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Bliz carabinieri: lavoro in nero in ALFA Romeo

 
LAVORO IN NERO ALL´ALFA ROMEO DI ARESE

Questa mattina blitz di 100 carabinieri con l´ispettorato del lavoro

Dalle 5.30 di questa mattina l´Ispettorato del Lavoro di Milano, con l´ausilio di 100 carabinieri, ha bloccato e perquisito la CARIS, azienda di riciclo dei rifiuti urbani con sede nell´area dell´Alfa Romeo di Arese.
Scopo del blitz era il lavoro nero ed illegale utilizzato da una cooperativa che utilizza un centinaio di lavoratori cinesi.
Dopo diverse ore, al termine dell´ispezione, 20 lavoratori cinesi sono stati portati via con i cellulari dei CC.
Da prime notizie che abbiamo appreso, pare che siano state riscontrate dagli ispettori alcune gravi irregolarità:

1. l´orario di lavoro era di 12/16 ore al giorno, compresi sabato e domenica;
2. la paga era di 5 euro all´ora;
3. i bagni una cosa pazzesca;
4. la mensa inesistente;
5. gli spogliatoi in comune;
6. ecc.. ecc..

Le condizioni di lavoro schiavistiche che subiscono questi lavoratori è stata denunciata più volte agli organi competenti da parte dello Slai Cobas, e recentemente questa denuncia è stata da noi fatta anche al vice-prefetto di Milano dott. Saccone.
Mentre 380 cassintegrati dell´Alfa Romeo sono ancora sulla strada da 4 anni, la Caris e alcune altre aziende che si insediate nell´area dell´Alfa ( ad esempio Fiege, Futura, Pietro Conserva, Isa, Solari, SDM, Franco Vago) utilizzano lavoratori senza diritti e nella piena precarietà. Queste aziende si rifiutano di assumere i cassintegrati dell´Alfa in quanto tutelati da accordi che prevedono assunzioni con contratto a tempo indeterminato e non precario.
Sull´area dell´Alfa, italiani o extracomunitari, tutti devono avere il diritto di un posto di lavoro degno di questo nome. E se qualcuno pensava di trovare la Corea e la Cina a più breve distanza, sappia che ha sbagliato area!
Ci auguriamo che, con oggi, ci sia una diversa attenzione delle istituzioni sull´Alfa di Arese.

Giovedì scorso lo Slai Cobas, con 300 cassintegrati, ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Milano per chiedere di indagare perché ad Arese vengono stanziati da anni fiumi di soldi pubblici a fondo perduto senza creare un solo posto di lavoro.

ORA CHI HA RUBATO E TRUFFATO DEVE PAGARE,  I CASSINTEGRATI DEVONO RIAVERE UN LAVORO E SI DEVE APRIRE UNA PROSPETTIVA DI LAVORO PER I GIOVANI DEI COMUNI DELL´AREA DELL´ALFA.
Per questo motivo lo Slai Cobas venerdì scorso ha organizzato una assemblea pubblica ad Arese con le forze politiche e sociali della zona, con la quale è stato proposto un comitato/coordinamento contro il piano di speculazione edilizia di Formigoni che verrà costituito ufficialmente martedì 12 dicembre alle ore 20.30 presso l´Alfa Romeo di Arese.

Arese, 5-12-2006                      

Slai Cobas Alfa Romeo