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SPECIALE 2. GRANDI MANIFESTAZIONI DI PIAZZA. CONTRO IL GOVERNO? GIAMMAI. CONTRO IL CONVITATO DI PIETRA ALLORA? MA…

Luca Alessandrini

Se ne sono viste delle belle, a parte naturalmente le varie manifestazioni di autonomi. Per alcune categorie era la prima volta che scendevano in piazza -, autonomi che si sa non vengono considerati da molti “lavoratori” come gli altri (è anche vero: non lavorano 36 ore alla settimana ma molte di più, lavorano molti giorni di più all’anno, se mancano le commesse non hanno la cassa integrazione e quant’altro, non hanno le ferie pagate, se si ammalano non prendono un soldo eccetera). Prima fra le belle i 200.000, almeno, in corteo a Roma per il lavoro, contro il precariato con l’adesione di tutta la sinistra dell'Unione con esponenti della maggioranza e persino diversi sottosegretari (al punto da far dire al Ministro Damiano che non è un berlusconiano: "Amarezza per la manifestazione"

Poi è stata la volta dell’Ugl. Qui, vista l’area politica di riferimento oltre che “le non-aree”, pane al pane e vino al vino: “in piazza contro il Governo”, come del resto è sempre stato negli anni da parte, appunto, da parte di chiunque scendeva in piazza.

In piazza il mondo dell’Università e della ricerca. Minaccia clamorosa dal Premio Nobel e senatore a vita Levi Montalcini di non votare la Finanziaria.

Infine i Cobas o, per l’esattezza, Cub, Usi-Ait, Confederazione Cobas, Unicobas, Sincobas, Slai-Cobas, Sult, Cnl, Al-Cobas. In TV ne va un rappresentante a tentare di far credere che la manifestazione non è contro il Governo ma viene smentito in pieno da altri interventi e soprattutto dal clima nei tre cortei.
Tenta Epifani una difesa di ufficio dopo la bufala alla presentazione della Finanziaria. Allora infatti disse subito che per la CGIL andava bene. Andava tanto bene che hanno fatto emendamenti a raffica persino gli stessi Ministri che l’avevano approvata in Consiglio e il Governo ha continuato a fare emendamenti su emendamenti. Epifani al giornalista che lo intervista, anche lui cercando la difesa di ufficio del Governo col sottolineare che ha aperto i cordoni della borsa per la ricerca, dice la coda più ovvia. Ma non dovevano pensarci prima e non ora? Vale per l’imposta di soggiorno. Il Vicepresidente del Consiglio Rutelli ha definito nei giorni scorsi saggia la decisione di cancellarla. Domanda elementare: ma perché non è stato così saggio in Consiglio dei Ministri da dirlo subito che essendo saggio non metterla era idiota metterla? E così per la soppressione delle Prefetture, per i valzer sul bollo-auto e su cento altre cose.

Parola d’ordine a sinistra: si va in piazza ma, sia chiaro, non contro il Governo ma per i problemi. Piccolo particolare: chi deve risolvere i problemi non è per caso il Governo?
Fino a poco tempo fa anche un modesto aumento di tariffe o di prezzi, magari anche al di sotto del tasso di inflazione, vedeva la sollevazione contro “le stangate” del Governo. Adesso guai a toccarlo. Se si protesta bisogna protestare contro il convitato di pietra. Non c’è e meno male che è così. Ma (non lo sanno però) il convitato di pietra......
Luca Alessandrini

www.gazzettadisondrio.it - 20 XI 06