FIAT POMIGLIANO

Fait Pomigliano, la sfida dello Slai: subito al voto per le nuove Rsu

corrieredelmezzogiorno

NAPOLI — «I lavoratori dell’ex Alfa­sud chiedono di andare al voto subito. E lo hanno dimostrato sottoscrivendo in oltre seicento, peraltro in poche ore, la lista dello Slai Cobas. Da parte nostra non chiediamo nulla di trascendentale: semplicemente di aprire le urne per il rin­novo delle rappresentanze sindacali, le cosiddette Rsu, in tempi rapidi. Gli ope­rai hanno il diritto di esprimersi veloce­mente, tanto più che il 19 giugno prossi­mo saranno passati tre anni dall’ultima consultazione.

E quello che una volta si chiamava consiglio di fabbrica resta in carica proprio per un triennio». Mara Ma­lavenda, leader storica dello Slai Cobas (per lei anche una legislatura a Monteci­torio) lancia la sfida elettorale per Pomi­gliano. «In questo stabilimento si fa più cassa integrazione di tutti, non c’è anco­ra una missione produttiva che faccia pensare a un futuro e poi quelle conti­nue voci dalla Germania di ridimensiona­menti... Non c’è un minuto da perdere: la fabbrica deve poter contare su una rap­presentaza che non sia in scadenza e che abbia tutta la forza della base. Una volon­tà, ripeto, che noi abbiamo potuto verifi­care sul campo, dal momento che non es­sendo tra quanti siglano il contratto di lavoro dovevamo raccogliere almeno 250 firme (il 5% dell’organico) per poter presentare una lista. Ebbene, se in un breve lasso di tempo abbiamo più che raddoppiato questa cifra, qualche moti­vo ci sarà pure...». Poi la chiosa: «Lo Slai Cobas punta ad ottenere un’affermazio­ne importante in queste elezioni. La poli­tica messa in campo dalle sigle confede­rali non ci ha soddisfatto, né credo abbia potuto soddisfare gli operai. Ripeto e lo farò fino alla noia: bisogna indire le ele­zioni subito, perché una volta che ciò sa­rà avvenuto passeranno almeno altre tre settimane (tempi tecnici), ma forse an­che di più, prima che si potrà andare ef­fettivamente al voto. E non vorremmo che si arrivasse a dopo l’estate». Palla ai confederali. Apre Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania. «Non abbiamo ancora deciso quando sarà indetto il voto, del resto c’è tempo fino alla fine di giugno. Poi, è chia­ro, serviranno almeno altre tre settima­ne prima di allestire materialmente le ur­ne. Nel caso della Fiat di Pomigliano, del resto, c’è anche un problema logistico vi­sta la tanta cassa integrazione». E anco­ra: «Fermo restando che per come è an­dato il voto a Melfi e Cassino a noi con­verrebbe votare immediatamente, riten­go che la priorità, attualmente, sia trova­re una soluzione ai problemi dello stabili­mento e avviare il negoziato in sede di Governo. E poi queste Rsu si stanno com­portando egregiamente».

Massimo Bran­cato, leader della Fiom-Cgil di Napoli: «Anche io trovo che in una fase come questa la priorirà è fare in modo che le ragioni di Pomigliano vivano e che si atti­vi il tavolo negoziale a Roma. Quanto al voto, avvieremo il ragionamento unita­rio per verificare l’apertura delle proce­dure di rinnovo alla scadenza delle Rsu. Rappresentanze sindacali che, peraltro, si stanno muvendo molto bene». Più de­ciso Giuseppe Terracciano (Fim Cisl): «Per noi il futuro della fabbrica e la tratta­tiva nazionale restano le priorità. Detto questo, siamo pronti ad andare al voto anche immediatamente. E’ anche tempo che la gente scelga». Infine Giovanni Centrella di Ugl: «Siamo per il rispetto delle regole democratiche e quindi per il voto nel tempo più breve possibile. Ma non credo sia la vera priorità e, per giun­ta, servono anche determinate condizio­ni pratiche».

Paolo Grassi
26 maggio 2009