Accordi ...e Stonature da SLAI Cobas Regione Lombardia
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ACCORDI ...E STONATURE.
19 novembre: la campagna elettorale per la RSU dovrebbe essere terminata,ma i comunicati e i volantini continuano a piovere sui nostri schermi e sulle nostre scrivanie.
Certo, venerdì nel tardo pomeriggio c'è stato un incontro fra la delegazione trattante sindacale (RSU + Confederali + Autonomi) e l'amministrazione: la tentazione di rivendicare i "successi" lì ottenuti dai con-federali è stata troppo forte, tanto che qualcuno non ha saputo resistere.
A questo punto, qualche precisazione si impone.
Innanzi tutto, l'atto più pericoloso è stato consumato prima dell'incontro con l'RSU. In separata sede (su tavolo separato direbbero loro), TUTTI i sindacati "rappresentativi" [CGIL-CISL-UIL-CSA(=Autonomo)-DICCAP] hanno firmato un Protocollo di Intesa sulle relazioni sindacali che interessa tutti gli enti del "Sistema Regione", nebulosa già di per se poco definita (in base alla legge 30/2006, si tratta di 25 fra enti dipendenti, società partecipate e fondazioni, più ASL, Aziende ospedaliere, IRCCS, ALER, Consorzi di bonifica e Enti parco). Lo scopo è apparentemente condivisibile: armonizzare i contratti integrativi, anche dal lato economico, si spera per livellarli al punto più elevato (attualmente, a quello dei lavoratori del consiglio regionale). Con questo pretesto, però, si lavora ad un sistema che porterà, se attuato: alla concertazione "come strumento più adatto" (per dare maggior potere all'amministrazione) per "trasferimenti di funzioni ad altri livelli istituzionali, che comportano trasferimento di lavoratori o che hanno comunque ricadute sulla condizione lavorativa"; allo svuotamento delle funzioni delle RSU, a favore delle segreterie sindacali regionali (cd. 2° livello contrattuale); alla limitazione delle libertà sindacali previste dallo Statuto dei lavoratori e dai contratti nazionali: diritto di affissione, diritto di assemblea, diritto di sciopero, permessi sindacali, uso dei locali. Per tutti questi, anche per quelli costituzionalmente garantiti (!) si prevede un esercizio compatibile con le esigenze della Regione e degli altri enti, "secondo il principio della consapevolezza"... alla riesumazione del Memorandum di aprile 2007 per quanto riguarda i precari, per i quali non si prevede neanche un percorso di stabilizzazione, ma solo di valutare le condizioni di applicabilità delle finanziarie 2007 e 2008 e del memorandum stesso. In pratica, si tratterebbe di una vera spogliazione dei diritti sindacali ai danni di tutte le lavoratrici e i lavoratori del "Sistema" a favore delle varie burocrazie sindacali, che, attraverso la concertazione (periodo di durata della trattativa 30 giorni, passati i quali, se le parti non trovano l'accordo, l'Amministrazione può portare avanti unilateralmente la propria politica), accetteranno il nostro trasferimento. A questa politica filo aziendale ci opporremo, proponendo al suo posto la creazione di un coordinamento fra le varie RSU per una politica di contrattazione della nostra forza lavoro.
Veniamo poi all'incontro fra RSU e amministrazione.
Unici, noi dello SLAI Cobas non abbiamo firmato l'"addendum" sulle progressioni verticali relative alle graduatorie in essere. Questo non solo per coerenza: non avevamo sottoscritto l'accordo concertativo dell 8 giugno scorso sul piano occupazionale 2007-2008, perché vanificava i pochi elementi positivi presenti nell'acordo sul piano triennale 2007-2009 e ne rendeva più arduo il controllo. Anche l'"addendum" sottoscritto venerdì 16 non è condivisibile: prevede un incremento nel numero delle asssunzioni solo apparente, in quanto frutto dell'anticipo di alcune assunzioni previste per il 2009, senza precisare inoltre, tranne che per pochi posti, se si prevedono concorsi pubblici o contratti formazione-lavoro, cioè precari. Il secondo punto in discussione era l'informativa sul progetto di legge (PdL) relativo al Collegato alla finanziaria regionale 2008. Questo testo, approvato il 7 novembre dalla giunta, contiene il trasferimento all'Ersaf, ente strumentale della Regione, di attività "gestionali" e "servizi sul territorio" relativi al Servizio fitosanitario regionale (servizio ispettivo per la tutela dalle malattie delle colture vegetali e delle piante spontanee e ornamentali), nonchè del personale addetto. L'amministrazione si è presentata all'incontro impreparata, senza nemmeno il testo in questione (unici ad averlo eravamo noi dello SLAI Cobas) e, contraddicendo i doveri di informazione preventiva, solo a cose fatte. Certo, ora il testo deve passare al vaglio e all'approvazione del Consiglio regionale, ma la volontà della giunta è scritta nero su bianco ed è stata ribadita in riunione: trasferire all'Ersaf una buona parte degli addetti, scelti sulla base di una convenzione. Bontà loro, sulla parte riguardante il personale è stata garantita l'apertura di un confronto, che, se si vorranno ripettare le norme contrattuali, dovrà avere carattere di contrattazione (e NON concertazione). La lotta contro l'espulsione di queste attività, come di tante altre dalla giunta continua!
SLAI Cobas
Regione Lombardia