FIAT POMIGLIANO

SLAI Cobas Fiat e terziarizzate – Pomigliano d’Arco: DIFFIDA la dirigenza Fiat

Slai Cobas DIFFIDA la dirigenza Fiat di Pomigliano dal proseguire nelle devastanti politiche di questi anni che hanno prodotto migliaia di lavoratori RCL con patologie professionali invalidanti da sforzo prolungato e rischiano di portare lo stabilimento ad un stato di irreversibile sfascio impiantistico e produttivo.

Lo Slai Cobas DIFFIDA la dirigenza Fiat di Pomigliano dal proseguire nelle devastanti politiche di questi anni che hanno prodotto migliaia di lavoratori RCL con patologie professionali invalidanti da sforzo prolungato e rischiano di portare lo stabilimento ad un stato di irreversibile sfascio impiantistico e produttivo. Il sabato lavorativo  fisso sui 2 turni manderebbe definitivamente in tilt gli impianti (già fuori norma  in relazione agli obblighi di sicurezza sul lavoro) già resi inoltre  precari dalle conosciute ‘strozzature’ impiantistiche, vedi lastratura e verniciatura che impediscono la lineare alimentazione dei mix produttivi al montaggio, linee produttive che crollano a pezzi sui lavoratori e fermano impediscono il processo produttivo, mancanza spazio nei reparti (vedi lastratura e 147, ed aree di stoccaggio materiali per fare solo alcuni esempi) che rendono altamente pericoloso il lavoro operaio, lavoratori costretti ad accavallarsi intralciandosi nelle risicate  postazioni di lavoro, circolazione dei carrelli e tradotte Hdl, Fiat e De Vizia a doppio senso  nelle strette corsie con sistematica invasione dei percorsi pedonali (ancora circa 50 mezzi mancano dell’obbligatorio dispositivo di limitazione di velocità per parlare solo dei carrelli) ecc.

 

Nel 2000 abbiamo prodotto oltre 1000 vetture al giorno: se l’azienda vuole realizzare una seria e strutturale risalita produttiva non ha che da fare 600 nuove assunzioni e riammodernare gli impianti: di vetture in questo caso se ne potrebbero fare anche 1.500 al giorno con le attuali turnazioni e sui 5 giorni settimanali. Qualcuno pensa forse che i nuovi modelli Alfa Romeo si possono fare fuori dalle fabbriche Alfa Romeo?

 

Martedì 12 giugno ’07 comunicazione dell’avvio della fase congressuale dello Slai Cobas di Fiat e terziarizzate Pomigliano:

 

presso la saletta sindacale aziendale dello Slai Cobas

 

1° turno: durante la prima sosta

2° turno: durante la prima sosta

 

grazie allo Slai Cobas all’Alfasud fino ad oggi sono state fatte valere con forza le ragioni dei lavoratori  e siamo tra le poche fabbriche italiane dove non è passata la melfizzazione ed il sabato lavorativo. Con questo congresso, che si terrà a fine mese, intendiamo meglio strutturare le nostre modalità organizzative  capacità  sindacali perché con uno Slai Cobas più forte ed organizzato saranno più forti le tutele e le ragioni dei lavoratori!

 

Non è certo con isolati e velleitari ‘protagonismi’ individuali (che sono l’esatto opposto dei principi dello Slai Cobas e dell’autorganizzazione  dei lavoratori) che si possono seriamente tutelare i diritti e le ragioni dei lavoratori, né sono utili strumentali ed estranee manifestazioni ‘giovanili’ e da ceto-politico in ‘riciclaggio’  fuori ai cancelli della fabbrica. Questi, il giorno dopo, dopo aver incassato il risultato mediatico sulla pelle dei lavoratori, non ci saranno piu! I lavoratori in fabbrica ci restano con i loro problemi…! Lo Slai Cobas diffida chiunque dall’uso improprio della sigla sindacale!

 

Slai Cobas Fiat e terziarizzate – Pomigliano d’Arco, 8/6/2007