FIAT POMIGLIANO
DOMANI SCIOPERO E MANIFESTAZIONE A ROMA DEI SINDACATI DI BASE
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Comunicato stampa
Dal “NO” operaio di Pomigliano e Mirafiori contro le pretese schiavistiche del piano-Marchionne alle lotte dei lavoratori di Arese (con presidio delle portinerie da un mese, e sciopero della fame) contro i licenziamenti di massa, la deindustrializzazione e la speculazione edilizia per l’Expo 2015 sugli ex suoli Fiat Alfa Romeo. Dalla mobilitazione dei lavoratori del pubblico impiego e della scuola contro gli “emuli” della Fiat Brunetta e Gelmini, lo sciopero dell’11 marzo con manifestazione a Roma indetto da Usb, Slai cobas, Cib Unicobas, Snater, vuole ricostruire idonei rapporti contrattuali e politici per dare “forza e voce” alle ragioni dei lavoratori e fronteggiare il grave attacco alla democrazia ed all’insieme dei diritti dei lavoratori e di quelli sociali.
All’appuntamento di domani (ore 9.30 – Piazza della Repubblica – Roma) hanno aderito tra l’altro innumerevoli artisti ed esponenti della cultura napoletana - e non solo; quegli stessi che hanno deciso, assieme ai lavoratori della Fiat di Pomigliano, di “rompere l’isolamento operaio ed allargare e rafforzare le lotte dei lavoratori Fiat contro il famigerato piano-Marchionne che sta chiudendo le fabbriche in Italia per speculare in borsa coi titoli Chrysler-Fiat”.
GIOVEDI’ PROSSIMO MANIFESTAZIONE TEATRALE A POMIGLIANO
Fervono intanto i preparativi per la “manifestazione-spettacolo” la cui prima si terrà giovedì 17 marzo, ore 20.00, al Teatro Gloria di Pomigliano d’Arco, coprodotta dagli operai della Fiat e dai “ZEZI” - Gruppo Operaio di Pomigliano:
“NUN TE FA PECORA CA ‘A FIAT… La resistibile ‘a scesa di Sergio M.”
Si tratta di uno spettacolo-concerto che utilizza canti e musica delle lotte operaie e contadine, filmati video e pezzi di teatro per fare “una forte informazione culturale dalla parte degli operai” su una vicenda attuale e di ampia portata - quella della Fiat - che coinvolge pesantemente non solo i lavoratori della maggiore industria Italiana, ma tutti coloro che lottano per i diritti ed il lavoro ed auspicano migliori condizioni di vita.
Innumerevoli sono i musicisti ed artisti che hanno messo in piedi questo ”spettacolo a più mani” per realizzare e promuovere quella <alterità culturale> (oggi deficitaria e latitante) ma necessaria a “rompere l’accerchiamento” con cui la Fiat ed i poteri forti tentano di isolare la lotta operaia. Non è un caso che l’intero spettacolo sarà ripreso in video dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia interessata ad approfondire, nella vicenda specifica, l’incontro della lotta operaia col mondo della cultura e dello spettacolo: un fenomeno destinato ad acquisire grande rilevanza sociale.
Oltre dal Gruppo Operaio ‘E ZEZI’ lo spettacolo si avvale per la regia e gli arrangiamenti musicali di Raffaele di Florio ed Antonello Paliotti; ideazione e coordinamento Angelo De Falco dei ZEZI nonché, tra gli altri, della collaborazione di Carlo Cerciello (regista e direttore Laboratorio Teatro Elicantropo di Napoli), Artisti-Operai Napoli, attori dell’associazione Vo.di.Sca. (Voci di Scampia), nonché il cantautore Gerardo Carmine Gargiulo (autore della colonna sonora del NO dei sindacati di base allo scorso referendum di Mirafiori) che, per l’occasione ha attualizzato alla “prospettata ‘fuga col bottino di Marchionne’ il testo della sua canzone “Me ne vado in Canadà”.
SLAI Cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate – Pomigliano d’Arco, 10/3/2011