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TFR? Tenetevelo stretto, parola di Beppe Scienza
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Entro il 30 giugno milioni di lavoratori italiani dovranno scegliere la
destinazione del TFR. Per una scelta consapevole è in libreria in questi
giorni il libro di Beppe Scienza "La Pensione tradita". La recensione di
Antonio Longo, direttore di Help Consumatori.
25/06/2007 - 17:14
A volte si ottiene di più stando fermi che puntando alle novità, anche sedescritte come allettanti. Questo il messaggio chiarissimo contenuto nel
libro di Beppe Scienza, dedicato al TFR e titolato significativamente "La
Pensione tradita". Scienza non è nuovo ad analisi e previsioni che vanno
controcorrente e si è attirato spesso, nella sua lunga attività di consulente
e saggista in materia bancaria e finanziaria, le antipatie dei giornalisti
economici e dei dirigenti dei settori sottoposti alle sue spietate critiche.
Ma nessuno mai lo ha querelato e di questo giustamente si fa vanto, perché
significa che nelle sue analisi c'erano soltanto numeri veri, dati di fatto,
interpretazioni basate sull'incontrovertibile e non su fantasie o
partigianerie.
Il volume, di poco più di 200 pagine (Fazi Editore), nonostante tratti materie
non facili come i rendimenti previdenziali, i fondi di investimenti, la
previdenza integrativa, si legge tutto d'un fiato e fornisce le informazioni
utili per chi, entro il 30 giugno, deve fare la scelta della sua vita:
aderire ai fondi pensione o tenersi il TFR. La sintesi del suo pensiero
l'autore la esprime ricorrendo, già nelle primissime pagine, all'affermazione
di un giornalista di Famiglia cristiana, Giuseppe Altamore:"Prendetevi tutto
il tempo che occorre, firmando intanto per mantenere il TFR tale e quale".
Chi conosce Beppe Scienza da tempo, sa bene il suo forte scetticismo di fronte a quella che chiama "l'industria del risparmio gestito". In questa
"gestione, secondo Scienza ci guadagnano tanti, l'intermediazione mobiliare (SIM), le società di gestione del risparmio (SGR), ma anche le assicurazioni e le banche. Chi ci guadagna poco, anzi spesso ci perde, è il cittadino
risparmiatore. A supporto delle sue tesi, Scienza espone argomentazioni
stringenti che si misurano con le analisi di giornalisti di grido del Sole 24
Ore e di altre redazioni economiche, o con le previsioni di economisti come
Tito Boeri e il gruppo di collaboratori dell'ormai famosa newsletter on line
"La Voce".
E le sue sferzanti e a volte irridenti critiche ("...a differenza dei comuni
mortali, Tito Boeri come Dio conosce il futuro"), colgono nel segno generando
nel lettore, a fine libro, un forte dubbio su tutta questa operazione del
TFR. Un altro Beppe famoso, di cognome Grillo, del saggio di Scienza dice:"La
lezione di questo libro è straordinaria, rimanete dove siete, ogni piccolo
movimento può essere usato contro di voi!". E chi spenderà i 9,90 € di costo
del libro, verrà ampiamente ricompensato dalle informazioni che certamente lo arricchiranno, facendogli forse guadagnare in prospettiva centinaia o
migliaia di € sul suo TFR.