FIAT POMIGLIANO
POMIGLIANO, SLAI COBAS: «SIAMO DI FRONTE ALL’IMPICCAGIONE IN PIAZZA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI »
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Sabato mattina, presso il Centro Anziani di Piazza Mercato, assemblea pubblica con i lavoratori. Granillo:«Noi siamo l’unica organizzazione sindacale che difende i diritti». «Siamo sempre pronti a dare il contributo all’organizzazione di lotte unitarie dei lavoratori contro il piano Marchionne e chi lo appoggia. Perciò intendiamo esprimere e rappresentare la componente del “no” dei lavoratori all’accordo con Fiat».
Recita così un volantino consegnato sabato mattina, 19 giugno 2010, presso le sale del Centro Anziani di ‘Piazza Mercato a Pomigliano d’Arco, location scelta dai componenti del locale Slai Cobas, il sindacato dei lavoratori aut organizzati intercategoriale nell’ambito di una campagna pubblica messa su, parafrasando uno scritto della piattaforma, «per dare forza e voce alle ragioni dei lavoratori di Fiat, terziarizzate ed indotto contro il “Piano Marchionne” e a difesa della democrazia, dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie».
«Siamo di fronte all’impiccagione in piazza dei diritti dei lavoratori – sostiene dal banco delle discussioni Vittorio Granillo, del coordinamento nazionale dello Slai - e non è affatto possibile sostenere questo accordo-capestro. Per questo motivo Slai Cobas si candida ad essere l’unica organizzazione sindacale che difende i diritti dei lavoratori. Occorre un presidio e una mobilitazione fuori la fabbrica e il 22 siamo pronti a farlo dalle 6 di mattina fino a tarda sera».
Altro fattore su cui pigia il tasto Granillo è quello relativo ai componenti delle Rsu e alla durata della loro carica, così come emerge anche da una nota Slai comparsa sul sito internet della piattaforma. « L’accordo è stato sottoscritto con le rappresentanze sindacali di fabbrica decadute ormai da un anno per fine mandato e quindi firmato senza alcuna rappresentanza di forma e sostanza».
Il parterre insiste sul cosiddetto “ricatto di Fiat”, definendolo «inaccettabile e contro i principi di democrazia»; il testimone viene poi ceduto ad un giovane delegato Cobas del comasco che estende la sua vicinanza alla vertenza dei colleghi campani:«Dignità e salute non vanno mai messe in discussione quando si parla di lavoro. State difendendo i vostri diritti legittimi ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza: non bisogna mai abbassare la testa quando c’è in gioco la dignità».
Autore: Salvatore Alligrande