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24 Ottobre 2008

Uguali diritti per i lavoratori interinali. Il Parlamento Ue
approva la nuova direttiva
Favorevole alla posizione comune del Consiglio Europeo, il Parlamento
Ue ha approvato la direttiva che tutela i lavoratori interinali, che
godranno così delle stesse condizioni d'occupazione dei lavoratori
dipendenti. Oltre alla parità di salario e al congedo di maternità, i
lavoratori interinali avranno diritto, fin dal primo giorno, di essere
informati sui posti vacanti e di essere assunti nelle imprese in cui
operano, e di accedere a tutti i servizi d4ell'azienda, mense, asili
nido e trasporti, e alle attività di formazione.
La direttiva si applica ai lavoratori che hanno un contratto di lavoro o
un rapporto di lavoro con un'agenzia interinale e assegnati ad imprese
utilizzatrici per lavorare temporaneamente e sotto il controllo e la
direzione delle stesse. Si applica alle imprese pubbliche e private che
sono agenzie di lavoro interinale o imprese utilizzatrici che esercitano
un'attività economica con o senza fini di lucro. Gli Stati membri, dopo
la consultazione con le parti sociali, possono prevedere che la
direttiva non si applichi ai contratti o ai rapporti di lavoro conclusi
nell'ambito di un programma specifico di formazione, d'inserimento e di
riqualificazione professionali pubblico o sostenuto da enti pubblici.
La direttiva lascia peraltro impregiudicate le definizioni di
retribuzione, contratto o rapporto di lavoro, o di lavoratore, contenute
nella legislazione nazionale. Gli Stati membri non possono però
escludere dal suo ambito d'applicazione i lavoratori, i contratti o i
rapporti di lavoro unicamente per il fatto che riguardano lavoratori a
tempo parziale, lavoratori a tempo determinato o persone che hanno un
contratto o un rapporto di lavoro con un'agenzia interinale. Nel caso in
cui le agenzie interinali non osservino la nuova direttiva i Governi
dovranno prevedere procedure amministrative o giudiziarie, nonché un
sistema di sanzioni applicabili alle violazioni.
Vladimir Spidla, Commissario Ue all'Occupazione ha dichiarato: "Il voto
di oggi rappresenta un passo avanti verso un'Europa sociale.
Quest'accordo dimostra inoltre che un'Europa a 27 membri è in grado di
prendere delle decisioni e di offrire vantaggi tangibili all'insieme dei
cittadini".