FIAT POMIGLIANO

1° MAGGIO OPERAIO A POMIGLIANO: OPERAI PREPARANO ‘COMITATO DEL NO’ AL REFENDUM COSTITUZIONALE: RENZI E MARCHIONNE SONO FIGLI DI LAMA E AGNELLI

Comunicato stampa

 

1° MAGGIO OPERAIO A POMIGLIANO:  OPERAI PREPARANO ‘COMITATO DEL NO’ AL REFENDUM COSTITUZIONALE: RENZI E MARCHIONNE SONO FIGLI DI LAMA E AGNELLI
Altro che… <rottamatori>: Renzi e Marchionne sono figli di Luciano Lama (1977/78 - strategia dell’EUR… “I lavoratori come variabile dipendente dell’economia”) e Gianni agnelli (“non vi è nulla di meglio del centrosinistra per fare quello che la destra non può ed oserà mai fare”).
Ad uso e consumo del padronato?  NO, GRAZIE ! Dal “pacchetto Treu” alla legge “Fornero”, dagli accordi Fiat di Pomigliano al Jobs act alla privatizzazione dei “beni comuni” alle prossime modifiche Costituzionali hanno di fatto ridisegnato il diritto del lavoro e quello sociale in appendici secondarie e variabili dipendenti della globalizzazione economica delle multinazionali.
La dote e gli anticorpi operai per contrastare 40 anni di “devitalizzazione Costituzionale”:
Con l’accordo di Pomigliano, il CCSL Fiat e il Testo Unico sulla rappresentanza sindacale del 10 gennaio 2014 sottoscritto da Federmeccanica e CGIL-CISL-UIL pretendono di cacciare fuori dalle fabbriche lo Statuto dei Lavoratori e le libertà sindacali soggettive e collettive, impedire il diritto soggettivo di libertà di scelta sindacale  e quello collettivo di rappresentanza, controllare il diritto di sciopero.
Con tre sentenze in un solo anno il massimo vertice del potere giudiziario e dell’ordinamento giuridico di riferimento, la corte di cassazione, ha condannato per ben 3 volte FCA Pomigliano:
(Cass. Civ. sez. lav. 06/11/2015, n° 22712)   dichiara che… “ è condotta antisindacale pregiudicare il diritto dei lavoratori di scegliere liberamente il sindacato al quale aderire e il diritto del sindacato di acquisire i mezzi di finanziamento per lo svolgimento della propria attività”.    
(Cass. Civ. sez. lav. 05/11/2015, n° 22617) stigmatizza la… “portata intimidatoria e antisindacalità della sospensione dell’attività lavorativa nel reparto montaggio Alfa 147 di Pomigliano dalle ore 6.30 alle 14.00  del 6/04/2004 in occasione dello sciopero indetto in pari data dallo Slai cobas dalle 6.00 alle 6.30”.
(Cass Civ. sez. lav.  09/02/2015, n° 2375) “profilo di plurioffensività   dei licenziamenti disciplinariu nei confronti di attivisti o simpatizzanti di Slai cobas  a cagione di una delle più tipiche manifestazioni di autotutela collettiva e proprio nel momento in cui la summenzionata organizzazione si opponeva ad altre”.                                             
Comitati per il No, con il “punto di vista operaio”, in assemblea a Pomigliano a settembre in occasione del voto al referendum costituzionale del prossimo autunno per non dare “spago” al variegato “minestrone politico-sindacale” che in questi anni ha precipitato i lavoratori nel               “cul de sac”: da Lama a Berlusconi, da Prodi e Bertinotti, da d’Alema, a Monti e Renzi.  
All’affollata assemblea del 1° maggio svolta nell’aula consiliare del comune di Pomigliano d’Arco (che ha visto la partecipazione degli operai delle multinazionali FCA, Lear e A.R. Industrie Alimentari - Mitsubishi) sono intervenuti tra altri Mara Malavenda e Vittorio Granillo (slai cobas), Carlo Amirante, professore di Diritto Costituzionale, e gli avv. Arcangelo Fele e Giuseppe Marziale.

Slai cobas – coordinamento provinciale di Napoli – Pomigliano d’Arco, 1 maggio 2016

 

link