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Accolto presso il Tribunale di Nola il ricorso presentato dai legali Slai Cobas in merito all’illegittima cassa integrazione, relativa a 23 lavoratori Fca Nola.

VERSO IL 25 APRILE PERCHE' QUANDO SI ABBASSA LA DEMOCRAZIA NELLE FABBRICHE SI ABBASSANO ANCHE I DIRITTI

VIDEO: RAI TG3 -  ASSEMBLEA PUBBLICA POMIGLIANO

COMUNICATO STAMPA
SENTENZA 
ARTICOLI STAMPA

NUOVO PRONUNCIAMENTO
DELLA CASSAZIONE
CONTRO
IL MODELLO-MARCHIONNE
COMUNICATO STAMPA
ARTICOLI STAMPA


ASSEMBLEA OPERAIA PUBBLICA A POMIGLIANO SU: FIAT DI MARCHIONNE E GOVERNO DI RENZI 18 OTTOBRE 2014 -RELAZIONE MALAVENDA

 

VIDEO: 1° MAGGIO,
DA POMIGLIANO ALL' EXPO 2015
INTERVENTO DI VITTORIO GRANILLO
ESECUTIVO SLAI COBAS

 

 

VIDEO: 1° MAGGIO, 
DA POMIGLIANO ALL' EXPO 2015
INTERVENTO PROF. CARLO
AMIRANTE COSTITUZIONALISTA

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
LUIGI APREA SLAI COBAS
ALFA POMIGLIANO

 

 

1° MAGGIO, DA POIMGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
AVV. GIUSEPPE MARZIALE
 
 

 

VIDEO: 1° MAGGIO, 
DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
ANTONIO MAZZELLA USB

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO 
RENATO SLAI COBAS ARESE

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2051 INTERVENTO
CARMELA SALMA SLAI COBAS ARESE

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
FRANCESCO SPECCHIO
PARTITO COMUNISTA

 

VIDEO: 1° MAGGIO, DA POMIGLIANO
ALL' EXPO 2015 INTERVENTO
AVV. BARTOLO SENATORE

 

VIDEO: Art.18 - MIRCO RIZZOGLIO avvocato dello SLAI Cobas

VIDE0: SALVO SCUDERI SLAI Cobas SICILIA - Assemblea 20 aprile 2012 ALFA ROMEO di ARESE

Email coordinamento provinciale di Napoli e Pomigliano
cobasslai@libero.it

 

VIDEO 1: FIAT Pomigliano Intervista a Mara Malavenda SLAI Cobas

SLAI Cobas Nazionale

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Pubblicato: Venerdì, 19 Maggio 2017 10:34

comunicato stampa

 FCA Pomigliano:  8 Marzo di genere operaio contro  modello-Marchionne”

 LA CAUSA  IL 20 GIUGNO DAL GIUDICE DEL LAVORO DEL TRIBUNALE DI NOLA
La vicenda è relativa allo sciopero di 3 ore dello scorso 8 marzo al reparto-confino WCL di Nola ed alla concomitante assemblea  del Comitato Mogli Operai in occasione della  giornata internazionale della donna dove le operaie FCA di Pomigliano e Nola denunciarono pubblicamente il modello-Marchionne “prefigurante il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori, nonché di quelli sociali, civili e costituzionali”: info www.comitatomoglioperai.it
Su ricorso degli avv.ti   Arcangelo Fele e Daniela Sodano del sindacato Slai cobas e con la procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, il Tribunale di Nola, Sezione Lavoro, giudice dott.ssa Francesca Fucci, ha fissato l’udienza per il prossimo 20 giugno.
I fatti: all’indomani dell’8 Marzo la FCA cambiò senza motivazione i turni di Antonietta e Carmela (entrambe operaie Fiat e da 8 anni trasferite a Nola, iscritte a Slai cobas ed attiviste del Comitato Mogli Operai), esponendole a seri problemi familiari nonché a quelli relativi allo spostamento casa-lavoro per l’inesistenza di servizi di trasporto pubblico e aziendali tra residenza e posto di lavoro. L’intento repressivo è evidenziato dal fatto che in questi anni l’azienda ha sempre adottato l’accoppiamento per lo stesso turno dei lavoratori automuniti con quelli sprovvisti e/o impediti all’utilizzo di propri mezzi di trasporto come nel caso di Antonietta e Carmela.  Il provvedimento viola inoltre lo stesso Contratto di Lavoro di FCA che testualmente recita: “E’ condivisa la volontà di riconoscere ampia attenzione ai problemi degli spostamenti casa-lavoro che hanno rilevanti effetti sull’equilibrio complessivo del benessere del lavoratore e sulla possibilità di conciliare esigenze e tempo di vita e di lavoro”.
Intanto si prepara la mobilitazione in occasione dell’udienza del prossimo 20 giugno: un contenzioso giudiziale senza precedenti giuridici e ad alto valore simbolico che vedrà “le donne operaie ed il loro 8 marzo” scontrarsi col “modello-Marchionne e la FCA di Pomigliano” denunciata per repressione di genere ed antisindacale”!
“Le forti implicazioni politiche, sociali e culturali, sono evidenti”… dichiarano le donne del Comitato Mogli Operai Pomigliano…  “come evidente è lo scontro tra chi oggi vorrebbe riportarci tutti, uomini e donne, indietro di 100 anni, sottoponendoci alla moderna schiavitù economica, e chi vuole riorganizzare a tutto campo le ragioni dei lavoratori e quelle sociali, e far ‘ricontare’ la classe operaia”. 

 Comitato Mogli Operai Pomigliano        

Pomigliano d’Arco, 19 maggio 2017

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Pubblicato: Martedì, 09 Maggio 2017 12:57

1° MAGGIO 2017: Assemblea Operaia a Pomigliano Relazione Mara Malavenda e Report Sintetico Interventi 

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Lunedì, 01 Maggio 2017 14:51

 

 

 

VIDEO Primo Maggio a Pomigliano, le operaie denunciano Fiat

Scioperarono l'8 marzo. Poi, la ripicca dell'azienda che cambiò loro i turni di lavoro

 

 Pomigliano

È stata un’affollata assemblea operaia, quella svoltasi stamattina a Pomigliano d'Arco, per “fare il punto” sui modelli Trump e Marchionne. Un Primo Maggio all'insegna della lotta e della denuncia. Così hanno inteso festeggiare i tanti lavoratori e le tante lavoratrici dello stabilimento campano della Fiat, aderenti allo Slai Cobas. In prima linea, la sindacalista ed ex deputata del Partito Comunista, Mara Malavenda.

"Trump e Marchionne stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli stati”, ha sostenuto la Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva. “Per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e costituzionali - ha poi aggiunto la sindacalista dello Slai Cobas - E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia. Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei lavoratori”.

 Il riferimento della Malavenda è alla vicenda delle due operaie Fiat che hanno denunciato l'azienda automobilistica per repressione di genere e condotta antisindacale. Scioperarono l'8 marzo scorso, denunciarono la scarsa tutela dei propri diritti agli organi di stampa. Qualche giorno dopo, Fiat cambiò i loro turni di lavoro, costringendole a difficili percorsi serali per raggiungere il luogo di lavoro. Di qui la decisione di denunciare l'azienda automobilistica per repressione di genere e condotta sindacale. La denuncia, con ricorso alla procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori ed azionabile dai soli sindacati, è stata presentata alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola, dagli avvocati Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio legale del sindacato Slai cobas

Tornando a stamattina, l’assemblea Slai Cobas ha deciso all’unanimità le prossime iniziative: una mobilitazione in occasione della discussione in tribunale della denuncia contro la fiat di pomigliano per repressione di genere ed antisindacale; una assemblea operaia nazionale a pomigliano in occasione del centenario della rivoluzione socialista d’ottobre.

 

 

Comunicato stampa
Assemblea 1° maggio a Pomigliano:
ALTRO CHE ‘ANTIPOLITICA’ E POPULISMO:
AGLI OPERAI  SERVE UNA PROPRIA POLITICA, QUELLA DI CLASSE!
È stata un’affollata assemblea operaia quella svoltasi stamattina a Pomigliano per “fare il punto” sui modelli di Trump e Marchionne.
 “Questi stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli Stati”… ha sostenuto Mara Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva… “per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e Costituzionali. E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia”! Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei  lavoratori”.    
Per questo, oggi più che mai, si rende necessaria la <ricostruzione> della nostra storia sociale, culturale e politica perché, quando si perdono le proprie radici ci si preclude il futuro e finanche la speranza e la determinazione per una vita diversa e migliore.
E la nostra storia, quella del Movimento Operaio, è una Storia sicuramente incompatibile ed estranea alla natura ed ai contenuti del costituendo nuovo ordine capitalistico mondiale.
L’assemblea ha deciso all’unanimità le prossime iniziative:
UNA MOBILITAZIONE  IN OCCASIONE DELLA DISCUSSIONE IN TRIBUNALE DELLA DENUNCIA CONTRO LA FIAT DI POMIGLIANO PER REPRESSIONE DI GENERE ED ANTISINDACALE
UNA ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE A POMIGLIANO IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA D’OTTOBRE
I partecipanti all’assemblea operaia del 1° maggio a Pomigliano     scarica il comunicato 
Pomigliano d’Arco, 1 maggio 2017

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Giovedì, 27 Aprile 2017 13:38

 Comunicato stampa

Fiat FCA Pomigliano: l’8 marzo finisce in tribunale

 DENUNCIATA L’AZIENDA PER REPRESSIONE DI GENERE

ED ANTISINDACALE NEI CONFRONTI DI DUE OPERAIE

La denuncia, con ricorso alla procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori ed azionabile dai soli sindacati, è stata presentata stamattina, alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola, dagli avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio legale del sindacato Slai cobas.
La vicenda è relativa alle tre ore di sciopero indette lo scorso 8 marzo dallo Slai cobas al reparto-confino WCL distaccato a Nola dalla FCA di Pomigliano d’Arco ed alla partecipazione delle operaie all’assemblea pubblica contestualmente organizzata dal Comitato Mogli Operai a Pomigliano in occasione della ricorrenza internazionale della donna.
È evidente che i contenuti dell’ iniziativa dello scorso 8 marzo hanno “intensamente turbato” la Fiat/FCA di Pomigliano per la diffusione di un inequivocabile messaggio pubblico diramato dalle operaie tramite una  vignetta autoprodotta e diffusa sul territorio in migliaia di copie con manifesti, locandine e volantini: un deciso ‘calcione’ a Trump e Marchionne perché quando si abbassa la democrazia nei luoghi di lavoro si abbassano anche i diritti sociali e quelli civili! (info su www.comitatomoglioperai.it )
Infatti, dopo appena 5 giorni dall’8 marzo, il lunedì successivo,  i responsabili aziendali del WCL di Nola modificavano inopinatamente e con evidente intento repressivo il calendario lavorativo di Antonietta Abbate e Carmela Castiello (entrambe operaie Fiat/FCA con 27 anni di anzianità, iscritte a Slai cobas ed aderenti al Comitato Mogli Operai di Pomigliano) esponendole a seri problemi relativi allo spostamento casa-lavoro e familiari in conseguenza della inesistenza di qualsiasi servizio di trasporto pubblico o aziendale  servente l’unità produttiva di Nola e quindi tra la residenza delle lavoratrici ed il posto di lavoro.
Ancora più grave risulta il provvedimento aziendale nei confronti di Antonietta e Carmela in quanto  in questi anni l’azienda ha sempre adottato l’<accoppiamento per lo stesso turno> di lavoratori automuniti con quelli sprovvisti e/o impediti all’utilizzo di un proprio mezzo di trasporto. Ciò è evidenziato anche dallo stesso Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di FCA/CNHI che, all’art. 23, “Trasporti e Mobilità”, testualmente recita: “E’ condivisa la volontà di riconoscere ampia attenzione ai problemi degli spostamenti casa-lavoro che hanno rilevanti effetti sull’equilibrio complessivo del benessere del lavoratore e sulla possibilità di conciliare esigenze e tempo di vita e di lavoro”  !
Il ricorso, presentato stamattina al giudice del lavoro, sarà illustrato dall’avv. Arcangelo Fele nella prossima Assemblea Operaia del 1° maggio a Pomigliano (Sala Convegni, Bar Vesuvio, h 10.30): una iniziativa pubblica dei lavoratori tesa inoltre all’avvio della ‘difficile ricostruzione a tutto campo’ di adeguate rappresentanze del movimento operaio (volutamente posto oggi da più parti ai ‘bordi del nulla’) e dei lavoratori in generale, in uno con la necessità di cominciare a rompere le logiche di divisione contrattuale, sociale e razziale indotte dalla consociazione politica e sindacale e dalle strumentalizzazioni propagandistiche ad uso elettorale delle cosiddette formazioni populiste e dell’antipolitica.

 Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 27 aprile 2017

leggi comunicazione fatta a FCA

leggi articolo il roma

leggi articolo la provincia online

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Pubblicato: Venerdì, 21 Aprile 2017 12:29

Comunicato stampa

FCA POMIGLIANO D’ARCO CONTRO LO SCIOPERO DELL’8 MARZO  REPRESSIONE DI GENERE ED ANTISINDACALE:
NEL MIRINO LE OPERAIE FCA DEL REPARTO-CONFINO DI NOLA

 

 

 

 

 

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Pubblicato: Giovedì, 01 Dicembre 2016 15:09

 

Comunicato stampa

 ENNESIMA CONDANNA CONTRO VODAFONE-OMNITEL: LA CORTE DI APPELLO DI NAPOLI ORDINA IL REINTEGRO IN AZIENDA DI ALTRI 11 ADDETTI AI COLL CENTER  TERZIARIZZATI
In accoglimento del ricorso presentato dall’avv. Arcangelo Fele dell’ufficio legale dello Slai cobas e con dispositivo di sentenza emesso ieri, la Corte di Appello di Napoli ha nuovamente dichiarato “l’inefficacia del contratto di cessione di ramo d’azienda intervenuto tra la Vodafone Italia spa e la società Comdata Care spa (già Comdata Care srl) e la sussistenza di rapporto di lavoro subordinato tra la Vodafone gli  appellanti  senza soluzione di continuità dalla data della cessione del ramo d’azienda” ed ordinato quindi a Vodafone di reintegrare al lavoro con mansioni equivalenti al livello di inquadramento rivestito prima del trasferimento dagli 11 ricorrenti, tra addette ed addetti, illegittimamente terziarizzati.
La sentenza apre inoltre la strada al diritto al risarcimento del danno economico (stimabile in circa 40.000 euro a testa) subito dai ricorrenti ingiustamente terziarizzati in conseguenza dell’accordo sottoscritto nel novembre 2007 Vodafone, Cgil, Cisl, Uil e Ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Va considerato che all’epoca il trasferimento illegittimo ha riguardato 914 lavoratori e lavoratrici addetti ai vari call center di Napoli, Roma, Padova, Ivrea e  Milano!
Quest’ultimo pronunciamento della magistratura segue e conferma le precedenti pronunce giudiziali favorevoli ai lavoratori di Vodafone ingiustamente esternalizzati in accoglimento dei ricorsi a tutela dei lavoratori presentati dall’avvocato dell’ufficio legale dello Slai cobas, tra cui: Corte di Cassazione del 25 febbraio 2016 - Corte di Appello di Napoli del 7 luglio 2015 - Corte di Appello di Napoli del 13 maggio 2014.
“Queste importanti sentenze ormai non solo stanno mettendo l’azienda nell’angolo dando un forte impulso al contenzioso giudiziale in atto nei vari tribunali d’Italia ed ormai divenuto una vera e propria <vertenza nazionale degli addetti ai coll center ex Vodafone>… dichiara l’avvocato dello Slai cobas… “con  ciò stiamo inoltre mettendo un importante freno all’uso strumentale delle esternalizzazioni per ridurre i diritti dei lavoratori e precostituire future espulsioni di manodopera… e questo, con i tempi che corrono, non è poco”!

 Slai cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 1 dicembre 2016

DISPOSITIVO SENTENZA

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Pubblicato: Venerdì, 18 Novembre 2016 15:15

SEVEL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI CHIETI


STRAORDINARIE COINCIDENZE

La gestione “a vista” dei turni straordinari continua a spremere i lavoratori già esausti dai tempi e metodi falsati dell’ergo-uas, coincidendo addirittura con eventi particolari quanto anomali!
Le maestranze del turno A hanno eguagliato il record di straordinario 2016 pari a 120 ore lo scorso 8 ottobre in netto anticipo rispetto ai colleghi dei restanti turni: turno B 80 ore al 3/9/16 e turno C 88 ore al 16/10/16.
Forse il turno A è più disponibile o gli altri turni sono sindacalmente più “protetti”?
Le recenti giornate di senza lavoro, coincidenti con quelle antecedenti la visita ufficiale del 17 novembre per l’assegnazione del riconoscimento WCM SILVER, contengono un’altra anomalia,un guasto non riparabile in 72 ore!
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!!!
Chi sarà l’artefice di tali straordinarie coincidenze e quanto ci guadagnerà?
Perché in SEVEL il WCM non rispetta l’equa distribuzione dello straordinario nè premia la partecipazione?

– Riconoscimento in paga base per il 35° anniversario Sevel di € 300,00 x 12 mensilità.

– Introduzione 4 turni da 6h/die per 5 gg/settimana.

– Nuove assunzioni e rotazione trimestrale dei trasfertisti.

Per i suindicati motivi proclamiamo

SCIOPERO DEL TURNO NOTTURNO FESTIVO STRAORDINARIO DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016
SLAI COBAS Coordinamento Provinciale di Chieti

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Pubblicato: Mercoledì, 02 Novembre 2016 14:14

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Sabato, 29 Ottobre 2016 16:01

“NO” ALLA CONTRORIFORMA DELLA COSTITUZIONE E DEI DIRITTI SINDACALI NEI LUOGHI DI LAVORO

Oggi l’attacco alle libertà sindacali ed alla democrazia nei luoghi di lavoro rappresenta non solo una “grave eversione costituzionale” ma innanzitutto una “grande questione politica e di classe” perché “solo se i lavoratori saranno più forti saranno più forti i diritti di tutti”: senza la mobilitazione dei lavoratori e la democrazia nei luoghi di lavoro la Costituzione sarà comunque destinata a rimanere un “sepolcro imbiancato”, e ciò indipendentemente dall’esito referendario!
Ma, proprio perché la controriforma costituzionale è figlia della concertazione sindacale e politica,  solo il “NO” operaio al referendum del 4 dicembre potrà “fare la differenza” !  

 PERCHÉ LA DEMOCRAZIA È “QUALCOSA CHE SI MANGIA”

Con continui furti di democrazia messi in atto in questi decenni con la concertazione sindacale e politica hanno smantellato le libertà sindacali, precarizzato e messo in fascia di povertà milioni di lavoratori (e quella parte della società sempre più emarginata che ai lavoratori fa riferimento) sottoponendo tutti e tutte alla “moderna schiavitù economica” !  
Questo lo sanno bene i “ladri di democrazia” dei sindacati confederali e qualche preteso sindacato di “base” che, rivendicando privilegi per sé (da “sindacato giallo”) in questi anni hanno consapevolmente “ingabbiato” l’insieme dei diritti dei lavoratori firmando col padronato accordi-capestro (come quelli del CCSL FCA,CNHI ed aziende collegate, o il Testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014) per impedire l’esercizio di fondamentali diritti Costituzionali quali le libere elezioni sindacali nei luoghi di lavoro e lo stesso diritto di sciopero.
Questi accordi non solo vanno contro la Costituzione ma stanno di fatto contribuendo allo smantellamento della stessa, ed al rafforzamento della inquietante deriva autoritaria dell’intero  sistema politico, istituzionale e sindacale in Italia!
Ed oggi siamo al paradosso dell’indizione di “sciopero generale contro Renzi e la controriforma costituzionale e per la tutela dei diritti dei lavoratori” (sic), per i prossimi 21 e 22 ottobre, proprio da parte di qualche organizzazione sindacale che, con la firma del testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014, ha contribuito a chiudere la Costituzione e la democrazia sindacale al di fuori di ogni posto di lavoro, sia pubblico che privato.
Dal “pacchetto Treu alla “legge Fornero”, dagli accordi Fiat di Pomigliano al Jobs act, al contratto nazionale del pubblico impiego alla privatizzazione dei servizi sociali alla controriforma costituzionale, stanno di fatto ridisegnando l’organizzazione sociale della produzione e dei servizi per la definitiva trasformazione della democrazia, dei diritti dei lavoratori e di quelli sociali in “appendici secondarie e variabili dipendenti del sistema economico”!
Il “NO” operaio, e dei lavoratori in generale, al prossimo referendum costituzionale, significando per la sua valenza oggettiva un  “voto di classe” potrà rappresentare  un primo ed importante passo del necessario percorso di “ricostruzione politica e sindacale del Movimento Operaio”.  

 SLAI COBAS - COORDINAMENTO NAZIONALE - ottobre 2016

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Pubblicato: Sabato, 29 Ottobre 2016 10:42

31 OTTOBRE - Sciopero  per diritto sindacale e rispetto CCNL e  contratti aziendali dignitosi e non schiavistici,  proclamato per FAVARO SERVIZI TV - http://www.mirarossa.org/FAO/20161010-FavaroServizi-proclamazione30102016.pdf  ITALTRANS BG http://www.mirarossa.org/FAO/FAO-proclamazione-31-10-2016-ItaltransSpa.pdf  - , GRUPPO FRANCHIN Ospedaletto E.PD http://www.mirarossa.org/FAO/FAO-PROCLAMAZIONE-31-10-2016-Franchin.pdf   - , GROPPO VE  http://mirarossa.org/FAO/FAO-proclamazione-31-10-2016-Groppo.pdf

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Pubblicato: Martedì, 11 Ottobre 2016 12:26

Comunicato stampa


Pizzo Calabro - imbarchi sulle navi venduti a 650 euro da sedicente sindacalista dello Slai cobas smascherato da “Mi Manda Rai 3”
PRESENTATA STAMATTINA DA SLAI COBAS NAZIONALE UNA DENUNCIA-QUERELA IN PROCURA CON LA RICHIESTA DI ACQUISIZIONE DEL VIDEO DELLA TRASMISSIONE “MI MANDA RAI TRE” E DI UNA DOVEROSA INDAGINE A TUTTO CAMPO
IL SINDACATO INOLTRE HA GIA’ PREANNUNCIATO LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEL NECESSARIO PROCEDIMENTO PENALE CHE DOVRA’ INSTAURARSI
Questo perché, dichiara Mara Malavenda firmataria della denuncia-querela presentata stamattina alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia in nome e per conto del Coordinamento Nazionale di Slai cobas… “Carmelo Furciniti non è altro che la punta dell’ <iceberg> dell’inquietante vicenda, atteso che lo stesso, pur incassando illecitamente la somma di 650 euro da ciascuno dei 60 malcapitati, effettivamente procurava loro un lavoro su una della tante navi disponibili. Quindi, e di conseguenza, alle “spalle” del Furciniti non può non sussistere una rete organizzata e/o singole persone dedite a favorire gli imbarchi sulle navi tra l’altro mediante l’uso illecito della sigla Slai cobas, nonché ulteriori e specifiche complicità, contatti ed “entrature” illecite nei relativi ed evidentemente collegati ambienti armatoriali”!

 Coordinamento Nazionale Slai cobas   Sede Legale  Pomigliano d’Arco, 11 ottobre 2016    VEDI QUERELA  

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Martedì, 04 Ottobre 2016 16:22

 

IL VIDEO DI "MI MANDA RAITRE" DEL 13 SETTEMBRE SUL SEDICENTE SINDACALISTA SLAI COBAS DI PIZZO CALABRO E' STATO PROIETTATO SU MAXISCHERMO ALL' INIZIO DELL' ASSEMBLEA

Comunicato stampa

 Costituzione: il “NO” al referendum e la questione operaia.

 “L’Assemblea operaia nazionale dello Slai cobas svoltasi nell’aula consiliare del comune di Pomigliano d’Arco il 17 settembre, può essere considerata un evento storico”

 Lo afferma il costituzionalista prof. Carlo Amirante con un suo contributo scritto   successivo alla sua partecipazione all’assemblea nazionale tenuta dallo Slai cobas lo scorso 17 settembre a Pomigliano:

 …“la partecipazione al dibattito e la qualità dei partecipanti e degli interventi dimostrano la diffusa coscienza che il Sì alla riforma di ben 57 articoli della Costituzione è il traguardo finale di una lunga serie di “controriforme” che ha investito progressivamente il mondo del lavoro e la qualità della vita dei settori più deboli della società. A partire dalla grande fabbrica - dove il modello Marchionne ha fatto scuola, influenzando anche le politiche di governo e una legislazione del lavoro sempre più autoritaria e repressiva”… e se… “le riforme istituzionali, e le politiche di austerità, altro non sono che la formalizzazione dei nuovi rapporti di forza tra capitale e lavoro e fra governanti e governati”...”le ragioni di un NO operaio  al referendum costituzionale”…”contrappongono un impegno politico che parta dal mondo del lavoro per coinvolgere nel NO al referendum tutti i settori della società che corrono il rischio di essere definitivamente emarginati”.

Da Slai cobas trentino:“La Sinistra sulla strada del corporativismo sociale, culturale ed istituzionale: riflessioni in continuità con l’assemblea nazionale organizzata dallo Slai cobas di Pomigliano il 17 settembre”. leggi documeto

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Lunedì, 19 Settembre 2016 12:56

Slai Cobas: Il "No" operaio alla riforma Renzi-Marchionne per riportare la Costituzione nelle mani dei lavoratori
Lo Slai Cobas nella sua assemblea, oggi, a Pomigliano d'Arco (Na) avverte: "Senza il "NO" operaio, difendere l'attuale Costituzione,ormai spogliata dei suoi principi, significa difendere un sepolcro imbiancato".

 

 

  

 

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Pubblicato: Sabato, 10 Settembre 2016 10:40

 Donne, operaie, italiane ed immigrate,  il 17 saremo a Pomigliano perché:
“BISOGNA UNIRE CIO’ CHE IL PADRONE DIVIDE E ROMPERE L’ISOLAMENTO DEI LAVORATORI”

Lo Slai Cobas denuncia il falso sindacalista di Pizzo: Non è mai stato dello Slai Cobas;

 RIPORTIAMO LA DEMOCRAZIA E LA COSTITUZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO 

ESUBERI NEL COMPARTO INDUSTRIALE E NEL PUBBLICO IMPIEGO… E LICENZIAMENTI PER ACCORDI SINDACALI

 ACCORDO CONFINDUSTRIA CGIL CISL UIL DEL 1° SETTEMBRE 2016

 

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Pubblicato: Giovedì, 08 Settembre 2016 13:55

S.L.A.I.-Cobas
Sede provinciale di Chieti

 COMUNICATO SINDACALE

Nel rallegrarci  per l'esito positivo  della recente sentenza emessa dal giudice del lavoro di Lanciano nel disporre il reintegro dell'operaio Luigi Della Guardia membro del Coordinamento provinciale dello Slai Cobas per manifesta insussistenza delle motivazioni adottate da Sevel SpA nel licenziamento, risalente al giugno 2015, non possiamo negare il rammarico e la preoccupazione per la legittimazione giudiziaria delle modalità investigative utilizzate da parte datoriale.
La sostanziale modifica dell'art.5 L.300/70
 - Accertamenti sanitari-
Sono vietati accertamenti da parte del datore di lavoro sulla idoneità e sulla infermità per malattia o infortunio del lavoratore dipendente.
Il controllo delle assenze per infermità può essere effettuato soltanto attraverso i servizi ispettivi degli istituti previdenziali competenti, i quali sono tenuti a compierlo quando il datore di lavoro lo richieda.
Il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico.
concessa dalle riforme del lavoro e legislative succedutesi negli ultimi anni non solo concedono ulteriori poteri ai padroni, vanificando il giudizio delle autorità pubbliche preposte e competenti, ma consente a lorsignori di violare la privacy dei dipendenti e loro familiari con finalità e metodologie non trasparenti e soprattutto utilizzabili come fonte di ricatto.

La progressiva destrutturazione dei principi fondanti la Carta costituzionale e lo Statuto dei Lavoratori avanza, come cittadini e lavoratori non possiamo continuare a delegare  o rassegnarci alle solite truffaldine promesse dei politicanti nostrani è necessario tornare a partecipare da protagonisti
Coordinamento provinciale di Chieti  
 scarica il comunicato   7 settembre 2016

 

 

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Categoria principale: Notizie
Pubblicato: Lunedì, 08 Agosto 2016 13:01

Slai cobas pubblico impiego: da sette anni senza contratto cosa possono  aspettarsi i lavoratori dalla trattativa in corso? ... (leggi tutto)

Bozza "top secret" del governo per il nuovo testo unico sul pubblico impiego: sindacati di vertice e di... "base" come le tre scimmiette... se c' ero non ho visto e se ho visto non ho sentito ! della serie... cosa non si fa pur di sedersi al tavolo della trattativa.

CORRIERE DELLLA SERA - ECONOMIA
RIFORME Cadono i due pilastri degli statali Addio a posto fisso e scatti automatici
Dipendenti licenziati dopo due anni se «in eccedenza»rispetto ai compiti dell’ufficio o alle risorse disponibili. Le novità nella bozza preparata dal governo per il nuovo testo unico sul pubblico impiego. Visite fiscali automatiche per le assenze al venerdì

 PUBBLICO IMPIEGO-TRATTATIVA: GLI "GNORRI" DELL' USB

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