Comunicato stampa
25 aprile a Pomigliano d’Arco:
OPERAI ITALIANI ED IMMIGRATI IN ASSEMBLEA SINDACALE
HANNO AFFOLLATO LA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Quarant'anni di pseudo sinistra in Italia hanno consentito il dominio del capitale sul lavoro dipendente per sostituire il ‘conflitto di classe’ col più agevole rapporto ‘elemosieri-elemosinati’ tra istituzioni e lavoratori.
Quelle stesse pseudo sinistre che nel 1977 appoggiarono la ‘strategia dell’EUR’ della CGIL per trasformare i diritti dei lavoratori in ‘variabile dipendente dalle superiori necessità dell’impresa’ continuarono ad appoggiare, nel 1997, il governo di Prodi-Bertinotti sdoganando il capitalismo come ‘ineluttabile motore di sviluppo’, ma da ‘correggere’ col ‘nuovo mondo possibile’ postulato dall’ideoleogia prodiana e no-global e dalle collegate ‘sinistre’ politiche, sindacali e sociali.
Le stesse che consentirono il ‘pacchetto Treu’ e il lavoro in affitto che poi col ‘jobs act’ di Renzi e il ‘decreto dignità’ di Di Maio hanno portato alla libertà di licenziamento per generici ‘motivi economici’ eliminando l’obbligo di ‘giusta causa’ previsto dallo Statuto dei Lavoratori in caso di licenziamento.
Le stesse che nel 1995 consegnarono la rappresentanza sindacale nelle mani del padronato e delle sue ‘servitù sindacali’ firmatarie dei contratti: un essenziale supporto giuridico su cui si fondò il modello delle relazioni sindacali autoritarie di Marchionne.
Le stesse che oggi cercano di far passare inosservato il disegno di ‘legge delega sul lavoro’ deliberato lo scorso 28 febbraio dal consiglio dei ministri. Un Ddl che prefigura ‘la più grande deregolamentazione del diritto del lavoro della storia repubblicana in Italia’ sulla falsariga della recentissima ‘legge della schiavitù’ ungherese di Orban che prevede quella stessa ‘disintermediazione sindacale’ a favore del rapporto diretto tra azienda e singolo lavoratore contenuta nel piano lavoro del 5 stelle. Piano incorporato nell’ultimo contratto nazionale del gruppo FCA con la formalizzazione dello ‘smart working’ con il lavoro a casa tramite computer e, dulcis in fundo, l’applicazione ‘coatta e per contratto’dell’esoscheletro sugli operai.
Vero è che il duo Di Maio/Salvini si conferma sempre di più per ciò che è: un governo populista di estrema destra, con buona pace delle varie ‘sinistre no-global’ che ieri volevano spostare il capitalismo dalla parte del lavoro dipendente ed oggi vorrebbero spostare a sinistra i nuovi populismi di destra e la collegata ‘antipolitica’ .
Oggi e a questo punto, come lavoratori sottoposti a moderna schiavitù economica sappiamo di dover contare non sulle urne ma sulle nostre forze ! E se l’intero quadro politico-elettorale vuole riportarci a quei modelli politici ed economico-sociali già spazzati via nel 1945 dalla Resistenza, oggi più che mai, come operai, con questo 25 aprile ed in questa assemblea stiamo riorganizzando la nuova Resistenza con l’unità di lavoratori italiani ed immigrati: ed i risultati già si vedono!
Relazione introduttiva Mara Malavenda esecutivo nazionale Slai cobas Intervenuti:
Matteo Artista operaio - Aprea Luigi Slai cobas FCA Pomigliano - Paolo Dorigo coordinatore nazionale SlaiProlCobas - Sani Bhuyaen SlaiProlCobas Monfalcone - Marius Marin autista Fao Cobas Emilia Romagna - Giordano Spoltore Slai cobas Sevel (CH) - Gianluca Bego SlaiProlCobas ENI Marghera - Vittorio Granillo esecutivo nazionale Slai cobas.
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