FIAT POMIGLIANO
Granillo: Con Cigs licenziamenti vicini
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POMIGLIANO D´ARCO (NAPOLI) - "Con la fabbrica in ´cassa´ da circa un anno e mezzo, ed un nuovo anno di cig, questa volta straordinaria, a tutto il 2010, si avvicina la prospettiva del prossimo licenziamento, tra l´altro già annunciato dalla Fiat, degli oltre novanta lavoratori con contratto a termine". Lo ha sottolineato Vittorio Granillo, del coordinamento nazionale dello Slai Cobas, commentando la protesta dei lavoratori della Fiat di Pomigliano d´Arco (napoli), che da ieri stanno manifestando contro il mancato rinnovo di una novantina di operai con contratto a tempo determinato. "Ieri sui tetti dei capannoni - ha aggiunto Granillo - oggi i picchetti che hanno bloccato la fabbrica: la protesta esplode contro le onseguenze dello scellerato piano Marchionne. Il tutto in attesa della manifestazione che i sindacati di base hanno indetto per il prossimo 22 dicembre a Roma, in occasione dell´incontro tra Governo, Fiat e sindacati. Se l´unità fa la forza, ben vengano anche i lavoratori delle fabbriche Fiat iscritti ai sindacati confederali. Lo Slai Cobas, che si associa e copromuove ogni iniziativa di lotta necessaria a scongiurare questa prima ondata di licenziamenti, non può non rilevare che questo grave attacco ai livelli occupazionali è conseguenza del cosiddetto ´piano Marchionne´ con cui a Fiat si appresta nei fatti a chiudere gli impianti di Arese e Termini Imprese e dimezzare quello di Pomigliano d´Arco nella prospettiva di una sostanziale e progressiva delocalizzazione all´estero della produzione". "Le contraddizioni di Fiom, Fim, Uilm, sono date dalla loro inguaribile e controversa radice genetica - conclude Granillo - che, da un lato ´li vuole´ quali ´sindacati consociativi e di governo´ nella concertazione col padronato, e dall´altro ´sindacati simulanti´ la rappresentazione della protesta operaia in funzione delle compatibilità padronali".
fonte www.metropolisweb.it