Cooperativa sociale o campo di lavoro farzato !?

ASSEMBLEA RETRIBUITA PRESSO LA RSA BERNARDELLI DI PADERNO
 
AI soci della cooperativa Csr che operano in altre strutture, che sentono il bisogno di combattere contro questa brutta situazione, che non vogliono lavorare gratis per arricchire i dirigenti, e vogliono organizzarsi contattino la nostra organizzazione sindacale per preparare uno sciopero contro il taglio dello stipendio e la perdita dei diritti!
Sciopero contro il furto del nostro stipendio e per la riassunzione della delegata licenziata !
Dignità e rispetto per chi lavora ! Basta lavoro precario e sottopagato!

Per contatti chiamare lo 02 8392117, oppure 335.6643651

La Cooperativa Sociale di Riabilitazione, (Cs.r. di Varere), continua sulla sua strada cominciata a metà di quest’anno : ridurre lo stipendio di circa 2000,00 euro all’anno ai circa 500 socie e soci lavoratori per garantire la bella vita ai soci onorari e ai dirigenti.

 

La delegata dello Slai Cobas, licenziata per essersi opposta a questa deplorevole manovra, è ancora in lotta contro la cooperativa, la speranza che anche per lei la faccenda si risolva con la sua assunzione e la condanna di essere risarcita con circa 40.000,00 euro, come è successo per un’altra delegata dello Slai Cobas licenziata dalla cooperativa Kcs, di Agrate Brianza,   è l’obiettivo che ci prefissiamo in modo da far riflettere il dott. Barazzetta all’idea imporre le loro scelte con la forza.
La brutta esperienza che stanno vivendo le socie e i soci di questa cooperativa è di monito per tutti coloro che lavorano nelle cooperative, tutti possono trovarsi nella busta paga di dicembre, proprio quando i soldi sono più necessari: il 60% in meno della 13° mensilità, la decurtazione delle ferie e della malattia. Quest’anno sarà cosi per i soci e le socie della CSR, queste persone con problemi di famiglia e bisogni come tutti si accorgono che quest’anno hanno lavorano per la gloria, e sono obbligati, (speriamo di no) a ridurre mi consumi e il divertimento per le festività natalizie, mentre per i soliti dirigenti le cose migliorano sempre.
Lo Slai Cobas si è battuto contro la decisione della dirigenza di ridurre lo stipendio, e loro hanno costruito ad arte delle accuse infondate e mistificatori, sostenuti dalla capo sala e da qualche ruffiano, per eliminarla.
Stesa cosa hanno fatto i dirigenti della Clinica San Carlo di Paderno, i quali si sono scandalizzati dei nostri presidi, ma hanno accettato di buon grado la riduzione dello stipendio di chi sgobba nei reparti e il licenziamento politico della delegata sindacale.
Ne abbiamo sentito o visto qualche buontempone del sindacato confederale mobilitarsi in difesa della lavoratrice licenziata, che anche se iscritta ad un sindacato di base è sempre una lavoratrice.
Ne tanto meno la CISL, CGIL o UIL, hanno mosso un dito per fermare il furto del denaro dalle buste paga di questi lavoratori nella ricca e moderna Brianza; l’idea che ci sia un connubio tra questi gentiluomini si è fortemente radicata nella nostra testa; solo cosi si spiega il fatto che quando le socie e i soci disdicono la tessere alla CISL o alla CGIL e mandano l’ingiunzione di non prelevare soldi dalla busta dal mese della disdetta, l’amministrazione della cooperativa risponde che a questi sindacati si può disdire la tessera solo a Natale, perciò contro la volontà di ogni lavoratore si è costretti a pagare per tutto l’anno anche se la disdetta arriva a febbraio.
Una società che marcia verso la giustizia e il rispetto del lavoratore, non c’è che dire, i sindacati confederali sempre pronti a fare i loro interessi ad ogni costo calpestando diritti e democrazia.
Da tutto ciò quale può essere il risultato : nei reparti dove opera la Csr, passano responsabili che minacciano e impongano la disdetta della tessera alla nostra organizzazione sindacale, con l’intendo di colpire chi vuole organizzarsi al di fuori delle logiche accomodanti e collaborazioniste degli altri sindacati.
Molti purtroppo cedono a questo ricatto per non perdere il posto di lavoro, ma alienando la propria dignità e la propria libertà. 
Questi signori dirigenti, sappiano che possono comprimere la libertà quanto vogliono, possono umiliare le persone come credono, questo li fa sentire forti e protetti nei loro ruoli di giudici e boia di chi lavora, i lavoratori non subiranno passivamente all’infinito le loro imposizioni !
Alla Csr è stato confermato l’appalto presso la Residenza Sanitaria Assistenziale Bernardelli, i soci e le socie hanno intenzione di resistere e combattere contro il furto del loro stipendio, in solidarietà con la delegata licenziata devono organizzarsi per mantenere alta l’attenzione dei dirigenti della cooperativa e dei dirigenti del San Carlo, corresponsabili della politica ruberesca ai danni dei lavoratori.

Per discutere di questo E ORGANIZZARE LA LOTTA lunedì 13 dicembre dalle ore 13.30 alle 15,00

 

 


ASSEMBLEA RETRIBUITA PRESSO LA RSA BERNARDELLI DI PADERNO

AI soci della cooperativa Csr che operano in altre strutture, che sentono il bisogno di combattere contro questa brutta situazione, che non vogliono lavorare gratis per arricchire i dirigenti, e vogliono organizzarsi contattino la nostra organizzazione sindacale per preparare uno sciopero contro il taglio dello stipendio e la perdita dei diritti!

Sciopero contro il furto del nostro stipendio e per la riassunzione della delegata licenziata !

Dignità e rispetto per chi lavora ! Basta lavoro precario e sottopagato !

Per contatti chiamare lo 02 8392117, oppure 335 66 43 651

Slai Cobas cop. C.s.r. Paderno Dugnano