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- Pubblicato: Mercoledì, 11 Aprile 2018 11:00
NOMINATION CONFAZIENDALI SEVEL
SLAI Cobas Coordinamento provinciale di Chieti 17-18-19 aprile 2018 leggi
NOMINATION CONFAZIENDALI SEVEL
SLAI Cobas Coordinamento provinciale di Chieti 17-18-19 aprile 2018 leggi
COMUNICATO STAMPA 04-04-2018
LOTTA PER LA CASA A MIRA – OGGI IMPORTANTE PRONUNCIAMENTO DEL TRIBUNALE DI VENEZIA ASSOLTO PAOLO DORIGO DALLA ACCUSA DI INTERRUZIONE DI UFFICIO
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Comunicato - stampa
CCNL-PIRATA del settore Logistico, Trasporto Merci e Spedizioni / la Nemesi Operaia
ALL’ AMA CRAI DI MONTEBELLUNA (TV) SLAIPROLCOBAS SCAVALCA IL CONTRATTO-PIRATA DEI CONFEDERALI E FIRMA CON L’AZIENDA L’ACCORDO DI TUTELA OCCUPAZIONALE, NORMATIVA ED ECONOMICA DEI LAVORATORI
Con la rappresentanza in azienda di ben il 90% degli addetti, dopo una lunga vertenza durata un anno, il sindacato SlaiprolCobas (federato Slai Cobas), congiuntamente con le RSA, ha sottoscritto lo scorso 27 marzo con l’Ama Crai di Montebelluna un positivo accordo per i lavoratori già occupati nella cooperativa UNIQA e addetti ai magazzini del centro di distribuzione CRAI di Montebelluna. I lavoratori hanno ottenuto, oltre alla importante continuità del rapporto di lavoro con la PAKLOAD, la nuova azienda affidataria dell’appalto, anche condizioni contrattuali sensibilmente migliorative nonché il riconoscimento economico in relazione al periodo pregresso.
Con quest’accordo si è inoltre “mandato a gambe all’aria” la pretesa attribuzione normativa di rappresentanza sindacale esclusiva da parte di Cgil-Filt, Cisl-Fit e Uil Trasporti che, con l’ultimo CCNL (siglato lo scorso 3 dicembre 2017) avevano stabilito, per tutte le aziende del settore, l’artificiosa ed illegittima esclusione dalla contrattazione e dall’attività dei sindacati non firmatari di contratto anche se nazionali.
“A fronte dell’appiattimento dei sindacati confederali (per cecità e/o collusione politica) su progetti economici ed organizzativi che non possono essere in alcun modo favorevoli ai lavoratori”, dichiara lo Slai cobas… “accordi come quello firmato lo scorso 27 marzo dallo SlaiProlCobas rappresentano non solo un valore di grande tutela sindacale per i lavoratori interessati ma un forte presidio di tutela delle libertà democratiche all’interno dei luoghi di lavoro e quindi di quelle dell’intera società civile che ai valori dei lavoratori fa riferimento”. scarica il comunicato
Slai cobas - Pomigliano d’Arco, 30 marzo 2018
Comunicato stampa
FCA Pomigliano / pseudoscioperi paradossali del nuovo millennio
PICCHETTI, BLOCCHI STRADALI E MANIFESTANTI ALL’ESTERNO
E… TUTTI AL LAVORO ALL’INTERNO DELLA FABBRICA
L’impietoso dato della FCA di Pomigliano scelta quale “fulcro” della odierna “mobilitazione operaia delle fabbriche del Gruppo” (tra cui Melfi, Termoli, Cassino, Mirafiori, Gruglisco, Chieti ecc.) è indicativo della secca bocciatura dei lavoratori del cosiddetto “pseudosciopero nazionale dell’industria dell’auto in Italia”. Un dato indicativo del fatto che gli operai non sono disponibili a lasciarsi irretire dalle moderne pratiche in auge nel “virtuale mondo parallelo della rete” tendenti (come per la politica) a sostituire la democrazia e la rappresentanza reale con quella delle “faccine” e dei “mi piace” sul web.
Considerato che la FCA di Pomigliano è la “fabbrica simbolo” del modello-Marchionne, l’emblema della moderna “lotta di classe alla rovescia” per il dominio del capitale sul lavoro, la riduzione in “sceneggiata a mero uso mediatico” della lotta operaia per miopi obiettivi di “auto-propaganda” non aiuta gli operai ma solo quella parte di sistema mediatico e politico istituzionale compiacente, nonché il padronato, a trasformare in farsa l’<immagine operaia> e le tragiche condizioni di lavoro e di precarietà che dalle fabbriche Fiat si diffondono all’intera società.
Né la partecipazione al “presidio” ai cancelli di sparuti e singoli operai “imbandierati” coi vessilli dei “cobas-fantasma” della FCA (rispetto ai 34.000 addetti delle fabbriche di FCA Italia), potrà dare frettolosi ed improbabili contenuti a qualcosa che si voleva rappresentare come “sciopero di riorganizzazione operaia” e che semplicemente non lo è!
La dimostrata estraneità degli operai di Pomigliano sia allo pseudosciopero di stamane che alle sirene elettorali pentastellate dello scorso 4 marzo non è da sottovalutare perché è “qualcosa di importante”! Questo perché qualsiasi “realistica e necessaria” riorganizzazione dei lavoratori (a Pomigliano e nel resto delle fabbriche FCA) non può essere costruita con ininfluenti scorciatoie e “forzature mediatiche esterne di qualche cobas-fantasma”, ma con i lavoratori del Gruppo FCA a partire da Pomigliano e non senza di loro! Anche di questo si discuterà nel tradizionale appuntamento operaio che si terrà a Pomigliano d’Arco il prossimo 1° maggio.
Slai cobas FCA Pomigliano/Nola -
www.slaicobas.it Pomigliano d’Arco, 23 marzo 2018
NELLE ELEZIONI RSU 17-18-19- aprile 2018
VOTA I CANDITATI DELLO SLAI COBAS !!
Comunicato stampa
Pomigliano d’Arco: le operaie mandano in ‘tilt cerebrale’ (e mettono in ‘retromarcia’) il modello-Marchionne mentre il giudice del lavoro rinvia a nuova udienza la causa per repressione di genere ed antisindacale di Antonietta e Carmela
L’ AUTOSBANDATA DELL’8 MARZO
8 marzo “versus FCA Italy”... e così è stato! L’iniziativa ‘a tutto campo’ delle operaie del Comitato Mogli Operai di Pomigliano in occasione della ricorrenza della giornata internazionale delle donne ha colpito nel segno determinando una “due giorni di totale sbandamento” nell’industria dell’auto guidata da Marchionne.
Dal repentino ritiro in “zona cesarini” (guarda caso il 7 marzo, il giorno prima della causa in Tribunale e dell’assemblea di Pomigliano) del provvedimento punitivo di variazione dei turni di Antonietta e Carmela, all’offerta del ‘cadeau dell’8 marzo’ (un vasetto di primule rosa) da parte dei responsabili aziendali ad Antonietta e Carmela al rientro in fabbrica dopo l’assemblea, e dalle due operaie prontamente rifiutato, alla debolissima memoria difensiva presentata dall’azienda al giudice del lavoro è stato un susseguirsi di “capriole e salti mortali” della FCA nel disperato tentativo di giustificarsi! “A questo punto, dopo ormai un anno dai fatti”… dichiara Mara Malavenda … “contiamo non solo sulla dimostrata capacità di contrasto del modello-Marchionne da parte delle donne di ‘genere operaio’, ma anche sulle prevedibili e prossime gaffe aziendali”!
In preparazione e prossima diffusione il materiale divulgativo dei lavori dell’importante assemblea operaia dell’8 marzo di Pomigliano.
Comitato Mogli Operai Pomigliano - Pomigliano d’Arco, 8 marzo 2018
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Comunicato stampa
8 marzo versus FCA Italy: duplice iniziativa delle ‘donne di genere operaio’:
A POMIGLIANO LE DONNE IN ASSEMBLEA OPERAIA
(ore 11.00, via Masseria Crispo, 16)
AL TRIBUNALE DI NOLA, IN CONTEMPORANEA, AL VIA L’UDIENZA PER LA NUOVA CAUSA IN CORSO CONTRO LA FIAT DENUNCIATA DAL SINDACATO PER REPRESSIONE DI GENERE ED ANTISINDACALE
Quale data più calzante, se non quella della mattinata di quest’8 marzo, per l’avvio della discussione (Tribunale di Nola, giudice Salvatore Federica) della causa contro la FCA di Marchionne denunciata dal sindacato Slai cobas per repressione di genere ed antisindacale nei confronti di due operaie del reparto-confino WCL distaccato a Nola della Fiat/FCA di Pomigliano?
I fatti risalgono all’8 marzo dello scorso anno quando, in occasione della giornata internazionale delle donne, Antonietta e Carmela entrambe operaie della FCA denunciarono con forza e pubblicamente in assemblea il modello-Marchionne “prefigurante il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori, nonché di quelli sociali, civili e costituzionali”.
Nella causa precedente il giudice del lavoro aveva da un lato rigettato la richiesta della FCA di escludere lo Slai cobas dai poteri e dalle attribuzioni di legge di ‘sindacato nazionalmente rappresentativo’ (confermandone la ‘nazionalità’), ma dall’altro aveva contestualmente rigettato la richiesta del sindacato di condannare l’azienda per ‘comportamento antisindacale e discriminazione di genere’ in seguito alla repentina variazione di turno di Antonietta e Carmela in seguito alla partecipazione delle stesse alle iniziative dell’8 marzo 2017. L’opposizione alla sentenza su ricorso presentato dall’avv. Arcangelo Fele dell’ufficio legale di Slai cobas con la reitera di richiesta di condanna della FCA sarà discussa nella mattinata dell’8 marzo 2018. Intanto dai rilievi Slai cobas che saranno depositati domani in Tribunale si verifica che: “su una forza lavoro di 279 addetti alla FCA Italy - sede di Nola, le addette sono appena 23 (praticamente l’8%) e solo le 2 operaie sono state colpite dall’evidente provvedimento ritorsivo aziendale”. Inoltre, nella debole memoria difensiva presentata l’azienda non menziona più la “temporaneità della variazione di turno” all’epoca addotta a sua difesa a giustificazione del “carattere non lesivo” nella condotta assunta nei confronti delle due operaie invece oggi ancora sottoposte alla contestata variazione dei turni di lavoro”. “Alle luce di questi fatti incontrovertibili”… dichiara Mara Malavenda per il Comitato Mogli Operai Pomigliano e per l’organizzazione sindacale Slai cobas, …” domani dal giudice, ne siamo ormai certi, la FCA dovrà fare i salti mortali nel tentativo di giustificarsi per non perdere la causa”!
Slai cobas invita i lavoratori e le lavoratrici a partecipare all’importante ASSEMBLEA OPERAIA DELL’8 MARZO A POMIGLIANO indetta dal Comitato Mogli Operai di Pomigliano.
Slai Cobas – coordinamento Provinciale di Napoli – Pomigliano d’Arco, 7 marzo 2017
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comunicato stampa
Operaie preparano l’assemblea dell’8 marzo a Pomigliano d’Arco
(ore 11.00 - via Masseria Crispo, 16)
“POMIGLIANO FESTEGGIA? COME DONNE DEL MOVIMENTO OPERAIO NON ABBIAMO NIENTE DA FESTEGGIARE, CI DISSOCIAMO DAI VECCHI E DAI NUOVI POPULISMI, E RILANCIAMO !”
Quando tutti i partiti o pretesi ‘movimenti’ trasformano le elezioni in una inquietante arma di distrazione di massa per disputarsi, strumentalmente, il voto del ‘malessere sociale’ da loro stessi alimentato negli anni;
quando, grazie a “loro”, come donne ed operaie siamo costrette a subire, anno dopo anno, un insopportabile regime sempre più duro di “triplo sfruttamento”: quello dell’organizzazione del lavoro in fabbrica, della maternità e del lavoro domestico, e di cura e supplenza di servizi sociali ormai privatizzati;
quando le multinazionali (in Italia la FCA e non solo) esercitano una diretta e forte influenza da “Governo extraparlamentare” sui governi dei singoli Stati e sulle istituzioni globali, inducendo frammentazione contrattuale, razzismo e contrapposizione sociale, generazionale e di genere, con la mercificazione dei diritti dei lavoratori e conseguenze ancora più devastanti sulla condizione delle donne, italiane ed immigrate, costrette a pagare giorno dopo giorno prezzi sempre più alti nella moderna società capitalistica;
quando con meccaniche cadenze annuali si dichiarano asfittici “scioperi generali dell’8 marzo” postulando una impossibile ‘conquista in solitaria’ dei diritti civili per le donne decontestualizzando la ‘differenza di genere’ dalla ‘differenza di classe’ allora possiamo ben dire che oggi, fecondato dal populismo politico elettorale (mirante ai ‘governicchi’ funzionali) e dal collegato populismo sindacale di facciata, sta nascendo un nuovo… ‘populismo di genere’ : E DA CIO’ CI DISSOCIAMO !
Intanto quest’8 marzo si tiene al Tribunale di Nola la causa contro la FCA Italy di Pomigliano, denunciata dallo Slai cobas (su richiesta del Comitato Mogli Operai) per comportamento antisindacale e ‘repressione di genere’, e a tutela della libertà delle donne nei luoghi di lavoro, dell’8 marzo, e di Antonietta e Carmela: le due operaie del reparto-confino WCL di Nola separate ‘per punizione ed ormai da un anno’ dai colleghi automuniti che consentivano loro di raggiungere il luogo di lavoro. Ciò in conseguenza della partecipazione delle due operaie ad un’assemblea pubblica svolta a Pomigliano in occasione della ricorrenza delle giornata internazionale delle donne dello scorso anno: le implicazioni culturali, politiche, sociali e di genere sono evidenti come è evidente che “la differenza di genere non può sostituire la fondamentale Differenza di Classe né la necessaria mobilitazione operaia di uomini e donne”.
Comitato Mogli Operai Pomigliano - Pomigliano d’Arco, 6 marzo 2018
Contratto Nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni
NON SOLO SCIOPERI CONTRO IL <CONTRATTO PIRATA> DEI CONFEDERALI
LA FEDERAZIONE AUTISTI OPERAI HA PRESENTATO ALLA PROCURA DI ROMA
L’OPPOSIZIONE ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE DELL’ESPOSTO- DENUNCIA leggi tutto
SULLO “SCIOPERO NAZIONALE DELLA LOGISTICA” DEL 23 FEBBRAIO 2018: UNO SCIOPERO PER MASCHERARE I RAPPORTI CON LE ORGANIZZAZIONI DATORIALI SENZA L’UNITA’ DEI LAVORATORI E SCAVALCANDO I PRINCIPI DEL SINDACALISMO DI BASE E DI CLASSE OPERAIA leggi tutto
Elezioni politiche e controllo sociale: “questi o quelli per noi pari sono” !
SABATO 24 FEBBRAIO A POMIGLIANO
ORE 10.30 - SEDE SLAI COBAS
Per dare seguito all’Assemblea Operaia Nazionale di Pomigliano del 4/11/2017
Come lavoratori e lavoratrici siamo pienamente consapevoli di stare attraversando un difficile periodo che ci vede in grande difficoltà nella difesa di quelle importanti conquiste sociali realizzate negli anni precedenti e che sembravano divenute realtà nel nostro paese.
Una fase di prolungato attacco in cui i simulacri della democrazia borghese sono stati abbandonati dal grande capitale multinazionale che ha gettato la maschera assumendo il governo diretto di quelli che, ormai solo sulla carta, sono gli Stati nazionali.
NORMALIZZARE IL CONFLITTO SOCIALE, RIPRISTINARE L’UNITA’ DI COMANDO: <LA GOVERNABILITA’> !!
È su questi contenuti che, trasversalmente, con finte contrapposizioni funzionali di facciata, e senza eccezione alcuna, si adoperano l’insieme dei partiti e dei cosiddetti ‘movimenti’ dell’ intero arco politico-elettorale ai vari livelli, dal parlamento ai consigli regionali, provinciali e comunali. Il compito a loro assegnato dal potere economico consiste nel riunificare, assorbire, controllare e rendere compatibili le contraddizioni ed il conflitto sociale che si sviluppano sotto l’incalzare strutturale di una crisi economica di lunga durata e senza soluzione di continuità.
In questo favorevole contesto il padronato pubblico e privato si muove con azioni coordinate per tenere e consolidare i propri spazi di potere essenziale. Ed è proprio nelle fabbriche, dove questi spazi erano stati messi in discussione negli anni precedenti, che il padronato agisce con maggiore energia e determinazione per:
METTERE ALL’ANGOLO LA CLASSE OPERAIA PER TRASFORMARLA IN <CLASSE SENZA COSCIENZA> E COSTRINGERLA A RENDERE AL PADRONE QUELLO CHE ERA RIUSCITA A CONQUISTARSI CON DURE LOTTE INTESE NON SOLO COME SEMPLICI MANIFESTAZIONI DI FORZA, MA ANCHE COME IDEALI SOCIALI, VALORI CULTURALI, SPERANZA A DETERMINAZIONE PER UNA VITA DIVERSA E MIGLIORE PREFIGURANTI L’EMBRIONE DI UN POTERE ALTERNATIVO A QUELLO DOMINANTE.
Elezioni funzionali al controllo sociale: non è certo per caso che tutte le liste presenti alle prossime elezioni politiche postulano il voto dei lavoratori come “unica e possibile ribellione sociale consentita”. Questi sono gli stessi che hanno già contribuito all’eliminazione della democrazia e delle libertà dai luoghi di lavoro e dai rapporti di produzione. Ed è per questo (e senza pretendere di rappresentare - da partito del non voto - il già forte fenomeno dell’astensionismo elettorale) che oggi, in questa fase, riteniamo che l’astensione dal voto rappresenta l’indispensabile ‘primo passo’ per la ricostruzione delle libertà sindacali e politiche a partire dai luoghi di lavoro.
Alla riunione nazionale di sabato 24 febbraio sono invitate le organizzazioni che si rivedono nei contenuti del documento conclusivo dell’Assemblea Operaia Nazionale di Pomigliano del 4 novembre 2017 che qui si invia in allegato. Fraterni saluti.
Slai cobas - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SlaiProlCobas - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
RITMI PSICHEDELICI DA “GRAN PRIX” IN SEVEL: DAL 10 FEBBRAIO SCIOPERI SLAI COBAS CONTRO I SABATO DI STRAORDINARIO leggi tutto
FCA POMIGLIANO E SINDACATI-FIRMATUTTO ‘INCAPPANO’ NELLE MAGLIE DEI CONTROLLI INPS: A RISCHIO LE BUSTE PAGA DEI LAVORATORI DEL REPARTO WCL DI NOLA GIA’ FALCIDIATE DA UN DECENNIO DI CASSA INTEGRAZIONE. ALTRO CHE… “RILANCIO DEL MERCATO DELL’AUTO IN ITALIA”... QUESTI NON SONO NEMMENO IN GRADO DI GARANTIRE LE BUSTE PAGA AI LAVORATORI !! SLAI COBAS PREANNUNCIA INIZIATIVE DI RIVALSA CONTRO FCA PER LA TUTELA DEL SALARIO DEI LAVORATORI DI NOLA IN CASO DI FORZATA RESTITUZIONE ECONOMICA Leggi tutto
MUOIONO TRE OPERAI, CON FERITI DI CUI UNO GRAVE, ALLA LAMINA DI MILANO !LA FAME DI PROFITTO UCCIDE E CONTINUERA’ AD UCCIDERE CHI LAVORA, BISOGNA RIBELLARSI ! SLAI COBAS MILANO
Il sindacato di base ha presentato un esposto alla Procura di Roma contro il rinnovo del contratto nazionale per "truffa aggravata" e proclama lo sciopero dei camionisti dal 21 al 23 gennaio 2018.
La lotta dei sindacati di base contro il rinnovo firmato a dicembre 2017 per il contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni passa anche dal Tribunale. L'iniziativa viene dalla Federazione Autisti Operai, una sigla dei conducenti di veicoli industriali federata allo Slai Cobas, che il 29 dicembre 2017 ha presentato alla Procura di Roma un esposto-denunciacontro i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il reato di truffa aggravata.
Nel testo, la Fao afferma che "le trattative 'nazionali' sono 'privatizzate' tra le associazioni datoriali e sindacali che si riconoscono reciprocamente, escludendo quindi molte significative realtà sindacali, di base e non". Oltre a protestare contro l'esclusione dalle trattative, il sindacato di base mette in dubbio la "effettiva nazionalità e rappresentatività delle organizzazioni confederali" nell'ambito della logistica.
La denuncia prosegue sostenendo che "i firmatari non sono affatto 'maggiormente rappresentativi", e non hanno alcun mandato di attuare e siglare norme di senso contrario ai loro interessi di lavoratori, inoltre il modus operando avuto da tali sindacati di non voler dare ampia spiegazione pubblica di quanto hanno poi firmato, configura una delle condizioni del reato di truffa".
Il 3 gennaio 2018, la Fao ha proclamato uno sciopero nazionale di tre giorni. Nel primo giorno, domenica 21 gennaio, si fermeranno gli autisti adibiti normalmente al lavoro domenicale e gli altri che hanno ordine di partenza precedente alle ore 24.00. Alle 00.00 di lunedì 22 gennaio inizierà lo sciopero degli altri conducenti, che durerà fino alle 24.00 di martedì 23 gennaio. Lo sciopero rientra nella vertenza del sindacato di base contro il rinnovo del CCNL che, secondo la Fao, "va contro gli interessi della categoria intera dei lavoratori dipendenti della filiera logistica, e fa delle concessioni che non sono assolutamente state oggetto di alcun mandato da parte dei lavoratori, per una contropartita economica assolutamente inferiore a quanto viene concesso".
© TrasportoEuropa - 16 Gennaio 2018
APPROFONDIMENTO
http://www.slaiprolcobas.eu/_
Sono invece una ‘cortina fumogena’, un vero e proprio <invito per gonzi> a quel… “Natale da Favola” (millantato dall’azienda a Pomigliano) in cui il malcapitato albero rischia di schiantarsi sotto l’insopportabile peso del disastro produttivo e sociale conseguenza degli inverosimili “piani-balla” sfornati a piene mani in questi anni da Marchionne.
Le cose, in FCA, non vanno meglio altrove: da Torino a Termoli, da Melfi a Cassino, come per Pomigliano, è un susseguirsi di ‘certezze negative’ che non lasciano spazio al benché minimo ottimismo.
Questo senza dimenticare l’improbabile sito WCL di Nola definito di “eccellenza” dalla Fiat ed in prossimo odore di terziarizzazione come già molti anni fa fu per lo ‘spezzatino’ delle UPA.Vero è che la Fiat, oggi FCA, non è più un’azienda italiana ed è inoltre soggetta a svuotamenti di capannoni e scorpori impiantistici e produttivi come quelli paventati per Magneti Marelli e Comau
E cosa dire dei politici, e dei sindacati-firmatutto, che ancora oggi richiedono a Marchionne di sfornare un ‘nuovo piano industriale’, uno qualsiasi, purchessia (come per la boutade dell’<auto-elettrica>), pur di ‘ripulirsi’ la faccia, o poter continuare (i politici) a sfilare nelle prossime passerelle elettorali?! Dopo gli “schiavi danzanti” sulle catene di montaggio di Melfi di qualche anno fa oggi vorrebbero indurre i lavoratori ad un nuovo <delirio di stupidità>: quello di un supposto “Natale da favola in casa Sull’albero di Natale della Fiat le palle… son solo balle !
A cent'anni dall'Ottobre Rosso:
la parola agli operai !
Assemblea Operaia Nazionale 4 novembre 2017 Pomigliano d'Arco (Napoli)
Documento conclusivo
Elezioni regionali in Sicilia analisi e riflessioni. Considerazioni sulle dichiarazioni dei vinti e dei vincitori e sulla qualità degli interventi apparsi sui media. Necessità di iniziative di massa per la riorganizzazione democratica in Italia ed in Europa.
Da Mattia Montanile
Care compagne e compagni riunire un' assemblea operaia è il modo più azzeccato di ricordare la Rivoluzione d'Ottobre.
Da Norberto Natali