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Breve nota Ortomercato di Milano
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Parlo, e altri clandestini si avvicinano, dico che spetta anche a loro riuscire a sconfiggere il male che li attanaglia. A Milano siete migliaia e migliaia perchè non organizzate una grande marcia dei diritti? Perché non scendete in piazza come una marea umana per dire che esistete,che lavorate, che pagate l'affitto?...
Vedo dai loro volti una condivisione, una partecipazione.
Torno sui miei passi e penso ai tanti lavoratori italiani che si sono lasciati irretire dal razzismo coscientemente coltivato dal regime e che si riassume nella frase, "ci rubano il lavoro, mandiamoli a casa!". Pur sapendo che non rubano nulla a nessuno e che non si rimanderà a casa nessuno.
C'è anche della viltà e del conigliume in questo dire, serve a giustificare il loro non fare nulla verso il signor padrone che li usa e poco li paga e li riduce a una vita di topi mentre lui si arricchisce e da buon razzista si considera razza eletta dall'ingegno e ben gli piace che anche i sui sottoposti condividano il razzismo volgendolo verso i più deboli, verso quelli che il sistema più sfrutta e che più sono impotenti a reagire. E qui il pensiero si perde, e ben sovviene alla memoria il concetto di egemonia gramsciano la onde si avvede che il regime non vive solo sulla oppressione bensi sulla conquista delle coscienze. Ecco il concetto di falsa coscienza di Karl Marx... qui mi fermo e ritorno alla terra pensando a come poter tessere una rete, un suono di tamburo, che da via a via, da casa a casa, da luogo a luogo posso creare la magia di una grande marcia dei diritti che porti migliaia e migliaia di persone, di uomini e donne, a occupare la piazza del Duomo di Milano, cosi che la quantità di sentimenti, di bisogni, di dignità umana soffochi il male tutto umano della indefferenza complice.
A tutti saluti.
IOSE