NOTIZIE SLAI COBAS

CONCLUSA LA VICENDA DI MASSIMO SIGHEL: E' POSSIBILE RESISTERE CONTRO I LICENZIAMENTI E CONTRO I PADRONI DEL PORFIFDO !

COMUNICATO STAMPA

Si è conclusa positivamente, con un accordo tra le parti, la causa di lavoro
promossa da Massimo Sighel operaio del settore del porfido e presidente dell'ASUC
di Miola. La Tecnoporfidi aveva licenziato Massimo Sighel nell'ottobre del
2008. La vicenda aveva avuto caratteri di particolare pesantezza che erano
andati sommandosi al licenziamento. Oggi a distanza di due anni dopo alcune
udienze la Ditta ha provveduto ad avanzare un'ennesima proposta
conciliatoria che, questa volta, andava in gran parte incontro alle
richieste risarcitorie avanzate da Massimo Sighel per il licenziamento ed
ulteriori vari danni. Nel novembre del 2008, in seguito al licenziamento di
Massimo, si era costituito il nostro comitato appunto il "Comitato di
solidarietà con Massimo Sighel, contro il Mobbing e contro i licenziamenti
nel settore del porfido". Nel corso di questi ultimi due anni il comitato ha
promosso varie iniziative di sensibilizzazione con raccolte firme,
volantinaggi, assemblee, presidi ecc. In particolare va ricordata la
riuscita assemblea di Lona dell'ottobre 2009 contro i licenziamenti e le
discriminazioni verso i lavoratori e contro il furto e la gestione
privatistica dei beni comuni (risorsa porfido, ambiente locale ecc). Un'assemblea
che appunto aveva visto la presenza di un centinaio di partecipanti tra
lavoratori, amministratori e rappresentanti politici e sindacali. Di fronte
alla crisi del settore del porfido il nostro comitato si era anche fatto
promotore di una proposta di "Contratto di solidarietà" e di una prospettiva
di riorganizzazione del settore su una base razionale ed orientata alla
concentrazione delle proprietà e delle produzioni, alla lotta contro gli
interessi particolaristici e parassitari delle aziende del porfido, alla
soppressione di quell' "artigianato" che si rivela forma di
supersfruttamento di lavoratori falsamente autonomi, e, nel complesso,
orientata alla salvaguardia sia degli interessi dei lavoratori che di quelli
delle comunità locali comprensivi della tutela dell'ambiente e dell'uso dei
beni comuni. Oggi con la conclusione più che favorevole della vicenda di
Massimo Sighel possiamo considerare concluso il nostro compito ed esaurite
alcune tra le principali ragioni della nostra stessa esistenza come
Comitato, per questo abbiamo deciso di chiudere il nostro blog e di
scioglierci, sicuri che le varie componenti di lavoratori che hanno
costituito il nostro comitato troveranno il modo, eventualmente insieme, o
lavorando in ambiti e forme differenziate, di continuare a battersi contro i
licenziamenti nel settore porfido ed in funzione degli interessi dei
lavoratori del settore e delle collettività locali. In sintesi questa
vicenda ha dimostrato come sia stato possibile coniugare in modo vincente l'iniziativa
collettiva di solidarietà e sensibilizzazione con la battaglia legale.
Pensiamo di aver costruito una piccola esperienza-modello che può oggi
essere utilmente generalizzata nella lotta contro i licenziamenti. Pensiamo
anche che la nostra esperienza abbia dimostrato in modo inconfutabile l'inerzia,
l'inconcludenza e l'arrendevolezza dell'operato dei sindacati confederali i
quali si sono opposti alla nostra proposta di "Contratto di solidarietà"
senza essere stati in grado di proporre delle alternative, senza aver mai
affrontato la lotta contro i licenziamenti in modo collettivo e senza
nemmeno essere stati in grado di portare avanti in modo minimamente
soddisfacente alcune, peraltro isolate, vertenza individuali.
 
Comitato di Solidarietà con Massimo Sighel, contro il Mobbing e contro i
licenziamenti nel settore del porfido Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.