FIAT POMIGLIANO

TRATTATIVA FIAT - comunicato Coordinamento Nazionale SLAI Cobas

MENTRE SI ACUTIZZANO I PROBLEMI TRA FIM-FIOM-UILM E SI VA VERSO UN ACCORDO SEPARATO LO SLAI COBAS CON UNA LETTERA APERTA AI SEGRETARI CONFEDERALI SMANTELLA I PUNTI DEL PIANO MARCHIONNE ED INVITA AD ELEGGERE LE RSU A POMIGLIANO, DA UN ANNO DECADUTE PER FINE MANDATO E MAI RINNOVATE MENTRE GIA’ PREDISPONE UNA INIZIATIVE GIUDIZIARIE E PUBBLICHE PER IL RINNOVO DELLA RAPPRESENTANZA SINDACALE DI FABBRICA NONCHE’ I PRESUPPOSTI DI IMPUGNATIVA DELL’ ACCORDO-CAPESTRO
 
“A nome di chi presenziate alla trattativa Fiat quando a Pomigliano non si rinnovano le RSU ormai da un anno e quindi è inesistente il sindacato in fabbrica?” … lo chiede Corrado Delledonne, coordinatore nazionale di Slai cobas, in una lettera aperta a Farina, Landini e Palombella, segretari generali di Fim, Fiom e Uilm…”aldilà dei contenuti di forte inciviltà sociale e di ricatto del piano Marchionne, irricevibile per qualsiasi sindacato degno di questo nome, delle proposte “tecnicamente impraticabili, irrazionali ed inutili” che evidenziano la strumentale volontà aziendale di acquisire per accordo sindacale l’azzeramento di ogni normativa legale, contrattuale e di democrazia per rendere i diritti dei lavoratori quali variabili dipendenti dagli interessi dell’impresa, massimizzare lo sfruttamento di uomini ed impianti e fare più produzione per meno mesi all’anno proseguendo nelle logiche di cassa integrazione e tagli occupazionali all’interno delle stesse logiche speculative che hanno portato la Grecia al disastro”…”se la Fiat pretende di dettare le proprie condizioni per Pomigliano Fim-Fiom-Uilm, per il solo fatto di presentarsi alla trattativa, già l’hanno legittimata, politicamente e di fatto, indipendentemente da accordi congiunti o separati”…”ma ancor più grave è il fatto che la Fiat ha proposto ed ottenuto l’avvio di una “trattativa quadro” di stampo classista e destinata a riscrivere e contro riformare in modo autoritario l’insieme delle relazioni industriali in Italia: in questo senso le deroghe contrattuali e di legge richieste da Marchionne investono l’intera sfera dei diritti a protezione dei lavoratori e delle democrazia sindacale avvalorando finanche i licenziamenti politici comminati ai lavoratori che intendessero esercitare il diritto di sciopero in conflitto con gli accordi stipulati tra azienda e sindacati… altro che art. 18…!! L’invito ai responsabili confederali è…”innanzitutto eleggere le RSU a Pomigliano ed avviare le assemblee nelle altre fabbriche Fiat e dell’indotto per rendere protagonisti i lavoratori nella costruzione di una vera proposta sindacale e nel frattempo: bocce ferme e sospensione di qualunque trattativa. Ciò sarebbe un primo passo per chiunque avesse a cuore le minime regole della democrazia rappresentativa e di mandato. Altro che demagogiche e proposte di legge popolare sulla rappresentanza sindacale”…”non facendolo si è oggi avallata la candidatura di Marchionne a ‘timoniere unico di una trattativa ammaestrata’ che si intende far subire passivamente ai lavoratori”…”auspicando quella Vostra ‘doverosa e necessaria correzione di rotta’ come Slai cobas ci adopereremo affinché sia ridata ‘forza e voce’ alle ragioni dei lavoratori. A tal proposito facciamo appello a tutte le forze sindacali, sociali e politiche disponibili a spendersi, per la costruzione unitaria di ogni necessaria ed adeguata iniziativa”.
 
SLAI Cobas - COORDINAMENTO NAZIONALE