FIAT POMIGLIANO

FIAT ALFA ROMEO POMIGLIANO / PARTE LACAUSA PER LA RIELEZIONE DELLE RSU

Comunicato stampa


IL 28 OTTOBRE IL TRIBUNALE CIVILE DI NOLA DOVRA’ PRONUNCIARSI SUL RICORSO PRESENTATO DALLO SLAI COBAS CONTRO
LA COMMISSIONE ELETTORALE CHE, NELLA MAGGIORANZA DI FIOM-FIM-UILM-FISMIC, ED IN OSSEQUIO A MARCHIONNE, “STUPRA E SEQUESTRA” DA UN ANNO E TRE MESI IL  FONDAMENTALE DIRITTO DEI LAVORATORI DI POMIGLIANO AD ELEGGERE LE PROPRIE RAPPRESENTANZE SINDACALI.  

 

Il prossimo 28 ottobre il giudice civile, dott. Caccaviello, si dovrà pronunciare sul ricorso d’urgenza (ex art. 700 c.c.) presentato dallo Slai cobas  contro la commissione elettorale sindacale per l’elezione delle RSU alla Fiat Pomigliano che, nelle sue componenti di maggioranza (FIOM-FIM-UILM-FISMIC) ha di fatto ‘sequestrato e stuprato’ il diritto fondamentale e primario dei lavoratori ad eleggere i loro sindacati nei luoghi di lavoro. Un fondamentale ed essenziale diritto alla democrazia ed alla rappresentanza sindacale in cui mancanza sono lesi ed impediti l’insieme di tutti gli altri diritti ‘derivati’ attinenti all’intera sfera della efficace tutela sindacale dallo strapotere aziendale.

 

Alla luce della strategia Fiat che, partendo  dallo stabilimento di Pomigliano d’Arco, punta ad una generale controriforma autoritaria  della rappresentanza sindacale e del Diritto del lavoro in Italia, appare inquietante l’attivo consenso allo stupro della democrazia sindacale dato alla Fiat Pomigliano dal giugno 2009 (data in cui sono decadute le RSU per cessazione del mandato elettorale triennale) e concesso a Marchionne da FIOM-FIM-UILM.   Né si comprendono i ‘contenuti’ delle esternazioni della Fiom a’tutela’ dei diritti dei lavoratori, di fatto consapevolmente pregiudicati dalla Fiom stessa che, insieme a FIM-UILM-FISMIC, sta operando a Pomigliano da oltre un anno un vero e proprio golpe di stampo fascista impedendo l’esercizio delle libertà sindacali e quelli di voto ai lavoratori.

 

 Il fatto è che ormai, in perfetta comunanza trasversale, la ‘cricca’ delle organizzazioni politiche, istituzionali e sindacali di destra, di centro e di cosiddetta sinistra si appresta ad imporre la ‘democrazia per se e la tirannia per i lavoratori ed i cittadini’. Che di ‘cricca’ si tratta lo dimostra la paradossale manifestazione nazionale della FIOM - contro se stessa e da falso ideologico - indetta per il prossimo 16 ottobre a Roma cui parteciperanno rappresentanze delle cosiddetta ‘opposizione’ politica e di ‘sinistra’. La stessa Fiom che con gli altri sindacati confederali impedisce nelle fabbriche la democrazia nello stesso tempo ed incredibilmente pretenderebbe poi di manifestare in piazza “per la difesa della democrazia ed i diritti dei lavoratori’ (sic). La stessa ‘opposizione’ che vi partecipa e si strappa i capelli per la  democrazia politica e nuove regole elettorali lo fa dopo aver affossato da tempo la democrazia dei lavoratori. Come potrà il sistema mediatico far finta di non vedere che le bandiere ‘rosse’ che sfileranno con la Fiom a Roma ormai di rosso avranno di fatto il solo colore della vergogna?! Attentare alla democrazia in fabbrica e manifestare per rivendicarla ‘per se’ è l’antitesi della Democrazia stessa. Quando si stupra la democrazia nei luoghi di lavoro, come a Pomigliano - che non a caso dovrebbe essere il ‘fulcro’ delle nuove relazioni industriali e autoritarie pretese dalla Fiat - è in pericolo la Democrazia nell’intero sistema paese, come in effetti sta avvenendo! Per questo la questione delle democrazia sindacale diventa oggi una vera e propria emergenza democratica! Questo non interessa alla “cricca trasversale”, ma ai lavoratori ed ai cittadini si! Per questo come Slai cobas, a partire da Pomigliano, insistiamo e ci stiamo adoperando per ridare la parola ai lavoratori e difendere così la Democrazia Sostanziale!

 

SLAI cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 30/9/2010