Ricordiamo cosa diceva l'unico comunicato informativo che le OO.SS. presenti al tavolo di trattativa hanno emesso in occasione della firma del rinnovo contrattuale? “60 euro di aumento al parametro medio 175 come una tantum a sanatoria del 2008 e per i primi quattro mesi del 2009 e succesiva trattativa da concludere entro il 15 giugno”. Ma dal 15 giugno, data iniziale degli incontri per definire tutte le questioni legate ad eventuali modifiche da apportare alla normativa, all'orario, all'impiego del personale ecc. ... non è più uscito alcun comunicato.
Ora il 22 luglio le aziende hanno esplicitamente le seguenti richieste:
- “La durata del Contratto, sia normativa che economica, deve essere di tre anni come previsto dall'accordo del 22 gennaio, con validità dal 2009”;
- “La contrattazione di secondo livello deve svilupparsi nell'ambito del Premio di risultato” (con tutte le conseguenze negative);
- “La rappresentatività va riconosciuta ai soli firmatari del Contratto ecc...;
- ASTRA e ANAV intendono: “riaffermare il graduale allineamento alla durata contrattuale delle 39 ore come media delle 17 settimane degli eventuali orari inferiori definiti a livello aziendale” (azzeramento l'accordo agente unico che prevede le 36 ore settimanali);
- “Previo avvio di un semplice confronto preventivo, deve essere realizzata la saturazione dell'orario di lavoro, individuando un limite minimo di prestazioni straordinarie esigibile da tutto il personale (addio soste, tempi tecnici e avvio allo straordinario obbligatorio);
- “Rivedere gli istituti della indennità di trasferta e diaria ridotta, concorso pasto per tutti gli addetti, agendo anche sul concetto di residenza di lavoro (via tutte le indennità e al diritto del monta e smonta nella stessa località);
- “Revisione della disciplina relativa all'istituto della malattia distinguendo, in particolare, la misura dei trattamenti economici per le malattie di breve periodo (da stabilirne la durata) dalle altre (quindi, influenze, raffreddori, dolori ecc... vedranno la riduzione dei trattamenti economici).
A questo punto riteniamo non sia più il caso di attendere che questi si mettano d'accordo, ma sia indispensabile, per la stessa sopravvivenza e dignità degli autoferrotranvieri, dare un immediato, forte ed inequivocabile segnale. Rammentiamo a tutti, compresi i neo assunti, che nel 2003, per ben tanto meno, gli autoferrotranvieri, per tre giorni, 20/21 e 22 dicembre, hanno incrociato le braccia in tutta Italia.
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