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BENEVENTO: processo 33 lavoratori dell'Azienda Speciale Igiene Ambientale

E' Cominciata venerdì 12 ottobre, presso il Tribunale di Benevento, il processo a 33 lavoratori dell’Azienda Speciale di Igiene Ambientale (Asia) ai quali sono contestati i reati di violenza privata ed interruzione di pubblico servizio perché il 12 maggio 2004 si rifiutarono di raccogliere rifiuti lungo le strade cittadine.

A ricordarlo i sindacati Slai Cobas e Flaica Cub che in una nota a firma dei rispettivi coordinatori provinciali Gabriele Corona e Marcelo Amendola hanno affermato che ‘nessun reato penale è stato invece contestato al sindaco, agli assessori e ai vertici dell’Asia allora in carica che dopo numerosi incontri e manifestazioni di protesta avevano assicurato che avrebbero messo a disposizione dei lavoratori gli attrezzi indispensabili per affrontare l’emergenza, e che, invece, non gar

antirono assolutamente neppure il rispetto delle norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Dopo circa tre anni di indagine, la Procura della Repubblica ha ritenuto che quei lavoratori non hanno commesso alcun reato anche perchè la polizia e i carabinieri avevano accertato che non c’erano stati blocchi e neppure violenza, ma la richiesta di archiviazione è stata respinta dal giudice per l’udienza preliminare che ha accolto il ricorso dell’ex presidente dell’Asia, Andrea De Longis, il quale ha sostenuto che quel giorno i lavoratori rifiutandosi di raccogliere l’immondizia senza attrezzi, determinarono l’accumulo dei rifiuti in strada.

E qui Corona e Amendola hanno espresso una loro opinione molto critica nei confronti delle capacità e delle scelte dei precedenti amministratori.

La Cub e lo Slai Cobas hanno concluso - esprimono la più convinta solidarietà ai 33 lavoratori ingiustamente accusati e ringraziano l’assessore al
Lavoro del Comune di Benevento, Antonio Medici, che domani assisterà alla prima udienza del processo per sostenere i dipendenti della Asia.