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In 25000 al corteo contro la manovra del Governo
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Altri diecimila hanno sfilato a Milano
Fonte: www.julienews.it
ROMA - Sono 25 mila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo che ha sfilato questo pomeriggio per le strade di Roma contro la manovra del governo. In un'analoga manifestazione a Milano, sempre gli organizzatori riferiscono di 10 mila partecipanti. Il corteo, che si è concluso con un presidio a piazza Barberini, ha come slogan «la crisi la paga chi l'ha provocata». Tante le bandiere dei sindacati di base che sventolano nella piazza capitolina, piena per metà. Al centro dell'area è stata esposta una grande bandiera palestinese, in segno di condanna agli attacchi di Israele alla flottiglia «Free Gaza». Dal palco allestito su un autocarro parte la critica anche ai sindacati confederali: «i sindacati di base sono gli unici che hanno il coraggio di manifestare contro questa manovra che si abbatte sui lavoratori» ha detto Pier Paolo Leonardi, dell'esecutivo nazionale Usb. Nel corso del corteo sono partiti anche diversi cori: «Cgil, Cisl e Uil siete peggio di Chernobyl». «Oggi è la giornata della rabbia precaria - hanno urlato da un altro megafono rappresentati dei blocchi precari metropolitani e del coordinamento di lotta per la casa di Roma - vogliamo lavoro, reddito garantito ma soprattutto un tetto».
MANOVRA: A ROMA CORTEO SINDACATI DI BASE, AL VIA SCIOPERI CONTRO FINANZIARIA DI CLASSE, PAGHI LA CRISI CHI L'HA PROVOCATA
«La crisi va pagata da chi l'ha provocata». Con questo striscione si è aperto il corteo Usb-Cobas contro la manovra finanziaria del governo. «Da oggi parte una raffica di scioperi di varie categorie - spiega Pier Paolo Leonardi, dell'esecutivo nazionale Usb - contro la manovra Tremonti, la crisi è l'attacco al mondo del lavoro».
Centinaia di persone stanno sfilando al grido: «cacciamo via Tremonti e Berlusconi», sventolando bandiere della Confederazione dei Comitati di Base e dell'Unione Sindacale di Base. «Il Parlamento - prosegue Leonardi - sta discutendo tre gravissimi provvedimenti contro il mondo del lavoro: il »collegato-lavoro; la modifica della legge sul diritto allo sciopero; la modifica dello Statuto dei lavoratori, per rendere ancora più flessibile il lavoro. Questa - prosegue - noi la definiamo una finanziaria di classe perchè si abbatte sugli stipendi dei lavoratori dipendenti e non tocca minimamente la speculazione finanziaria e i grandi patrimoni«. Il corteo, partito da piazza della Repubblica, terminerà a piazza Barberini.
MANOVRA: CORTEO SOTTO MINISTERO ECONOMIA, PETARDI E FUMOGENI
Qualche petardo, fumogeni e fuochi d'artificio sono stati esplosi davanti al ministero dell'Economia da alcuni manifestanti del corteo Cobas-Usb che sta sfilando a Roma contro la manovra finanziaria.
«Tremonti non voleva che passassimo da qui - hanno spiegato i manifestanti al megafono - invece noi ci passiamo e ci rimarremo anche a lungo». Nel corso del corteo, a cui stanno partecipando oltre mille persone e man mano continua a confluire gente, vengono intonati slogan contro il governo: «via il governo dei predoni, di Bossi, Tremonti e Berlusconi. Siamo uniti lavoratori italiani e immigrati che continuiamo ad essere licenziati». Nel corteo, all'altezza del ministero dei lavori pubblici, sono confluiti anche i manifestanti dei Blocchi precari metropolitani e del Coordinamento di lotta per la casa di Roma. «Non vediamo via d'uscita - dice una giovane manifestante precaria - paghiamo sempre noi, che siamo i più deboli».
«Viviamo con meno di mille euro al mese, abbiamo lasciato i figli per lavorare e andremo in pensione a 65 anni - spiegano Caterina e Laura, impiegate del ministero della Giustizia - mentre il signor Berlusconi pensa solo agli interessi suoi e dei suoi amici, siamo stufe, chi ha causato la crisi la paghi».
MANOVRA: CORTEO USB A MILANO CONTRO MISURE GOVERNO
«La crisi va pagata da chi l'ha provocata»: con questo striscione la nuova sigla sindacale Unione sindacale di base - nata lo scorso maggio e che raccoglie Sdl, Rdb e una piccola parte della Cub - ha manifestato a Milano, con circa 300 partecipanti, contro la manovra economica del governo, definita una «manovra-massacro» e un «attacco ai diritti, ai salari e al welfare». «La nuova manovra è un attacco agli strati sociali più deboli della società e un attacco ai lavoratori», ha affermato Fiorenzo Campagnolo di Usb, citando il blocco degli stipendi per il pubblico impiego, la chiusura delle finestre pensionistiche e l'innalzamento dell'età pensionabile. «Il governo dice che non toccherà le tasche dei cittadini - ha proseguito - e invece lo farà attaccando il welfare e il comparto pubblico». L'Usb chiede invece «reddito minimo garantito, pensione pubblica e forti ammortizzatori sociali». Durante il corteo, partito da largo Cairoli e terminato in piazza San Babila e a cui hanno aderito anche Slai Cobas e Confederazione Cobas, è stata espressa più volte solidarietà ai lavoratori della Grecia e ai palestinesi.