI LAVORO

Già nei primi mesi dello scorso anno la Whirlpool aveva iniziato a vendere i terreni circostanti. Oggi ha ultimato l’opera vendendo lo stesso stabilimento.

Già nei primi mesi dello scorso anno la Whirlpool aveva iniziato a vendere i terreni circostanti. Oggi ha ultimato l’opera vendendo lo stesso stabilimento. Da anni la Whirlpool non investiva più a Trento, mentre su scala nazionale, alle centinaia di operai licenziati in Piemonte dell’Embraco (controllata al 100% dalla Whirlpool) si aggiungeva il continuo ridimensionamento dell’attività produttiva dello stabilimento di Varese.

Era evidente che la strategia della Whirlpool mirava alla chiusura progressiva degli stabilimenti italiani ed alla delocalizzazione all’Est, in particolare in Polonia.

In tutti questi anni, a Trento si è solo cercato di rassicurare gli operai e di far ingoiare loro aumenti dei ritmi di lavoro e della flessibilità in nome della necessità di reggere la concorrenza sui mercati globalizzati. Tutto un imbroglio al servizio della delocalizzazione visto che la Whirlpool è la più grande multinazionale americana del settore ed è presente in tutto il mondo in più di 100 paesi, non solo in America Latina e nell’Est Europa, ma anche in Asia ed in particolare in Cina. La "spietata concorrenza" sul mercato mondiale alle produzioni dello stabilimento di Trento in realtà l’ha sempre fatta la stessa Whirlpool.

Oggi è diventato chiaro che la vendita dei terreni e dello stabilimento sono stati condotti con il pieno appoggio di Regione, Provincia e Comune, a partire dall’enormità di quei terreni regalati dalla Provincia con la clausola dell’impiego produttivo ed oggi diventati invece oggetto di una vergognosa speculazione ai danni della collettività. L’elemento più rilevante è però dato dal fatto che la vendita dello stabilimento è stata sostenuta e finanziata da Mediocredito Trentino, banca controllata, su scala locale, dallo stesso Ente pubblico. Senza il pieno appoggio dell’Ente pubblico e delle forze politiche di potere e senza il ruolo delle banche locali, l’operazione in atto della Whirlpool, volta alla chiusura dello stabilimento e alla delocalizzazione degli impianti l’Est, sarebbe stata molto più difficile se non addirittura impossibile.

La chiusura dello stabilimento di Trento è quindi solo un golpe congiunto della Whirlpool e del potere politico locale ai danni degli operai e della collettività. Una vergognosa operazione speculativa al sevizio di banche e rendite immobiliari che è andata avanti nell’ombra negli ultimi anni con lo scopo di mettere gli operaia di fronte ai giochi già fatti.

Tutto questo deve trovare una precisa risposta degli operai della Whirlpool e degli altri lavoratori del Trentino. Dobbiamo dire basta con il gioco delle parti dove l’Ente pubblico scarica tutte le sue responsabilità sulla Whirlpool per evitare di dover prendere precisi impegni nei confronti degli operai a garanzia del loro futuro lavorativo.

Regione, Provincia, Comune sono responsabili quanto la Whirlpool del futuro degli operai e quindi risulta inefficace e perdente qualsiasi lotta per la garanzia del mantenimento del posto di lavoro che si traduca in una contrattazione nei confronti della sola Multinazionale USA. L’Ente Pubblico locale e tutte le forze politiche di potere sono una controparte degli operai, dei lavoratori e dell’intera cittadinanza.

Bisogna imporre all’Ente Pubblico il ritiro di Mediocredito dalla speculazione Whirlpool, bisogna imporre che l’Ente Pubblico faccia valere i suoi diritti di proprietà sui terreni dello stabilimento di Gardolo, considerato il fatto che questi terreni erano stati ceduti con la clausola del loro impiego ai fini dell’attività produttiva, bisogna imporre che l’Ente pubblico prenda tutte le misure possibili per sanzionare la Whirlpool ! Ovviamente questo non basta, ora l’Ente Pubblico è direttamente responsabile del futuro di centinaia di operai della più grande fabbrica del Comune di Trento.

Oggi è necessario che su questa linea e su questo programma gli operai della Whirlpool eleggano dei delegati per l’organizzazione delle lotte per la garanzia del posto di lavoro.

Oggi è necessario che su questa linea e su questo programma tutte le fabbriche del Trentino si mobilitino a sostegno degli operai Whirlpool.

I LICENZIAMENTI NON DEVONO PASSARE, NESSUN OPERAIO DEVE PERDERE IL LAVORO, COSTI QUEL CHE COSTI !

Comitato contro lo scippo del TFR e per la difesa delle pensioni pubbliche

Coordinamento provinciale Slai Cobas del Trentino

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