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R.S.U. ASP Golgi-Redaelli Milano, Vimodrone, Abbiategrasso

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E’ arrivato il momento di dimostrare all’azienda che siamo pronti a lottare per ottenere quello che ci spetta di diritto. Il 14 marzo andremo tutti in via Olmetto a manifestare per ottenere  il passaggio da/di fascia;   senza il giudizio dei  responsabili o del direttore d’istituto, senza escludere ne malati ne chi ha preso provvedimenti disciplinari.

Per tornare alle vecchie turnazioni di lavoro !

 

Ne abbiamo abbastanza delle scelte  dei nostri dirigenti, sempre più decisionisti , improntati al risparmio e al profitto,   ai nostri danni e della qualità dell’assistenza.

Nonostante le risorse economiche abbondino, loro falsamente si sostengono di non avere soldi per finanziare i fondi,  lamentano, come  facevano 10 anni fa,  disavanzi di milioni di euro, e vogliono che noi crediamo che sia tutta colpa di chi si ammala o di chi non lavora abbastanza.

Domandiamoci quante volte nei reparti vengono sostituite le malattie ? Quasi mai ! Quante volte i responsabili dicono arrangiatevi ? Sempre . Poche chiacchiere, cari dirigenti,   chi si ammala non è a carico dell’azienda,  ma a  carico della qualità dell’assistenza e i responsabili ,complici , ne sono coscienti.  

Con la  pagellina e la  meritocrazia vogliono solo dividerci per  spingerci al conflitto fra categorie, fra lavoratori delle stessa qualifica e ,in questo modo, aumentare il potere di  capi e capetti, fedeli alla loro corte e sempre pronti a punire e richiamare.

Ci obbligano ad aumentare la produttività con il ricatto dell’impegno morale, visto che assistiamo persone  molto  bisognose, hanno ridotto gli organici e sopperiscono alla carenza cronica con operatori soci/e delle cooperative più ricattabili e meno tutelati, ci hanno imposto turni di lavoro sgraditi al 99% dei turnisti e vorrebbero maggior flessibilità dell’orario, con turni decisi dai responsabili a secondo dei bisogni dei reparti e dei servizi.

La situazione è grave e non possiamo più tollerarla, anche per questo scioperiamo.

Tutti gli scioperi, ma a maggior ragione quello  del 14 marzo, non sono solo un diritto per  noi ma anche un dovere politico.   I   delegati delle RSU si sono  impegnati  a sostenere questo scontro e lo sosterranno  fino al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.

La partecipazione allo sciopero è  fondamentale per vincere la nostra battaglia.  Dobbiamo avere il coraggio di sostenere le nostre posizioni a muso duro nei confronti di chi ha sempre seminato paura tra di noi e dimostrare che abbiamo la dignità e la volontà di perdere anche dei soldi, sapendo che , con l’azione dei lavoratori uniti ,si guadagna  la solidarietà e il senso di appartenenza,  si vincono le battaglie per  guadagnare il nostro futuro.

Questa battaglia la vinceremo perché i soldi ci sono  e perché in centinaia andremo  in via Ometto e in Regione Lombardia a gridarlo e a rivendicarlo ! 

La lotta che andremo a fare ci vedrà vittoriosi altrimenti non si fermerà, ognuno faccia la sua parte e cominciamo ad organizzarci,  discutendo, coinvolgendo e infine facendoci carico in prima persona delle condizioni di vita e di lavoro di tutti.

L’azienda ha convocato le RSU l’ 11 marzo per discutere sulle progressioni orizzontali. Le RSU, in assemblea,, hanno deciso di sospendere i presidi, ma questo non cambia la natura delle cose perchè quello che abbiamo chiesto dobbiamo portare a casa :

 

Progressione orizzontale (passaggio di fascia) per tutti senza nessuna valutazione e senza limiti di spesa.

Accordi  chiari e senza trucchi.

Ritorno ai vecchi turni, visto che anche gli accordi nazionali lasciano alla trattativa decentrata la possibilità di deroga alla legge 66/03.  Diventa sempre più difficile dire di no per l’azienda.

 

R.S.U. ASP Golgi-Redaelli

Milano, Vimodrone, Abbiategrasso

Chi è interessato ad avere informazioni e notizie sulle trattative, sui verbali e quello di cui si occupano le r.s.u. scrivano all’indirizzo di posta elett.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.