85 lavoratori (ma qualcuno in assemblea si è fatto scappare che saranno di più nei prossimi anni) dovranno essere licenziati,in parte accompagnati alla pensione, in parte in CIGS per un anno e poi in mobilità, altri volontariamente, con l’ incentivo all’ esodo.
Inizialmente usciranno, gradualmente,circa 50 lavoratori, nel frattempo si lavora a pieno regime, così il profitto dell’azienda è salvo.
Come SLAI-COBAS riteniamo che la ristrutturazione non è ancora finita in quanto dal documento di accordo non si vede quali sono le prospettive dell’ azienda e non ci sono i numeri sui quali l’ azienda si vuole attestare. Di questo ne siamo pienamente convinti e certi ma ci auguriamo di essere smentiti dalla realtà.
Da tutta questa vicenda una cosa è abbastanza chiara e illuminante: che senza la lotta ( 5 giorni di sciopero) non ci sarebbe stato quello che i lavoratori volevano e avevano richiesto con insistenza: l’ incentivo all’ esodo. Sia chiaro che questo non lo ha chiesto lo SLAI-COBAS ma è una delle risultante della lotta da loro attuata.
Con la CGIL E LA CISL chimici i lavoratori sarebbero già usciti da un pezzo in silenzio e senza toppe al culo. Di questo i dipendenti Archimica ne sono ampiamente coscienti.
La lotta dei lavoratori non ha prodotto solo questo palliativo. Oggi l’ azienda sà che non appena proporrà altra cassa o mobilità e sarà costretta a continuare con l’espulsione degli operai, essi non si faranno intimidire, lo hanno già dimostrato con i cinque giorni di sciopero e siamo sicuri, continueranno a farlo.Con i “SE” e con i “MA” non si fa la storia, ma Se i lavoratori avessero continuato a lottare si sarebbe ottenuto sicuramente di più.
QUI’ STA LA FORZA DEI LAVORATORI.
I lavoratori, e anche i futuri pensionati che usciranno, dovunque andranno,porteranno con loro, la coscienza che la lotta e l’ unità dei lavoratori è l’unica arma che hanno per combattere i padroni e i sindacati filo-padronali cgil-cisl-uil.
Quelli che rimangono dentro a lavorare( fino a quando?) devono pretendere di non sottomettersi ai diktat della direzione, e attraverso la RSU controllare che tutto avvenga nel rispetto delle norme, soprattutto per la sicurezza.
Questa è la lezione che ci viene dalla lotta dei lavoratori Archimica.
Una buona lezione, che speriamo migliori per il futuro, per mettere in discussione l’attuale sistema economico sociale che produce licenziamenti per i produttori della ricchezza nazionale e profitti per i parassiti sociali.
Scrolliamoceli di dosso.
SLAI-COBAS RHO