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08 Gennaio 2024

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Operai, Operaie, Lavoratori e Lavoratrici in Fincantieri a Marghera.
Oggi siamo qui per protestare contro il sistema poliziesco vigente in Fincantieri, siamo qui insieme
a quattro operai espulsi dall’ingresso in Fincantieri.
Presentiamo due casi gravi:
Il caso della espulsione dai cantieri di tre operai bengalesi a tempo determinato il 14 settembre 2023
in Fincantieri a Marghera.
Shaidul, Rabbani e Rubel, erano stati accusati di volersi appropriare di un casson
etto metallico, in
realtà sono stati buttati fuori dai cantieri solo perché avevano pensato di utilizzare un cassonetto
dotato di lucchetto e chiave infilata nel lucchetto, cassonetto abbandonato da una ditta che aveva già
concluso i suoi lavori sul cantie re, senza in effetti compiere alcun fatto illecito.
Ciò dimostra che in realtà la vigilanza interna ai cantieri che è intervenuta in questo caso, ha
criminalizzato un comportamento in realtà spiegabile, di tre lavoratori che a fine turno cercavano
soltanto un posto dove mettere al sicuro gli strumenti di lavoro che gli erano stati consegnati
(pennello, rullo, guanti, nastro adesivo, coltellino, ed altri strumenti di lavoro) a causa del fatto che
il capoturno non consegna facilmente i mezzi di lavoro ed incu teva loro timore.
Un fatto in sé ridicolo, che ha determinato l'espulsione dal luogo di lavoro di tre operai senza una
sospensione disciplinare vera e propria, fino alla scadenza del contratto a tempo determinato che era
prossima (fine settembre).
Inoltre,
la illecita multa trattenuta in busta paga a ciascuno dei tre operai, di 1.000 euro, si pone
come un abuso anche formale, perché il committente degli appalti di fatto dispone la cessazione del
rapporto di lavoro a tre innocenti lavoratori senza che sia st ato nemmeno espletata una procedura
disciplinare.
Il caso di Adama, saldatore senegalese, che dal settembre 202
1 attende inutilmente di poter rientrare
in Fincantieri, da cui è stato bandito dopo che era avvenuto un litigio con un altro operaio
dipendente di una diversa ditta di appalto, che invece dopo poco venne fatto rientrare.
Entrambe queste situazioni che oggi denunciamo come abnorme utilizzo del potere da parte del
committente Fincantieri all’interno del sistema degli appalti che è ben noto a noi c he ci lavoriamo,
rimandano alla mancanza di democrazia e alla mancanza di rispetto del diritto del lavoro da
parte della committente stessa Fincantieri spa , che, al di fuori di ogni procedura disciplinare,
esercita un potere fuori da ogni controllo persino dell’ispettorato del lavoro, un potere quasi militare
attraverso aziende di sorveglianza.
Ma Vi è di peggio: Il pass del tesserino viene concesso da Fincantieri spa su richiesta della azienda
interessata a far entrare/rientrare ogni lavoratore, dopo 3 visti: quello della sicurezza, quello
dell’ufficio terze ditte, e quello della portineria, che è gestita da una azienda di sorveglianza esterna.
Per cui un responsabile della portineria, può decidere per anni la esclusione anche per anni ed anni,
di un lav oratore.
Non a caso ad esempio nell’ultima delle situazioni sopra descritte, come O.S.abbiamo cercato
inutilmente di parlare di persona e al telefono con il responsabile della portineria, che non ci ha
degnato di alcuna attenzione. Eppure agli addetti in portineria avevamo spiegato che eravamo
andati a chiedere del responsabile dopo aver parlato di questo con la stessa azienda ove era
occupato il lavoratore.
CHIEDIAMO CHE FINCANTIERI ISTITUISCA UN SISTEMA DI POSSIBILE RICORSO DA
PARTE DEI LAVORATORI ESCLUS I CON ASSISTENZA SINDACALE.
CHIEDIAMO LA RIAMMISSIONE ALL’INGRESSO IN STABILIMENTO DI SHAIDUL,
RABBANI, RUBEL E ADAMA !
COBAS APPALTI FINCANTIERI MARGHERA DI SLAIPROLCOBAS
f.i.p. via seismit doda 2/d Marghera (ve)
tel 3203583621

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