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- Pubblicato: Venerdì, 04 Marzo 2016 16:54
MESSA IN MORA E DIFFIDA - INADEMPIMENTO RICHIESTA DI ANNULLAMENTO E/O RETTIFICA DEL PRETESO SCIOPERO DI SLAI COBAS DELL’8 MARZO 2016
MESSA IN MORA E DIFFIDA - INADEMPIMENTO RICHIESTA DI ANNULLAMENTO E/O RETTIFICA DEL PRETESO SCIOPERO DI SLAI COBAS DELL’8 MARZO 2016
Slai cobas non ha indetto alcuno sciopero generale per l’8 marzo 2016:
Pomigliano d’Arco, 24 febbraio 2016
A Dipartimento Funzione Pubblica e
Comitato dei Garanti
fax: 06/68997060
oggetto: SCIOPERO GENERALE PER L’INTERA GIORNATA
DELL’8 MARZO 2016 INDETTO DA SLAI COBAS
La rappresentata organizzazione sindacale apprende con stupore dal Vs. sito dedicato di aver indetto lo sciopero generale di cui all’oggetto.
Nel rappresentarVi che Slai cobas non ha indetto alcuno sciopero generale per l’8 marzo 2016 Vi invitiamo sollecitamente ad annullare e/o eventualmente rettificare la Vs. pubblicizzazione sul sito “Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione” che qui si trasmette in allegato nonché a sospendere e/o rettificare l’invio delle inerenti comunicazioni ai Vs. competenti livelli territoriali, ciò anche al fine di limitare il danno d’immagine già causato a Slai cobas nonché la derivata e lesiva confusione ingeneratasi.
In attesa Vs. tempestivo riscontro si porgono distinti saluti.
Esecutivo Nazionale - Sede Legale
Vittorio Granillo
Comunicazione "pezzottata" di preteso sciopero dell' 8 marzo pubblicata sul sito Ministero. clicca
Anziana pronta per l’intervento C’è sciopero, la mandano a casa
Agitazione indetta da una sigla sindacale sconosciuta clicca
VERTENZA CAMBIO DIVISA LO SLAI COBAS NON MOLLA !
La Corte di Cassazione di Roma in data 11 novembre 2015, pubblicata nei primi giorni di febbraio 2016, ha emesso la sentenza definitiva relativa al contenzioso iniziato circa 10 anni fa con la Cooperativa Kcs e i soci lavoratori organizzati dallo Slai Cobas, sia del Bosco in Città di Brugherio che della Rsa G. Gerosa Brighetto di via Mecenate Milano.
Era successo che dopo la vergognosa sentenza di 1° grado, che accettava le logiche della Cooperativa, la quale si difendeva sostenendo che i minuti per cambiare la divisa sia in uscita che in entrata non dovevano essere retribuiti perché non vi era nessun obbligo per le operatrici e operatori per tale operazione, e a fine turno potevano tornare a casa senza cambiari con abiti civili e partire da casa con già in dosso la divisa.
Ricorrevamo subito in appello perché una decisione del genere era da respingere ad ogni costo, ma purtroppo in quel periodo appare nella struttura di via Mecenate una funzionaria della Cgil, aveva la madre ricoverata, la quale dissuade, in accordo con la cooperativa, quasi tutte le operatrici e gli operatori a continuare la vertenza legale, formalizzando il disinteresse con una richiesta al giudice. Questo compromise tutto, visto il ripiegare di tanti ricorrenti i giudici della Corte d’Appello di Milano confermano il giudizio di primo grado condannando i lavoratori a pagare le spese.
Lo Slai Cobas assistito dallo studio legale Rizzoglio Mirco decise di sottoporre, con i pochi che si sentirono di farlo, alla Suprema Corte il giudizio, la quale ha accolto i 3 punti salienti del ricorso :
“La sentenza (della Corte d’Appello di Milano del 2010 ) dev’essere quindi cassata in relazione ai motivi accolti, con rinvio alla Corte di Brescia, che dovrà compiere un nuovo esame, sulla scorta dei principi sopra enunciati e decidere anche sulle spese di giudizio” n.d.r.,Nella sostanza si tratta di attendere che venga decisa il compenso per le ricorrenti e cominciare a da subito a raccogliere le firme per riproporre un nuovo ricorso per tutti coloro che si sentono di farlo.
La decisione della Corte di Cassazione di Roma stabilisce che i minuti destinati al cambio della divisa devono essere pagati e che esiste l’obbligo, deciso dal datore di lavoro, di indossare e dismettere la divisa negli spogliatoi aziendali, noi aggiungiamo che il fatto che vi è anche l’obbligo di timbrare l’uscita e l’entrata in orario con già indosso la divisa riscontrabile dai cartellini, chiarisce il tutto la Cooperativa dovrà pagare i minuti e le ore che si sono sommate in questi anni.
Comunicato stampa
Fiat FCA Pomigliano/Nola - stamattina il primo degli attivi pubblici dei lavoratori
“LA CRESCITA DI POMIGLIANO E DELLE ALTRE FABBRICHE DI FCA ITALY RICORDA DA VICINO QUELLA DELL’ITALIA: È SOLO NARRATIVA PERCHÉ I PIANI INDUSTRIALI DI POMIGLIANO E DEL GRUPPO SONO TAROCCHI E SCRITTI DA UN FALSARIO” !
SLAI COBAS (E LAVORATORI) PREANNUNCIANO DENUNCIA CONTRO LO STATO ITALIANO CON RICHIESTA RISARCITORIA PER I TEMPI TROPPO LUNGHI DELLE CAUSE DI LAVORO IN VIOLAZIONE DELL’ ART. 6 DELLA CONVENZIONE EUROPEA E DELLA “LEGGE PINTO” MENTRE SI PREPARANO INEDITI SEMINARI OPERAI A POMIGLIANO SUL DIRITTO DEL LAVORO
ANCHE LE DONNE DEL COMITATO MOGLI DEGLI OPERAI DELLA FIAT, INTERVENUTE STAMATTINA, HANNO ANNUNCIATO INIZIATIVE PUBBLICHE A POMIGLIANO SIA PER L’ 8 MARZO CHE PER IL PROSSIMO 24 APRILE (DATA DEL 13° COMPLEANNO DEI PIANI TAROCCHI DI MARCHIONNE)
“È solo un balletto che dura da quasi 13 anni, tra l’altro ormai stantio, quello dispensato dalla Fiat - un mese si e l’altro anche - sul supposto rilancio della produzione di auto (e dell’occupazione) a Pomigliano e nelle fabbriche italiane dell’auto. Come lavoratori ne abbiamo la prova ogni giorno su millantate assunzioni a destra e a manca in giro per l’Italia e dispensate di solito, guarda caso in occasione delle varie tornate elettorali”, ha dichiarato Mara Malavenda all’affollata iniziativa svoltasi stamane nella sala assemblea dello Slai cobas Pomigliano… “lo scorso gennaio il ‘nostro’aveva annunciato ‘grandi cose per la Maserati’… infatti: la settimana successiva sono stati messi cassa integrazione 315 operai. E se mentre continua a ‘tirare’ la produzione dell’auto di lusso Marchionne riduce la produzione a Modena per mancanza di nuovi ‘veri’ modelli e rimanda al… 2020 la produzione delle Alfa Romeo possiamo ben dire che la misura è colma e il suo bluff svelato anche per i ciechi”!
“Marchionne è un falsario di piani industriali, tutti di acclamata inconsistenza ma sempre ‘acclamati’ dai suoi sponsor politici, governativi e sindacali (e solo a parole contrastati dalla sinistra del ‘vorrei ma non posso’!” ha detto Vittorio Granillo… “useremo ogni strumento per rafforzare le ragioni dei lavoratori contro i piani tarocchi della FCA, dalle mobilitazioni sindacali pubbliche alle vertenze giudiziarie ‘mirate’ contro le discriminazioni: dopo i ricorsi dei lavoratori di Nola delle scorse settimane ci saranno a breve nuovi ricorsi-pilota per lavoratori di Pomigliano e come sindacato abbiamo predisposto la denuncia dello Stato italiano per i tempi troppo lunghi della cause di lavoro: una nuova sentenza della Cassazione emessa nelle scorse settimane ha condannato per l’ennesima volta per discriminazione nei confronti dello Slai cobas la Fiat Pomigliano per ‘l’arbitraria messa in libertà’ di 2.000 operai del montaggio Alfa 147 in occasione di uno sciopero indetto nel lontano 6 aprile 2004: oltre 11 anni fa !!!”
Partendo dall’approfondimento operaio presentato da Carmelo Angelino , operaio del WCL di Nola, sulle modifiche in atto del diritto del lavoro a seguito della legge Fornero e del jobs act e sulla necessità operaia, anche culturale, di ‘conoscere per organizzarsi’, l’avv. Arcangelo Fele dell’ufficio legale Slai cobas, si è reso disponibile a tenere prossimi seminari specifici di Diritto del Lavoro agli operai della Fiat Pomigliano, proposta che ha scatenato l’entusiasmo dei lavoratori presenti anche tenendo conto tra l’altro che è proprio il suo studio legale che di concerto col sindacato sta organizzando le cause in corso e le prossime con adeguate e nuove ‘strategie giudiziali’.
Slai cobas FCA - Pomigliano 13 febbraio 2016 scarica il pdf
ALLA SEVEL DI ATESSA: STRAORDINARIO
PRODUZIONE... LA SOLITA OCCUPAZIONE
Il 28 gennaio 2016 con ennesimo bollettino straordinario mensile,la direzione ha unilateralmente comunicato il ricorso ad ulteriori 4 turni di lavoro straordinario,senza fornirne numeri e precisazioni al riguardo.
I dati sul presunto assenteismo come quelli occupazionali restano riservati e non accessibili agli estranei le commissioni da ccsl inventate.
Continua la anomala modalità di concessione di par individuali infrasettimanali subordinati alla presenza straordinaria del sabato o della domenica per le maestranze in evidente difficoltà di recupero psico-fisico.
E' altresi poco trasparente la gestione occupazionale con il ricorso a numerosi operai in distacco da stabilimenti,definiti modello probabilmente solo mediatico,in continua diffoltà produttiva.
Nonostante le numerose criticità,anomalie gestionali e le frequenti ritorsioni con ingiustificati spostamenti e contestazioni disciplinari, i confaziendali impotenti da ccsl tacciono,le istituzioni pubbliche garanti e concessionarie di infrastrutture e convenzioni nei trasporti continuano a balbettare in merito alla mancata redistribuzione della ricchezza prodotta sul territorio
Pertanto per i seguenti motivi:
- Introduzione terzo turno da 40 ore settimanali a rotazione.
- Assunzione nuovi lavoratori/ci.
- Riconoscimento strutturale in paga base delle quote premio 2015.
SLAI Cobas Coordinamento provinciale di Chieti
Comunicato stampa
“FENOMENO PANDA A POMIGLIANO”: 50 OPERAI DENUNCIANO LA FIAT PER
DISCRIMINAZIONE ED IMPUGNANO GLI ACCORDI ACCONDISCENDENTI DEI
SINDACATI FIRMATARI
Denunciata la FCA Italy spa da 50 operai ed operaie per discriminazione ! Stamattina presso il Tribunale di Nola, sezione Lavoro, gli avv. dell’ufficio legale di Slai cobas Arcangelo Fele e Daniela Sodano hanno presentato due ricorsi (rispettivamente di 23 e 27 addetti al reparto Logistico WCL distaccato a Nola della FCA Pomigliano) accusando l’azienda di “uso arbitrario e discriminatorio delle sospensioni in cassa integrazione - ed omessa rotazione - per una parte consistente dei circa 300 addetti alla richiamata unità produttiva”… “nel caso in specie la perfetta fungibilità e la natura estremamente elementare delle mansioni evidenziano l’illegittimità del comportamento datoriale in violazione tra altro del principio di eguaglianza (art. 3 Costituzione)”… né, inoltre, le gravi violazioni di legge denunciate possono essere sanate dal sopraggiungere di elusivi ed accondiscendenti accordi sindacali… “in proposito si è ripetutamente già pronunciata anche la Corte di cassazione (11254/2010 - 5179/2912): le modalità concordate in sede di accordi sindacali intervenuti a procedura già iniziata non possono soddisfare l’essenziale esigenza di consentire (non solo alle organizzazioni sindacali di confrontarsi sul punto ma anche) ai lavoratori coinvolti nella procedura di verificare se l’utilizzo della CIGS sia coerente al programma di superamento della crisi adottato e, quindi, di consentire la tutela della loro posizione individuale, nella sostanza controllando il potere del datore di lavoro”.
“Il ‘miracolo Panda’ ci ricorda la fiaba del “Re nudo”… dichiara lo Slai cobas: “tutti magnificano da anni i supposti piani industriali di Marchionne facendo finta di non vederne gli effetti: una fenomenale anoressia (questa si) industriale ed occupazionale a Pomigliano ed in Italia indipendentemente dai relativi picchi di vendita della Panda bastanti appena a far lavorare la metà degli addetti”!
Prossime iniziative sono previste dal sindacato di base per riorganizzare e rilanciare le tutele occupazionali e di democrazia sindacale in fabbrica e ‘controbilanciare dalla parte dei lavoratori’ la pretesa trasformazione autoritaria della Fiat dello stabilimento di Pomigliano in… laboratorio padronale di ricerca e di studio per il settore automotive in tutto il mondo, e non solo sul piano tecnico e tecnologico, ma persino su quello delle relazioni sindacali partecipative che le parti hanno riscritto rendendole aderenti al nuovo modello industriale richiesto dalla globalizzazione dei mercati”.
SCIOPERO CONTRO LO STRAORDINARIO
La direzione della FIAT di Termoli con il comunicato aziendale dell’11 gennaio 2016, mette a conoscenza i lavoratori della lavorazione e montaggio motori 8 valvole ed enti collegati a turni di lavoro straordinario nelle giornate di sabato del 16, 23 e 30 gennaio 2016 sul 1° e 2° turno.
In riferimento a tale comunicazione il sindacato SLAI-Cobas insieme ai lavoratori indicono lo SCIOPERO DI 8 ORE NELLE GIORNATE DEL 16, 23 E 30 GENNAIO 2016 nelle lavorazione e montaggio motori 8 valvole ed enti collegati dello Stabilimento FIAT C. A. di Termoli.
Scioperiamo per i seguenti motivi:
- chiediamo di lavorare da lunedì a venerdì per 40 ore la settimana non 48;
- non è possibile che prima di Natale sono stati spostati molti lavoratori dall’officina di Termoli 3 a Termoli 2 e 1 e oggi si chiede lo straordinario a quei pochi che sono rimasti al motore 8 valvole;
- quando c’è una richiesta di aumento di produzione noi siamo orgogliosi, ma la strada da percorrere è assumere, perché la percentuale dei disoccupati in questa regione è alta.
Ricordiamo a chi fa lo straordinario che quei pochi soldi che si prende in più, poi bisogna pagarli di tasse.
Termoli, 21 gennaio 2016
SLAI-Cobas Coordinamento provinciale di Campobasso