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Accolto presso il Tribunale di Nola il ricorso presentato dai legali Slai Cobas in merito all’illegittima cassa integrazione, relativa a 23 lavoratori Fca Nola.

VERSO IL 25 APRILE PERCHE' QUANDO SI ABBASSA LA DEMOCRAZIA NELLE FABBRICHE SI ABBASSANO ANCHE I DIRITTI

VIDEO: RAI TG3 -  ASSEMBLEA PUBBLICA POMIGLIANO

COMUNICATO STAMPA
SENTENZA 
ARTICOLI STAMPA

NUOVO PRONUNCIAMENTO
DELLA CASSAZIONE
CONTRO
IL MODELLO-MARCHIONNE
COMUNICATO STAMPA
ARTICOLI STAMPA


ASSEMBLEA OPERAIA PUBBLICA A POMIGLIANO SU: FIAT DI MARCHIONNE E GOVERNO DI RENZI 18 OTTOBRE 2014 -RELAZIONE MALAVENDA

 

VIDEO: 1° MAGGIO,
DA POMIGLIANO ALL' EXPO 2015
INTERVENTO DI VITTORIO GRANILLO
ESECUTIVO SLAI COBAS

 

 

VIDEO: 1° MAGGIO, 
DA POMIGLIANO ALL' EXPO 2015
INTERVENTO PROF. CARLO
AMIRANTE COSTITUZIONALISTA

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
LUIGI APREA SLAI COBAS
ALFA POMIGLIANO

 

 

1° MAGGIO, DA POIMGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
AVV. GIUSEPPE MARZIALE
 
 

 

VIDEO: 1° MAGGIO, 
DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
ANTONIO MAZZELLA USB

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO 
RENATO SLAI COBAS ARESE

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2051 INTERVENTO
CARMELA SALMA SLAI COBAS ARESE

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
FRANCESCO SPECCHIO
PARTITO COMUNISTA

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
AVV. BARTOLO SENATORE

 

VIDEO: Art.18 - MIRCO RIZZOGLIO avvocato dello SLAI Cobas

VIDE0: SALVO SCUDERI SLAI Cobas SICILIA - Assemblea 20 aprile 2012 ALFA ROMEO di ARESE

Email coordinamento provinciale di Napoli e Pomigliano
cobasslai@libero.it

 

VIDEO 1: FIAT Pomigliano Intervista a Mara Malavenda SLAI Cobas

SLAI Cobas Nazionale

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Pubblicato: Giovedì, 06 Dicembre 2018 16:02

FCA Pomigliano / risarcimento per causa cigs solo in busta paga ad oggi ancora non corrisposto ai lavoratori

 IL SINDACATO DIFFIDA LA FCA INTIMANDO ALL’AZIENDA L’IMMEDIATO ADEMPIMENTO DELLA SENTENZA E PREFIGURANDO - IN CASO CONTRARIO -  EVENTUALI IPOTESI DI REATO DATI DALLA MANCATA CORRESPONSIONE DELL’IMPORTO DOVUTO (SIA PUR CONTABILIZZATO IN BUSTA PAGA) MA, CIONONOSTANTE, AD OGGI ANCORA NON EROGATO AI LAVORATORI

Con sentenza del 23 ottobre 2018 il giudice del lavoro del Tribunale di Nola, dott.ssa Daniela Ammendola accolse il ricorso presentato dagli avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio Legale di Slai cobas condannando FCA al risarcimento del danno economico subito da 23 lavoratori dell’unità produttiva di Nola collocati illegittimamente in cassa integrazione dal luglio 2014 al luglio 2015.
L’importo economico lordo del “maltolto” a carico della FCA ammonta ad oltre 200.000 euro: 9500 euro lordi in media per ciascuno dei 23 lavoratori a cui, sottratte le trattenute fiscali e contributive, l’azienda avrebbe già dovuto versare per tempo circa 6.700 euro netti.
Entro 48 ore da oggi, in caso di persistenza aziendale nelle grave inadempienza di sentenza del Tribunale, il sindacato annuncia idonee iniziative a tutela dei lavoratori e per l’individuazione e repressione di eventuali ipotesi di reato.

Slai cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli       Pomigliano d’Arco, 6 dicembre 2018

APPROFONDIMENTO

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Pubblicato: Martedì, 27 Novembre 2018 15:55

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Pubblicato: Martedì, 27 Novembre 2018 15:52

Approfondimento   PAG.1    PAG.2    PAG.3

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Pubblicato: Venerdì, 02 Novembre 2018 17:05

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Mercoledì, 31 Ottobre 2018 16:44

 

Comunicato stampa

 INCONTRO ODIERNO AL MISE SU GRUPPO FCA: SLAI COBAS CHIEDE UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIeSTA SUL GRUPPO FIAT/fca ITALY, DIFFIDA E METTE IN MORA DI MAIO E QUANT’ALTRI RESPONSABILI INVITANDOLI AD ATTIVARE IL RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ E DELLA TRASPARENZA IN MATERIA DI FINANZIAMENTI PUBBLICI AD IMPRESA PRIVATA AVVERTENDO CHE, IN DIFETTO E CONSAPEVOLEZZA DI VIOLAZIONI NORMATIVE, NONCHE’ DI COLPOSO RITARDO NELL’AGIRE, SARANNO RITENUTI IN “SOLIDO”, DIRETTAMENTE E PERSONALMENTE RESPONSABILI DI TUTTI I DANNI CONSEGUENTI E DERIVANTI NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI, DELLA PUBBLICA ECONOMIA, PATRIMONIALI ED ERARIALI.

GIA’ IN “TILT” IL MINISTERO SULLA CONCESSIONE  DI UN ALTRO ANNO DI ‘CASSA’ (FINO ALL’11 SETTEMBRE 2019) E L’ACCORDO SINDACALE DEL 19 LUGLIO 2019 PER GLI STABILIMENTI  FCA DI POMIGLIANO E NOLA IMPUGNATO  IN FASE PRECEDENTE DA SLAI COBAS LO SCORSO 23 GIUGNO 2018 IN FASE DI ESAME CONGIUNTO IN SEDE DI GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA: IL MINISTERO HA COMUNICATO CHE… “ALLO STATO ATTUALE IL DECRETO CONCESSORIO DI CIGS E’ IN FASE ISTRUTTORIA”… E CHE SOLTANTO “DOPO L’EMANZIONE DEL PROVVEDIMENTO NE VERRA’ DATA TEMPESTIVA COMUNICAZIONE” ALLO SLAI COBAS.
NB: DOPO BEN 4 MESI LA PROCEDURA DI CIGS (PER GLI STABILIMENTI DI POMIGLIANO E NOLA) AVVIATA IN SEDE REGIONE CAMPANIA LO SCORSO 21 GIUGNO E SUCCESSIVAMENTE “BISSATA” LO SCORSO 19 LUGLIO IN SEDE MINISTERIALE  ANCORA LANGUE ! A RISCHIO I SALARI DEI LAVORATORI?INTANTO NEI GIORNI SCORSI IL GIUDICE DEL LAVORO DEL TRIBUNALE DI NOLA HA CENSURATO LA FCA CON SENTENZA DEL 23 OTTOBRE 2018… “IL PROVVEDIMENTO DI CONCESSIONE DELL’INTERVENTO DI INTEGRAZIONE SALARIALE PER LO STABILIMENTO DI NOLA E’ ILLEGITTIMO” … RICONOSCENDO IL DANNO SALARIALE SUBITO DA 23 LAVORATORI.
Slai cobas - Sede Legale Nazionale          Pomigliano d’Arco, 31 ottobre 2018

leggi diffida e messa in mora

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Pubblicato: Martedì, 30 Ottobre 2018 14:47

Accolto presso il Tribunale di Nola il ricorso presentato dai legali Slai Cobas in merito all’illegittima cassa integrazione, relativa a 23 lavoratori Fca Nola."fonte video Nola"

RASSEGNA STAMPA

 

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Lunedì, 29 Ottobre 2018 13:58

Comunicato stampa

 FCA Pomigliano / il Tribunale di Nola accoglie il ricorso presentato dall’Ufficio Legale di Slai cobas

 “CASSA INTEGRAZIONE ED ACCORDI SINDACALI ILLEGITTIMI”:

IL GIUDICE DEL LAVORO CONDANNA LA FCA A RISARCIRE IL DANNO SALARIALE SUBITO DA 23 OPERAI ED OPERAIE DI NOLA

Lo Slai cobas stima in centoquindicimila euro l’importo complessivo a carico della FCA per risarcire i lavoratori con cinquemila euro ciascuno. Altre cause analoghe sono in corso presso il Tribunale di Nola. Sono un centinaio i lavoratori aventi diritto al recupero salariale per un ammontare di circa cinquecentomila euro.
Con sentenza del 23 ottobre 2018 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Nola Dott.ssa Daniela Ammendola ha accolto il ricorso presentato dagli Avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio Legale del sindacato Slai cobas e condannato FCA al risarcimento del danno economico subito da 23 lavoratori dell’unità produttiva di Nola collocati illegittimamente in cassa integrazione dal luglio 2014 al luglio 2015.

La richiesta al Giudice degli avvocati Fele e Sodano: “accertamento dell’illegittimità del permanere della sospensione in ‘cassa’ dei lavoratori… per completare il processo riorganizzativo aziendale solo parzialmente realizzato nei due anni precedenti, nonché dei relativi ‘vizi’ sia di procedura che del successivo accordo sindacale di esame congiunto… tenendo conto, inoltre, che … la piena fungibilità delle mansioni, l’evidente elementarietà delle operazioni lavorative svolte all’interno dello stabilimento FCA di Nola da tutti i dipendenti, nonché l’assoluta ininfluenza e mancanza di specifica preparazione e formazione ai fini dello svolgimento delle mansioni  stesse, palesa l’illegittimità dei criteri di scelta dei lavoratori collocati in cigs con conseguente discriminazione dei ricorrenti mai richiamati al lavoro.
Una complessa e congrua sentenza, quella del Tribunale di Nola, che stigmatizza in 8 pagine fitte le ‘falle giuridiche’ del superficiale uso della cassa integrazione guadagni in danno dei lavoratori ed il pressapochismo aziendale in materia di riorganizzazione impiantistica e produttiva.   

 La sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Nola (in sintesi): “in caso di cigs per l’attuazione di un programma di ristrutturazione, riorganizzazione e riconversione aziendale che implichi una temporanea eccedenza di personale, il provvedimento è illegittimo  qualora il datore di lavoro ometta di definire gli specifici criteri di individuazione dei lavoratori che devono essere sospesi”… “dall’esame della comunicazione aziendale di apertura della cigs e del successivo accordo tra FCA e sindacati del 10 luglio 2014 appare evidente che non è adeguatamente circostanziato il criterio in base al  quale saranno individuati i lavoratori da impiegare progressivamente”…”atteso il mero riferimento ‘agli interventi riorganizzativi illustrati’ che risulta assolutamente generico, anche in ragione della ampiezza, della pluralità e della diversità degli interventi stessi”…“la vaghezza dei criteri di scelta nella permanenza in cigs per taluni lavoratori”…”non consente l’esatta individuazione delle posizioni lavorative, sia riferita alle attività richieste da stabilimenti clienti che con riferimento alla progressiva attuazione del programma di  riorganizzazione”…”ciò incide direttamente sulla legittimità del provvedimento di concessione dell’intervento straordinario di integrazione salariale”.

 Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, lunedì 29 ottobre 2018

SENTENZA

 

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Pubblicato: Venerdì, 19 Ottobre 2018 14:28

26 ottobre 2018: lo pseudo-sciopero generale del… ”vorrei ma non posso” dei sindacati dalle “mani legate”
SLAI COBAS DISCONOSCE L’ADESIONE E SI DISSOCIA DALL’INIZIATIVA leggi tutto

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Pubblicato: Sabato, 29 Settembre 2018 06:14

Da Sede Legale Nazionale di Slai cobas a:
Massimino Dell’Orfano, CUB, SGB, SI COBAS, USI-AIT

 Oggetto: diffida da utilizzo e spendita sigla Slai Cobas per sciopero del 26 ottobre 2018

 Pur comprendendo le motivazioni di “indizione tecnica” della procedura di ”sciopero generale” e data sia dalle vigenti normative in materia di regolamentazione dello sciopero nei comparti del pubblico impiego e dei servizi essenziali che dalla evidente scelta (ineccepibile) delle sigle sindacali in indirizzo di far coincidere “in simultanea”, nella giornata del 26 ottobre 2018, le iniziative di protesta nei richiamati comparti, la scrivente organizzazione si vede costretta ad eccepire la spendita e l’utilizzo delle sigla di Slai cobas nazionale in occasione della scadenza in oggetto.

 Per quanto riguarda la millantata firma di indizione di “sciopero generale” del 26 ottobre da parte del sig. Massimino Dell’Orfano teniamo a precisare che trattasi di  mera iniziativa personale mai decisa da alcuna struttura nazionale di Slai cobas ed in gravissima ed insanabile violazione dello Statuto (principi generali e normativi) della scrivente organizzazione che, in conseguenza, preannuncia - in caso di persistenza del sig. Dell’Orfano nel comportamento qui censurato - l’avvio del formale disconoscimento della firma apocrifa illegittimamente e/o illecitamente apposta per Slai cobas (in atto pubblico) sul documento di indizione dello sciopero trasmesso in data 17 luglio 2018 a Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Ministri di Infrastrutture e Trasporti, Welfare, Funzione Pubblica  e Presidente Commissione di Garanzia.

 Tanto premesso, e considerato che:

 la spendita illegittima e/o illecita della sigla Slai cobas in relazione allo sciopero del prossimo 26 ottobre ci vedrebbe inoltre costretti ad evidenti iniziative, pubbliche e  nei luoghi di lavoro, di dissociazione dallo stesso in quanto mai deciso da Slai cobas nazionale.

 Indipendentemente dai “desiderata” di CUB, SGB, SI COBAS ed USI- AIT che invece hanno legittimamente indetto lo sciopero, siamo tutti consapevoli che la richiamata iniziativa sortirà una “non entusiasmante” adesione finanche nella prevalenza degli addetti  del Pubblico Impiego e dei servizi essenziali (e ciò indipendentemente dall’uso meramente propagandistico che, in quanto tale, spesso sortisce effetti contrapposti a quelli sperati) ed adesioni zero nelle fabbriche e nell’intero comparto industriale sulla falsariga degli innumerevoli e sequenziali “pseudoscioperi nazionali del nuovo millennio indetti dal sindacalismo-fantasma” da qualche tempo in auge nel gruppo FCA/CNHI e nelle collegate fabbriche dell’indotto.

 Gli Scioperi Generali sono “questione innanzitutto politica” (prima che “economica”) in quanto suscettibili di trasmettere (quando i lavoratori sono forti) la forza e l’egemonia dei lavoratori all’intera “società collegata” abbattendo i governi. E mai come oggi ce ne sarebbe bisogno: quando chi si credeva comunista (o fingeva di esserlo) o di generica sinistra ha tifato e votato per la destra populista e razzista portandola al governo. E le modalità di consapevole svilimento di questo strumento per miopi obiettivi di mera auto-propaganda non aiutano certamente gli operai, ed i lavoratori in generale, ma si prestano innanzitutto, per la loro insita ed oggettiva debolezza, alla strumentalizzazione del sistema  mediatico e politico collegato al padronato, cui si da ingenuamente il destro.

 Infatti, questo “sciopero tecnico” (ma purtroppo “venduto” come Sciopero Generale) rappresenta di fatto una “impolitica ed impossibile scorciatoia” con la sua assurda e maldestra pretesa di “risolvere” la difficoltosa riorganizzazione operaia e dell’insieme dei lavoratori… con l’ausilio dei media sostanzialmente gestiti dalle diverse cordate politiche ed economiche e con la mobilitazione delle “faccine sui social” quasi a sostituire “l’incapacità di essere” (sindacati)  con la “virtualità dell’apparire”: e questo, cari compagne e compagni, non è altro che… abdicare al proprio ruolo ammettendo la sconfitta!

Disponibili a ragionare con tutti - ma senza futili scorciatoie perdenti in partenza - sulla necessaria e difficile  riorganizzazione operaia e dei lavoratori consapevoli della fase di estrema difficoltà che la “Classe Operaia” sta attraversando.

Fraterni saluti.

Per Sede Legale Nazionale di Slai cobas:  Vittorio Granillo

Pomigliano d’Arco, 29 settembre 2018

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Pubblicato: Mercoledì, 19 Settembre 2018 11:33

La sentenza del Tribunale di Treviso

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Pubblicato: Lunedì, 17 Settembre 2018 12:15

 ValsusaOggi LUNEDÌ, 17 SETTEMBRE 2018                                               
 VALSUSA, IL LEADER DEI NO TAV PERINO CRITICA I 5 STELLE: “MA IN CHE MANI CI SIAMO MESSI”

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Sabato, 15 Settembre 2018 08:43

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Pubblicato: Martedì, 11 Settembre 2018 19:52

POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 11 SET - Lo Slai Cobas annuncia di voler impugnare l'ultimo accordo per la cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano e Nola, siglato presso il Ministero dello Sviluppo economico lo scorso luglio, per una "devianza normativa", e di voler mettere in mora lo stesso Ministro Luigi Di Maio per aver avallato la Cig in assenza "di un concreto piano industriale".      "Lo scorso luglio - spiegano dal sindacato di base - l'azienda ha richiesto quasi 51milioni e 300mila euro per coprire la cig nello stabilimento di Pomigliano e del reparto di Nola: una richiesta per triplicare, il prossimo anno, la cassa integrazione a Pomigliano, ma in assenza di un reale piano industriale. Nell'accordo si chiarisce che l'unico modello certo che si produrrà a Pomigliano per i prossimi 4 anni, è la Panda, e che nonostante l'azienda annunci un complesso programma di riorganizzazione aziendale, si rimanda ad un piano industriale che 'sarà successivamente dettagliato'. Ci chiediamo come si possa attuare una riorganizzazione senza conoscere i modelli da produrre. Inoltre, l'attività logistica di Nola, in allarmante odore di ridimensionamento, sarà 'predisposta verso Pomigliano' in attesa dei futuri sviluppi di inesistenti piani industriali".(ANSA).

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Pubblicato: Martedì, 11 Settembre 2018 11:50

Fca Pomigliano/Nola: piani industriali fantasma e piattaforme contrattuali di analogo tenore
L’AZIENDA BUSSA A QUATTRINI A DI MAIO PER TRIPLICARE LA CASSA INTEGRAZIONE: OK DEL MINISTRO AI 51MILIONI298MILA516 EURO RICHIESTI DA FCA PER L’ENNESIMO “PIANO-FANTASMA”
SLAI COBAS PREANNUNCIA IMPUGNATIVA DELL’ACCORDO DEL 19 LUGLIO 2018  E LA “MESSA IN MORA” DEL MINISTRO (CHE AVALLA LA CIGS IN LATENZA DI PIANI INDUSTRIALI) PER EVENTUALI FINI RISARCITORI AI LAVORATORI
INTANTO STAMANE “BOTTA E RISPOSTA” TRA FIOM (CHE HA INDETTO ASSEMBLEE IN FABBRICA A POMIGLIANO E NOLA) E SLAI COBAS CHE HA DIFFUSO AI LAVORATORI, AL CAMBIO TURNO, COMUNICAZIONI SINDACALI IN MIGLIAIA DI COPIE NELLE FABBRICHE DEI COMPRENSORI INDUSTRIALI DI POMIGLIANO D’ARCO, NOLA E PASCAROLA (CE)

 ARMI DI DISTRAZIONE DI  MASSA: FINGERE DI CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE

 Così come in auge per i nuovi  governi di destra populista, così qualche sindacato (che pur essendo tra i “firmatutto” fa finta di non esserlo) convoca le assemblee di fabbrica a Pomigliano e Nola nel tentativo di “dirottare” le attenzioni dei lavoratori sul prossimo contratto nazionale fantasma elaborato “in solitaria” dalla Fiom rivendicando (ma solo per finta) qualche ‘spicciolo contrattuale in più” nel tentativo di  far dimenticare la vera e propria “fortuna economica” sottratta invece ai lavoratori con un quindicennio di cassa integrazione guadagni senza soluzione di continuità e conseguente ad una moltitudine di  falsi piani industriali! E’ questo lo scandalo: altro che… nuovo contratto nazionale !
Il tutto per distogliere i lavoratori dallo scandaloso accordo di proroga all’infinito della cassa integrazione per gli stabilimenti FCA di Pomigliano e Nola sottoscritto con FCA lo scorso 19 luglio dai  sindacati- firmatutto (compreso come al solito la Fiom), Regione Campania ed il  Ministero del Lavoro del pentastellato Di Maio.

L’accordo (clicca e leggi accordo CIGS Pomigliano/Nola del 19 luglio 2018) stabilisce che:
 1. l’unico “nuovo modello certo” che si produrrà a Pomigliano nei prossimi 4 anni sarà... la Panda ! infatti, recita l’accordo al penultimo comma di pg 1… “Presso la sede di Pomigliano d’Arco, durante la fase di sviluppo del piano strategico di FCA 2018/2022, proseguiranno l’attività di produzione del modello Fiat Panda, nonché le attività collegate alla produzione stessa, accessorie, di staff e di stampaggio di lamierati per la realizazione del suddetto modello e di prodotti di altri stabilimenti del settore auto del Gruppo FCA”.
2. All’interno di un sempre più fumoso piano industriale (che come al solito sarà… “successivamente dettagliato”) FCA porrà in essere “un complesso programma di riorganizzazione aziendale”! Ma come si può mettere in atto una “riorganizzazione aziendale” in mancanza di piano industriale indicante quali modelli produrre ed in quale quantità?!?!   
3. Non a caso si prevede l’aumento delle ore di cigs per Pomigliano e Nola che nel 2019 saranno più che raddoppiate rispetto al 2018 (con le drammatiche conseguenze economiche sulle buste paga dei lavoratori (vedi punto 11 ultima pg dell’accordo)
4. L’attività logistica di Nola (in allarmante odore di ridimensionamento),  punto 4, pg 1,  sarà inoltre “predisposta verso Pomigliano” in attesa dei futuri sviluppi di inesistenti piani industriali… cui l’azienda predisporrebbe investimenti globali per un ammontare di “45miliardi di euro a livello mondo”, pg. 2 comma 2: cioè 10 miliardi all’anno riferiti ad “piano industriale fantasma” 2018/2022 di FCA, stavolta planetario!
5. Nuovi corsi di formazione-fantasma “in Accademy”, pg 2 penultimo comma (della serie: al ridicolo non c’è mai fine) per “intrattenere” nel frattempo i lavoratori che saranno collocati in cigs e che, in mancanza di piani industriali e nuovi modelli da produrre, non sapranno cosa “studiare”: nemmeno i cosiddetti “docenti” che terranno i corsi potranno, di conseguenza, “illuminare” i lavoratori stessi. 
Lo Slai cobas ha già impugnato in sede regionale la “devianza normativa” e la conseguente “illegittimità” di questo tipo di accordi (vedi retro), nonché la “inquietante inerzia e complicità” che ha suffragato e coperto un quindicennio falsi piani industriali mai realizzati. Con analoga impugnativa il sindacato si appresta a “mettere in mora” il ministro del lavoro. O qualcuno si aspettava veramente che il cosiddetto governo giallo-verde, al di là delle chiacchiere, potesse rappresentare per davvero un “cambiamento” a favore dei lavoratori e non dei padroni ?!

Slai cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 11 settembre 2018

 

 

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Pubblicato: Lunedì, 10 Settembre 2018 11:14

«Vuole cambiare sindacato: spostalo per controllarlo meglio»
Stradella, l'inchiesta sul caporalato nelle logistiche. Nelle intercettazioni la richiesta del rappresentante dei Si Cobas al big della coop. Cgil, Cisl e Uil insistono: «Si deve garantire il rispetto dei contratti e dei diritti»di A.A.

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Pubblicato: Lunedì, 06 Agosto 2018 15:10

Come lavoratori, lavoratrici e militanti sindacali esprimiamo piena solidarietà al Presidente Maduro, ai feriti ed al Popolo della Repubblica Bolivariana del Venezuela leggi

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ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE 4 NOVEMBRE 2017 POMIGLIANO  
 
 DOCUMENTO CONCLUSIVO ASSEMBLEA 4 NOVEMBRE 2017 POMIGLIANO

 

VIDEO: ASSEMBLEA DEL 4 NOVEMBRE A POMIGLIANO

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