Per tornare alle vecchie turnazioni di lavoro !
Ne abbiamo abbastanza delle scelte dei nostri dirigenti, sempre più decisionisti , improntati al risparmio e al profitto, ai nostri danni e della qualità dell’assistenza.
Nonostante le risorse economiche abbondino, loro falsamente si sostengono di non avere soldi per finanziare i fondi, lamentano, come facevano 10 anni fa, disavanzi di milioni di euro, e vogliono che noi crediamo che sia tutta colpa di chi si ammala o di chi non lavora abbastanza.
Domandiamoci quante volte nei reparti vengono sostituite le malattie ? Quasi mai ! Quante volte i responsabili dicono arrangiatevi ? Sempre . Poche chiacchiere, cari dirigenti, chi si ammala non è a carico dell’azienda, ma a carico della qualità dell’assistenza e i responsabili ,complici , ne sono coscienti.
Con la pagellina e la meritocrazia vogliono solo dividerci per spingerci al conflitto fra categorie, fra lavoratori delle stessa qualifica e ,in questo modo, aumentare il potere di capi e capetti, fedeli alla loro corte e sempre pronti a punire e richiamare.
Ci obbligano ad aumentare la produttività con il ricatto dell’impegno morale, visto che assistiamo persone molto bisognose, hanno ridotto gli organici e sopperiscono alla carenza cronica con operatori soci/e delle cooperative più ricattabili e meno tutelati, ci hanno imposto turni di lavoro sgraditi al 99% dei turnisti e vorrebbero maggior flessibilità dell’orario, con turni decisi dai responsabili a secondo dei bisogni dei reparti e dei servizi.
La situazione è grave e non possiamo più tollerarla, anche per questo scioperiamo.
Tutti gli scioperi, ma a maggior ragione quello del 14 marzo, non sono solo un diritto per noi ma anche un dovere politico. I delegati delle RSU si sono impegnati a sostenere questo scontro e lo sosterranno fino al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.
La partecipazione allo sciopero è fondamentale per vincere la nostra battaglia. Dobbiamo avere il coraggio di sostenere le nostre posizioni a muso duro nei confronti di chi ha sempre seminato paura tra di noi e dimostrare che abbiamo la dignità e la volontà di perdere anche dei soldi, sapendo che , con l’azione dei lavoratori uniti ,si guadagna la solidarietà e il senso di appartenenza, si vincono le battaglie per guadagnare il nostro futuro.
Questa battaglia la vinceremo perché i soldi ci sono e perché in centinaia andremo in via Ometto e in Regione Lombardia a gridarlo e a rivendicarlo !
La lotta che andremo a fare ci vedrà vittoriosi altrimenti non si fermerà, ognuno faccia la sua parte e cominciamo ad organizzarci, discutendo, coinvolgendo e infine facendoci carico in prima persona delle condizioni di vita e di lavoro di tutti.
L’azienda ha convocato le RSU l’ 11 marzo per discutere sulle progressioni orizzontali. Le RSU, in assemblea,, hanno deciso di sospendere i presidi, ma questo non cambia la natura delle cose perchè quello che abbiamo chiesto dobbiamo portare a casa :
Progressione orizzontale (passaggio di fascia) per tutti senza nessuna valutazione e senza limiti di spesa.
Accordi chiari e senza trucchi.
Ritorno ai vecchi turni, visto che anche gli accordi nazionali lasciano alla trattativa decentrata la possibilità di deroga alla legge 66/03. Diventa sempre più difficile dire di no per l’azienda.
R.S.U. ASP Golgi-Redaelli
Milano, Vimodrone, Abbiategrasso
Chi è interessato ad avere informazioni e notizie sulle trattative, sui verbali e quello di cui si occupano le r.s.u. scrivano all’indirizzo di posta elett.