Mensilità a rischio per i lavoratori Eurocoop Piperno (Slai Cobas): salteranno anche le tredicesime. È ora di smetterla con questo gioco al massacro
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Il problema si era presentato a novembre e si ripresenta ora a dicembre trascinando con sé anche la tredicesima. Un problema, purtroppo, vecchio come vecchia è la questione da cui trae origine, in buona parte dovuta ai ritardi accumulati dall'Amministrazione comunale nei pagamenti all'Eurocoop per i servizi resi nel settore della raccolta rifiuti e igiene urbana.
Al centro del problema si trovano gli ottanta lavoratori dell'Eurocoop e le loro famiglie che, rimanendo così le cose, si preparano ad affrontare un Natale di estremo rigore. A porre l'accento sulla vicenda è il coordinatore dello Slai Cobas Nazzareno Piperno per il quale i ritardi accumulati da palazzo "Luigi Razza" nei pagamenti e le conseguenti difficoltà di liquidità dell'azienda costituiscono gli elementi «di un gioco al massacro che colpisce i lavoratori, continuamente penalizzati, e i cittadini che pagano per un servizio che non sarà più lo stesso anche in considerazione delle legittime proteste che i lavoratori del settore metteranno in atto in conseguenza dello stato di agitazione proclamato».
Ma per Piperno, vista la situazione, è arrivata l'ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità smettendola «di giocare sulla pelle dei lavoratori. E quando si parla di responsabilità – evidenzia il sindacalista – il problema tocca anche l'azienda che, a quanto pare, sembra si stia trasformando, lentamente ma inesorabilmente, nei comportamenti tanto da cominciare ad assomigliare alle ditte che l'avevano preceduta e dalle quali l'Eurocoop si vantava d'essere differente. Inoltre vi è il Comune – ribadisce il coordinatore provinciale dello Slai Cobas – che a fronte di un servizio regolarmente svolto e ai cittadini che pagano un tributo peraltro notevolmente aumentato, nel corso dell'ultimo anno, riesce ad accumulare debiti così ingenti tali, per dimensione (tre milioni e mezzo di euro) da mettere in crisi più di una azienda».
Insomma per l'esponente dello Slai Cobas l'aria che si respira è simile a quella difficile degli anni passati «quando i lavoratori si trovavano alle dipendenze della Proserpina e ogni mese non si sapeva se e quando venivano retribuiti». E davanti a una situazione che si prospetta pesante Piperno, a nome degli ottanta lavoratori del comparto rsu, chiede un intervento delle Istituzioni nella speranza che il problema possa essere, una volta per tutte, risolto evitando così che le persone addette al servizio si ritrovino ogni mese a discutere sempre delle stesse cose. Intanto Natale avanza e non sarà certo un periodo di festa per le famiglie dei lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio e senza tredicesima.(m.c.)
Il problema si era presentato a novembre e si ripresenta ora a dicembre trascinando con sé anche la tredicesima. Un problema, purtroppo, vecchio come vecchia è la questione da cui trae origine, in buona parte dovuta ai ritardi accumulati dall'Amministrazione comunale nei pagamenti all'Eurocoop per i servizi resi nel settore della raccolta rifiuti e igiene urbana.
Al centro del problema si trovano gli ottanta lavoratori dell'Eurocoop e le loro famiglie che, rimanendo così le cose, si preparano ad affrontare un Natale di estremo rigore. A porre l'accento sulla vicenda è il coordinatore dello Slai Cobas Nazzareno Piperno per il quale i ritardi accumulati da palazzo "Luigi Razza" nei pagamenti e le conseguenti difficoltà di liquidità dell'azienda costituiscono gli elementi «di un gioco al massacro che colpisce i lavoratori, continuamente penalizzati, e i cittadini che pagano per un servizio che non sarà più lo stesso anche in considerazione delle legittime proteste che i lavoratori del settore metteranno in atto in conseguenza dello stato di agitazione proclamato».
Ma per Piperno, vista la situazione, è arrivata l'ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità smettendola «di giocare sulla pelle dei lavoratori. E quando si parla di responsabilità – evidenzia il sindacalista – il problema tocca anche l'azienda che, a quanto pare, sembra si stia trasformando, lentamente ma inesorabilmente, nei comportamenti tanto da cominciare ad assomigliare alle ditte che l'avevano preceduta e dalle quali l'Eurocoop si vantava d'essere differente. Inoltre vi è il Comune – ribadisce il coordinatore provinciale dello Slai Cobas – che a fronte di un servizio regolarmente svolto e ai cittadini che pagano un tributo peraltro notevolmente aumentato, nel corso dell'ultimo anno, riesce ad accumulare debiti così ingenti tali, per dimensione (tre milioni e mezzo di euro) da mettere in crisi più di una azienda».
Insomma per l'esponente dello Slai Cobas l'aria che si respira è simile a quella difficile degli anni passati «quando i lavoratori si trovavano alle dipendenze della Proserpina e ogni mese non si sapeva se e quando venivano retribuiti». E davanti a una situazione che si prospetta pesante Piperno, a nome degli ottanta lavoratori del comparto rsu, chiede un intervento delle Istituzioni nella speranza che il problema possa essere, una volta per tutte, risolto evitando così che le persone addette al servizio si ritrovino ogni mese a discutere sempre delle stesse cose. Intanto Natale avanza e non sarà certo un periodo di festa per le famiglie dei lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio e senza tredicesima.(m.c.)