Cobas Fao denuncia CCNL Logistica e proclama sciopero autisti
Il sindacato di base ha presentato un esposto alla Procura di Roma contro il rinnovo del contratto nazionale per "truffa aggravata" e proclama lo sciopero dei camionisti dal 21 al 23 gennaio 2018.
La lotta dei sindacati di base contro il rinnovo firmato a dicembre 2017 per il contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni passa anche dal Tribunale. L'iniziativa viene dalla Federazione Autisti Operai, una sigla dei conducenti di veicoli industriali federata allo Slai Cobas, che il 29 dicembre 2017 ha presentato alla Procura di Roma un esposto-denunciacontro i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il reato di truffa aggravata. Nel testo, la Fao afferma che "le trattative 'nazionali' sono 'privatizzate' tra le associazioni datoriali e sindacali che si riconoscono reciprocamente, escludendo quindi molte significative realtà sindacali, di base e non". Oltre a protestare contro l'esclusione dalle trattative, il sindacato di base mette in dubbio la "effettiva nazionalità e rappresentatività delle organizzazioni confederali" nell'ambito della logistica. La denuncia prosegue sostenendo che "i firmatari non sono affatto 'maggiormente rappresentativi", e non hanno alcun mandato di attuare e siglare norme di senso contrario ai loro interessi di lavoratori, inoltre il modus operando avuto da tali sindacati di non voler dare ampia spiegazione pubblica di quanto hanno poi firmato, configura una delle condizioni del reato di truffa". Il 3 gennaio 2018, la Fao ha proclamato uno sciopero nazionale di tre giorni. Nel primo giorno, domenica 21 gennaio, si fermeranno gli autisti adibiti normalmente al lavoro domenicale e gli altri che hanno ordine di partenza precedente alle ore 24.00. Alle 00.00 di lunedì 22 gennaio inizierà lo sciopero degli altri conducenti, che durerà fino alle 24.00 di martedì 23 gennaio. Lo sciopero rientra nella vertenza del sindacato di base contro il rinnovo del CCNL che, secondo la Fao, "va contro gli interessi della categoria intera dei lavoratori dipendenti della filiera logistica, e fa delle concessioni che non sono assolutamente state oggetto di alcun mandato da parte dei lavoratori, per una contropartita economica assolutamente inferiore a quanto viene concesso".
comitatomoglioperaiPomigliano d’Arco, dicembre 2017 Sull’albero di Natale della Fiat le palle non sono mai di vetro !
Sono invece una ‘cortina fumogena’, un vero e proprio <invito per gonzi> a quel… “Natale da Favola” (millantato dall’azienda a Pomigliano) in cui il malcapitato albero rischia di schiantarsi sotto l’insopportabile peso del disastro produttivo e sociale conseguenza degli inverosimili “piani-balla” sfornati a piene mani in questi anni da Marchionne. Le cose, in FCA, non vanno meglio altrove: da Torino a Termoli, da Melfi a Cassino, come per Pomigliano, è un susseguirsi di ‘certezze negative’ che non lasciano spazio al benché minimo ottimismo. Questo senza dimenticare l’improbabile sito WCL di Nola definito di “eccellenza” dalla Fiat ed in prossimo odore di terziarizzazione come già molti anni fa fu per lo ‘spezzatino’ delle UPA.Vero è che la Fiat, oggi FCA, non è più un’azienda italiana ed è inoltre soggetta a svuotamenti di capannoni e scorpori impiantistici e produttivi come quelli paventati per Magneti Marelli e Comau E cosa dire dei politici, e dei sindacati-firmatutto, che ancora oggi richiedono a Marchionne di sfornare un ‘nuovo piano industriale’, uno qualsiasi, purchessia (come per la boutade dell’<auto-elettrica>), pur di ‘ripulirsi’ la faccia, o poter continuare (i politici) a sfilare nelle prossime passerelle elettorali?! Dopo gli “schiavi danzanti” sulle catene di montaggio di Melfi di qualche anno fa oggi vorrebbero indurre i lavoratori ad un nuovo <delirio di stupidità>: quello di un supposto “Natale da favola in casa Sull’albero di Natale della Fiat le palle… son solo balle !
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Pubblicato: Martedì, 21 Novembre 2017 11:30
A cent'anni dall'Ottobre Rosso: la parola agli operai !
Assemblea Operaia Nazionale 4 novembre 2017 Pomigliano d'Arco (Napoli) Documento conclusivo
Elezioni regionali in Sicilia analisi e riflessioni. Considerazioni sulle dichiarazioni dei vinti e dei vincitori e sulla qualità degli interventi apparsi sui media. Necessità di iniziative di massa per la riorganizzazione democratica in Italia ed in Europa. Da Mattia Montanile
Care compagne e compagni riunire un' assemblea operaia è il modo più azzeccato di ricordare la Rivoluzione d'Ottobre. Da Norberto Natali
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Pubblicato: Giovedì, 16 Novembre 2017 17:36
Operaie versus FCA Pomigliano: la nemesi della giornata internazionale della donna – Il prossimo 8 marzo nuova udienza in Tribunale
È stata fissata per il prossimo 8 marzo 2018 dal Tribunale di Nola l’udienza di discussione della nuova causa controFCA Italy su ricorso presentato dagli avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’ufficio legale di Slai cobas. Il ricorso è stato presentato in opposizione alla precedente decisione del Tribunale dello scorso 23 ottobre,con cui il giudice del lavoro aveva da un lato rigettato la richiesta della FCA di “escludere lo Slai cobas dai poteri e dalle attribuzioni di legge di ‘sindacato nazionalmente rappresentativo’ in quanto <unico sindacato presente in fabbrica non firmario di accordi>”, e dall’altro aveva contestualmente rigettato la richiesta del sindacato di base di condannare l’azienda per comportamento antisindacale in seguito alla “repentina variazione di turno” di Antonietta e Carmela, le due operaie del reparto-confino WCL distaccato a Nola dalla FCA Pomigliano. Ciò a seguito della partecipazione delle due operaie a 3 ore di sciopero indette dal sindacato lo scorso 8 marzo ed all’esposizione mediatica delle lavoratrici per la partecipazione delle stesse ad un’assemblea pubblica svolta a Pomigliano in occasione della ricorrenza delle giornata internazionale della donna. Nel ricorso gli avvocati del sindacato, e delle operaie, impugnano la precedente sentenza e reiterano al giudice la richiesta di condanna di FCA Italy per comportamento antisindacale per:
l’insussistenza delle “esigenze di carattere organizzative e produttive” pretestuosamente addotte dall’azienda per giustificare la variazione del calendario di lavoro delle due operaie. Esigenze, peraltro, definite temporanee della FCA;
la lesività del comportamento aziendale nei confronti delle 2 operaie (separate ‘per punizione’ dai colleghi automuniti che consentivano loro di raggiungere lo stabilimento di Nola) “non può essere valutata dal giudice in base alla portata e cioè al quantum del disagio causate alle operaie… ma,o sussiste o non sussiste!”
Pertanto, trascorsi ben 8 mesi dagli eventi in causa, il permanere nel tempo e senza soluzione di continuità degli effetti delle decisioni aziendali a danno di Antonietta e Carmela, è oggi ben evidente, e oggettivo, l’intento punitivo e discriminatorio di FCA Italy nei confronti delle 2 lavoratrici e di Slai cobas.
Pomigliano. Lo Slai Cobas fa il pienone all’Assemblea Nazionale
A cent’anni dalla rivoluzione d’ottobre: la parola agli operai !
Straordinaria riuscita dell’assemblea nazionale
Una campagna nazionale di astensione dal voto degli operai e dei lavoratori alle prossime politiche, è stata annunciata da Mara Malavenda, del coordinamento nazionale Slai Cobas, durante l’assemblea nazionale svolta nella sala consiliare del comune di Pomigliano d’Arco.
Collegandosi all’ottobre rosso di cui ricorre il centenario, Malavenda, inoltre, ha sottolineato che la rivoluzione sovietica ”ha trasformato gli operai in classe, quella ‘Classe Operaia‘ che ha regalato a milioni di operai e lavoratori in tutto il mondo il sogno di una vita diversa e migliore in una società liberata dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo”. ”
Un documento in cui si analizzano gli ultimi 40 anni della sinistra italiana e le ripercussioni sulla classe operaia del Paese, sarà volantinato nelle prossime settimane in tutte le fabbriche d’Italia. E’ quanto è stato deciso nel corso dell’assemblea nazionale operaia organizzata da Slai Cobas, SlaiProlCobas e Sgb, svoltasi oggi nella sala consiliare del Comune di Pomigliano d’Arco (Napoli), durante la quale è stata anche lanciata una campagna nazionale di astensionismo al voto per le prossime elezioni politiche. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, anche il console generale in Italia della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Amarilis Gutierrez Graffe, Paolo Dorigo e Marco Sacchi dello SlaiProlCobas, Barbara Battista di Sgb, e Vittorio Granillo dello Slai Cobas, operai provenienti da tutta Italia, e tute blu degli stabilimenti Fca, soprattutto di Pomigliano e del reparto logistico di Nola. ”Essere più forti nelle fabbriche italiane, significa essere più forti dappertutto – ha spiegato Malavenda – la cosiddetta sinistra italiana degli ultimi 40 anni, che sinistra non è mai stata, oggi ci porta ad essere il tallone di Achille del movimento operaio internazionale. E’ questa la logica politica dell’internazionalismo proletario”. Insieme al volantino sarà realizzato un videoclip in italiano e spagnolo della manifestazione di oggi, che sarà distribuito anche agli operai del sud America. I Cobas, infine, hanno rilanciato la necessità di ”un’organizzazione operaia extraparlamentare e a tutto campo, con la costituzione di presidi di classe e successive organizzazioni politiche e sindacali dello stesso movimento operaio”.
Per un’Assemblea Operaia Nazionale a Pomigliano nel Centenario della Rivoluzione di Ottobre
L’attacco che la Classe Operaia e con essa tutti i lavoratori stanno subendo è sotto gli occhi di tutti. I simulacri della democrazia borghese, come era stato ampiamente previsto da Marx ed Engels, sono stati abbandonati dal grande capitale, che ha gettato la maschera assumendo il governo diretto di quelli che, ormai solo sulla carta, sono gli Stati Nazionali.
Ciò in Italia avviene attraverso il prevalente intervento su scala globale di multinazionali quali il gruppo Fiat/Chrysler, così come nella Repubblica Bolivariana del Venezuela dove, anche se in maniera ben più grave e violenta,
attraverso gruppi di terroristi mercenari in loco e l’appoggio internazionale di una capillare campagna di fake news diffuse
dagli asserviti mezzi di comunicazione di massa, assistiamo oggi all’intervento attivo dell’imperialismo made in USA per azzerare i principi basilari, culturali e sociali della democrazia venezuelana e le conquiste del processo rivoluzionario
bolivariano e per consegnare il Paese nelle mani delle destre e delle oligarchie economiche collegate in primis alle
multinazionali del petrolio.
In entrambi i casi appare chiaro come questi grandi gruppi economici, espressione diretta del capitale internazionale, siano assurti come avanguardie ad emblema della moderna lotta di classe, una lotta di classe alla rovescia,
del padronato contro la Classe Operaia.
Una lotta di classe alla rovescia per il dominio del capitale sul lavoro e sull’intera società, con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori, di quelli sociali e civili.
Tale direzione politica è portata avanti inducendo frammentazione contrattuale, contrapposizioni sociali, razziali,
generazionali e di genere, con la mercificazione dei diritti dei lavoratori, costretti a pagare giorno dopo giorno prezzi sempre più alti.
Per nulla neutrale in questo scenario è stata la rincorsa a destra della cosiddetta sinistra istituzionale, dei movimenti
populisti dell’antipolitica e dei sindacati collaborazionisti (confederali e fintamente di base) schierati, nonostante i più disparati proclami di facciata, inequivocabilmente dalla parte del padronato, soprattutto attraverso la ratifica di accordi quali quello neo-fascista sulla rappresentanza sindacale del 10 gennaio 2014.
È proprio in una fase come questa, che oggi vede tutti i lavoratori in evidente difficoltà nella difesa di conquiste sociali che sembravano essere divenute realtà nel nostro paese, che è assolutamente necessario constatare come questo
momento di grande debolezza dei lavoratori sia dato dalla mancanza di qualunque forma di radicamento di classe della cosiddetta sinistra sindacale e politica.
È per questo che oggi si rende necessaria la ricostruzione della nostra storia sociale, culturale e politica, ben consapevoli che la nostra Storia, quella del Movimento Operaio è una storia sicuramente incompatibile ed estranea alla natura ed ai contenuti del costituendo nuovo ordine capitalistico mondiale. Una Storia segnata dalla ‘Rivoluzione d’Ottobre’
che, oggi più che mai, dichiara come attuale l’inconciliabilità di classe tra lavoro dipendente e capitale, tra sfruttati e sfruttatori, tra proletariato e borghesia. Una Storia che da più parti oggi si vorrebbe cancellare dalla memoria dei lavoratori.
È per il drammatico carattere strutturale della condizione che i lavoratori stanno vivendo sulla loro pelle, che oggi diventa ‘emergenza indispensabile’ avviare le prime basi di ragionamento per il razionale avvio di un progetto di “ricostruzione e riorganizzazione” di adeguate Strutture di Classe del Movimento Operaio, sia sindacali che politiche.
Un progetto ambizioso, difficile e complesso, ma che resta di fatto l’unico e realistico percorso possibile.
Su questi contenuti, il prossimo 4 novembre,
Assemblea Operaia Nazionale a Pomigliano
Luigi Aprea, operaio FCA - Pomigliano Mariarosaria Castiello, operaia FCA - Pomigliano Emanuele Buono, operaio FCA, reparto confino - Nola Antonietta Abbate, operaia FCA, reparto confino - Nola Rosario Cinotti, operaio Lear Corporation - Caivano Gianluca Bego, operaio Raffineria Eni - Marghera Teodor Ilisie, Raffineria Eni - Livorno Marius Liviu Iorga, autista operaio Trasporti Interrmodali Europei -Tortona Giuseppe Sulejmani, operaio Aeroporto – Venezia Rodolfo Sartorio, autista operaio settore combustibili - Padova Tassaro Michele, infermiere Ospedale Pubblico Annunziata - Napoli Castaldi Gaetano - Azienda Ospedaliera Cardarelli - Napoli Michele De Luca, addetto appalti Comune – Caserta Maria Vitale, Infermiera Asl 1 - Napoli
Mara Malavenda, Vittorio Granillo, - Slai Cobas - Paolo Dorigo, Marco Sacchi, -SlaiProlCobas - Barbara Battisti, - SGB -
Pomigliano: una giornata campale delle operaie contro Modello-Marchionne
SCIOPERI AL 30% REPARTO-CONFINO WCL DI NOLA, OPERAIE IN ASSEMBLEA A POMIGLIANO, IN DIFFICOLTA’ LA FCA AL TRIBUNALE DI NOLA CON UDIENZA AGGIORNATA AL PROSSIMO 11 LUGLIO
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Pubblicato: Martedì, 20 Giugno 2017 14:53
Pomigliano/Nola. Vertenza Fca Fiat: assemblea delle mogli operaie
20 Giugno 2017Author : Redazione Punto Vesuviani News
Alla sezione lavoro del Tribunale di Nola, giudice dott. Francesca Fucci la FCA, denunciata per repressione di genere ed antisindacale, era in evidente difficoltà asserendo nella sua memoria difensiva di …”non aver mai cambiato i turni lavorativi di Antonietta e Carmela”, ciò a fronte dell’evidenza probante documentata nella denuncia (con allegati riscontri delle variazioni del calendario dei turni delle due operaie) dagli Avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dello Slai cobas. La causa si è aggiornata al prossimo 11 luglio.
A far da contraltare alla defaillance aziendale c’è stata invece la importante e partecipata assemblea voluta dalle operaie FCA e tenuta stamattina a Pomigliano, una assemblea di operai italiani ed immigrati, di donne e uomini di ‘genere operaio’, per fare il punto sull’attuale debolezza dei lavoratori per la mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali ‘di classe’: “oggi la multinazionale FCA (con le sue fabbriche in Italia ed Europa, in nord e sud America, ed in Asia) rappresenta la punta avanzata e l’emblema della moderna <lotta di classe alla rovescia del padronato contro gli operai>!”… ha dichiarato mara malavenda nella sua introduzione… “e non è un caso che la FCA, la multinazionale degli elettrodomestici svedese Elettrolux e la multinazionale francese Sodexo (quella dei servizi e delle ristorazione: dalle fabbriche agli ospedali alle mense scolastiche, dalle carceri ai centri di accoglienza), hanno scelto di colpire le donne operaie ed il loro Otto marzo con cambio turno repressivo a Pomigliano/Nola e provvedimenti disciplinari negli stabilimenti dell’Elettrolux di Solaro (MI) e della Sodexo di Pisa”… “e quando le multinazionali si permettono di colpire le operaie per avere partecipato alle mobilitazioni della giornata internazionale delle donne allora possiamo ben dire che la misura è colma”… “e se il padronato con l’ausilio delle finte sinistre sindacali e politiche e dei movimenti populisti e della cosiddetta antipolitica punta a trasformare i lavoratori un una <classe senza coscienza>, oggi è anche nostro compito <ritrovare una rotta di classe> per rendere forte il Movimento Operaio.
Tra gli interventi quello di Giovanna Russo di Nonunadimeno (tavolo del lavoro) di Napoli, Barbara Battista di Roma (SGB), Ana Tudor (moldava) di SlaiProlCobas, Rosaria Castiello Operaia FCA Pomigliano. la Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli, Amarilis Gutiérrez Graffe si è inoltre incontrata con una folta delegazione delle operaie, dopo l’assemblea, nella sede del Comitato Mogli di Pomigliano.
Donne ed Ottobre Rosso: Le operaie hanno inoltre annunciato la loro adesione e partecipazione all’Assemblea Operaia Nazionale che si terrà il 4 novembre in occasione del centenario della Rivoluzione Socialista d’Ottobre.
È dal 2003 che stanno a fare falsi incontri su falsi ‘piani industriali”!
Ad oggi la Fiat/FCA ed i suoi sindacati firma-tutto hanno sfornato una quindicina di “piani industriali pezzottati” prendendo in giro i lavoratori!
Stavolta dovevano prima incontrarsi a marzo… poi a luglio…, poi nel prossimo settembre… anzi, alla fine del 2019 (quando Marchionne già se ne sarà andato via da un anno) per i… nuovi piani industriali… ma stavolta ‘giurano’, giurano, “saranno quelli veri”! Ma qualcuno, anche il più coglione dei lavoratori, potrà ancora credergli ?!
Intanto, nella ennesima trattativa-farsa dell’altro giorno l’azienda e suoi sindacati-firmatutto hanno ancora dimenticato i lavoratori del WCL del reparto-confino di Nola. Il fatto è che Nola, secondo i ‘piani’ di Marchionne (QUELLI VERI!!), è destinata ad essere terziarizzata appena i lavoratori ‘abbasseranno la guardia’, e questo lo sanno tutti ma nessuno lo dice ai lavoratori!
Come Slai cobas già tre anni fa abbiamo denunciato la FCA alla Procura della Repubblica di Nola per i “falsi piani industriali presentati con la fruizione di veri finanziamenti pubblici multimiliardari pagati dalla collettività”: chiederemo un incontro col Capo della Procura della Repubblica di Nola per far scattare le necessarie verifiche giudiziarie del caso su possibili e gravi ipotesi di reato e depositeremo una nuova denuncia anche per evitare la prescrizione del procedimento giudiziario che riteniamo, la Procura, non potrà fare a meno di attivare.
Anche di questo parleremo nell’Assemblea Pubblica che si terrà a Pomiglianomartedì 20 giugnoh 11.00 (Sala Convegni, Bar Vesuvio, Via Indipendenza 17- adiacente Piazza Primavera) che terranno le donne del Comitato Mogli Operai aPomigliano d’Arco in solidarietà a Antonietta e Carmela in concomitanza con la causa con procedura d’urgenza che si terrà in pari data al Tribunale di Nola dove abbiamo denunciato la FCA per repressione antisindacale (e di genere)!
Slai cobas – coordinamento provinciale di Napoli
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Pubblicato: Domenica, 18 Giugno 2017 17:10
Pomigliano: i cobas denunciano la FIAT ma dopo 3 anni ancora nessuna risposta
LA CONTROFFENSIVA DELLE DONNE AL MODELLO-MARCHIONNE PRENDERA’ IL VIA CON L’ASSEMBLEA OPERAIA DI MARTEDI’ PROSSIMO
Sala Convegni Bar Vesuvio, h 11, via Indipendenza, 17 (adiacente Piazza Primavera) leggi comunicato stampa
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Pubblicato: Mercoledì, 31 Maggio 2017 13:59
DOCUMENTO: AUTOTRASPORTI REPRESSIONE SELETTIVA E LICENZIAMENTI INAUDITI CONTRO GLI AUTISTI DI MEZZI PESANTI E ANNUNCIO DI PROCLAMAZIONE SCIOPERI DI SOLIDARIETA’ DEL 20 GIUGNO 2017 E NAZIONALE DI CATEGORIA DEL 4 SETTEMBRE 2017
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Pubblicato: Venerdì, 19 Maggio 2017 10:34
comunicato stampa
FCA Pomigliano: 8 Marzo di genere operaio contro modello-Marchionne”
LA CAUSA IL 20 GIUGNO DAL GIUDICE DEL LAVORO DEL TRIBUNALE DI NOLA La vicenda è relativa allo sciopero di 3 ore dello scorso 8 marzo al reparto-confino WCL di Nola ed alla concomitante assemblea del Comitato Mogli Operai in occasione della giornata internazionale della donna dove le operaie FCA di Pomigliano e Nola denunciarono pubblicamente il modello-Marchionne “prefiguranteil dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori, nonché di quelli sociali, civili e costituzionali”: info www.comitatomoglioperai.it Su ricorso degli avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano del sindacato Slai cobas e con la procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, il Tribunale di Nola, Sezione Lavoro, giudice dott.ssa Francesca Fucci, ha fissato l’udienza per il prossimo 20 giugno. I fatti: all’indomani dell’8 Marzo la FCA cambiò senza motivazione i turni di Antonietta e Carmela (entrambe operaie Fiat e da 8 anni trasferite a Nola, iscritte a Slai cobas ed attiviste del Comitato Mogli Operai), esponendole a seri problemi familiari nonché a quelli relativi allo spostamento casa-lavoro per l’inesistenza di servizi di trasporto pubblico e aziendali tra residenza e posto di lavoro. L’intento repressivo è evidenziato dal fatto che in questi anni l’azienda ha sempre adottato l’accoppiamento per lo stesso turno dei lavoratori automuniti con quelli sprovvisti e/o impediti all’utilizzo di propri mezzi di trasporto come nel caso di Antonietta e Carmela. Il provvedimento viola inoltre lo stesso Contratto di Lavoro di FCA che testualmente recita: “E’ condivisa la volontà di riconoscere ampia attenzione ai problemi degli spostamenti casa-lavoro che hanno rilevanti effetti sull’equilibrio complessivo del benessere del lavoratore e sulla possibilità di conciliare esigenze e tempo di vita e di lavoro”. Intanto si prepara la mobilitazione in occasione dell’udienza del prossimo 20 giugno: un contenzioso giudiziale senza precedenti giuridici e ad alto valore simbolico che vedrà “le donne operaie ed il loro 8 marzo” scontrarsi col “modello-Marchionne e la FCA di Pomigliano” denunciata per repressione di genere ed antisindacale”! “Le forti implicazioni politiche, sociali e culturali, sono evidenti”… dichiarano le donne del Comitato Mogli Operai Pomigliano… “come evidente è lo scontro tra chi oggi vorrebbe riportarci tutti, uomini e donne, indietro di 100 anni, sottoponendoci alla moderna schiavitù economica, e chi vuole riorganizzare a tutto campo le ragioni dei lavoratori e quelle sociali, e far ‘ricontare’ la classe operaia”.
Comitato Mogli Operai Pomigliano
Pomigliano d’Arco, 19 maggio 2017
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Pubblicato: Martedì, 09 Maggio 2017 12:57
1° MAGGIO 2017: Assemblea Operaia a Pomigliano Relazione Mara Malavenda e Report Sintetico Interventi
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Pubblicato: Lunedì, 01 Maggio 2017 14:51
VIDEO Primo Maggio a Pomigliano, le operaie denunciano Fiat
Scioperarono l'8 marzo. Poi, la ripicca dell'azienda che cambiò loro i turni di lavoro
Pomigliano
È stata un’affollata assemblea operaia, quella svoltasi stamattina a Pomigliano d'Arco, per “fare il punto” sui modelli Trump e Marchionne. Un Primo Maggio all'insegna della lotta e della denuncia. Così hanno inteso festeggiare i tanti lavoratori e le tante lavoratrici dello stabilimento campano della Fiat, aderenti allo Slai Cobas. In prima linea, la sindacalista ed ex deputata del Partito Comunista, Mara Malavenda.
"Trump e Marchionne stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli stati”, ha sostenuto la Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva. “Per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e costituzionali - ha poi aggiunto la sindacalista dello Slai Cobas - E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia. Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei lavoratori”.
Il riferimento della Malavenda è alla vicenda delle due operaie Fiat che hanno denunciato l'azienda automobilistica per repressione di genere e condotta antisindacale. Scioperarono l'8 marzo scorso, denunciarono la scarsa tutela dei propri diritti agli organi di stampa. Qualche giorno dopo, Fiat cambiò i loro turni di lavoro, costringendole a difficili percorsi serali per raggiungere il luogo di lavoro. Di qui la decisione di denunciare l'azienda automobilistica per repressione di genere e condotta sindacale. La denuncia, con ricorso alla procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori ed azionabile dai soli sindacati, è stata presentata alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola, dagli avvocati Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio legale del sindacato Slai cobas
Tornando a stamattina, l’assemblea Slai Cobas ha deciso all’unanimità le prossime iniziative: una mobilitazione in occasione della discussione in tribunale della denuncia contro la fiat di pomigliano per repressione di genere ed antisindacale; una assemblea operaia nazionale a pomigliano in occasione del centenario della rivoluzione socialista d’ottobre.
Comunicato stampa Assemblea 1° maggio a Pomigliano: ALTRO CHE ‘ANTIPOLITICA’ E POPULISMO: AGLI OPERAI SERVE UNA PROPRIA POLITICA, QUELLA DI CLASSE! È stata un’affollata assemblea operaia quella svoltasi stamattina a Pomigliano per “fare il punto” sui modelli di Trump e Marchionne. “Questi stanno prefigurando la costruzione di un nuovo ordine mondiale in cui le multinazionali esercitano una inquietante influenza politica sugli Stati”… ha sostenuto Mara Malavenda nella sua complessa relazione introduttiva… “per il dominio del capitale sul lavoro e la trasformazione in tal senso dell’intera società con la progressiva eliminazione della democrazia sindacale e politica e dei diritti dei lavoratori nonché di quelli sociali, civili e Costituzionali. E quando la Fiat a Pomigliano si permette addirittura di colpire con provvedimenti repressivi le operaie per aver partecipato allo sciopero ed alla manifestazione di ‘genere operaio’ in occasione della scorsa ricorrenza internazionale della donna allora possiamo ben dire che la misura è colma e l’attuale momento di grande debolezza dei lavoratori è senz’altro data dalla mancanza di dirette espressioni politiche e sindacali, di ‘classe’ e di parte operaia”! Né il voto alle strumentali formazioni dell’antipolitica o del populismo potrà dare ‘voce e forza’ alle ragioni dei lavoratori”. Per questo, oggi più che mai, si rende necessaria la <ricostruzione> della nostra storia sociale, culturale e politica perché, quando si perdono le proprie radici ci si preclude il futuro e finanche la speranza e la determinazione per una vita diversa e migliore. E la nostra storia, quella del Movimento Operaio, è una Storia sicuramente incompatibile ed estranea alla natura ed ai contenuti del costituendo nuovo ordine capitalistico mondiale. L’assemblea ha deciso all’unanimità le prossime iniziative: UNA MOBILITAZIONE IN OCCASIONE DELLA DISCUSSIONE IN TRIBUNALE DELLA DENUNCIA CONTRO LA FIAT DI POMIGLIANO PER REPRESSIONE DI GENERE ED ANTISINDACALE UNA ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE A POMIGLIANO IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA RIVOLUZIONE SOCIALISTA D’OTTOBRE I partecipanti all’assemblea operaia del 1° maggio a Pomigliano scarica il comunicato Pomigliano d’Arco, 1 maggio 2017
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Pubblicato: Giovedì, 27 Aprile 2017 13:38
Comunicato stampa
Fiat FCA Pomigliano: l’8 marzo finisce in tribunale
DENUNCIATA L’AZIENDA PER REPRESSIONE DI GENERE
ED ANTISINDACALE NEI CONFRONTI DI DUE OPERAIE
La denuncia, con ricorso alla procedura d’urgenza prevista dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori ed azionabile dai soli sindacati, è stata presentata stamattina, alla Sezione Lavoro del Tribunale di Nola, dagli avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dell’Ufficio legale del sindacato Slai cobas. La vicenda è relativa alle tre ore di sciopero indette lo scorso 8 marzo dallo Slai cobas al reparto-confino WCL distaccato a Nola dalla FCA di Pomigliano d’Arco ed alla partecipazione delle operaie all’assemblea pubblica contestualmente organizzata dal Comitato Mogli Operai a Pomigliano in occasione della ricorrenza internazionale della donna. È evidente che i contenuti dell’ iniziativa dello scorso 8 marzo hanno “intensamente turbato” la Fiat/FCA di Pomigliano per la diffusione di un inequivocabile messaggio pubblico diramato dalle operaie tramite una vignetta autoprodotta e diffusa sul territorio in migliaia di copie con manifesti, locandine e volantini: un deciso ‘calcione’ a Trump e Marchionne perché quando si abbassa la democrazia nei luoghi di lavoro si abbassano anche i diritti sociali e quelli civili! (info su www.comitatomoglioperai.it ) Infatti, dopo appena 5 giorni dall’8 marzo, il lunedì successivo, i responsabili aziendali del WCL di Nola modificavano inopinatamente e con evidente intento repressivo il calendario lavorativo di Antonietta Abbate e Carmela Castiello (entrambe operaie Fiat/FCA con 27 anni di anzianità, iscritte a Slai cobas ed aderenti al Comitato Mogli Operai di Pomigliano) esponendole a seri problemi relativi allo spostamento casa-lavoro e familiari in conseguenza della inesistenza di qualsiasi servizio di trasporto pubblico o aziendale servente l’unità produttiva di Nola e quindi tra la residenza delle lavoratrici ed il posto di lavoro. Ancora più grave risulta il provvedimento aziendale nei confronti di Antonietta e Carmela in quanto in questi anni l’azienda ha sempre adottato l’<accoppiamento per lo stesso turno> di lavoratori automuniti con quelli sprovvisti e/o impediti all’utilizzo di un proprio mezzo di trasporto. Ciò è evidenziato anche dallo stesso Contratto Collettivo Specifico di Lavoro di FCA/CNHI che, all’art. 23, “Trasporti e Mobilità”, testualmente recita: “E’ condivisa la volontà di riconoscere ampia attenzione ai problemi degli spostamenti casa-lavoro che hanno rilevanti effetti sull’equilibrio complessivo del benessere del lavoratore e sulla possibilità di conciliare esigenze e tempo di vita e di lavoro” ! Il ricorso, presentato stamattina al giudice del lavoro, sarà illustrato dall’avv. Arcangelo Fele nella prossima Assemblea Operaia del 1° maggio a Pomigliano (Sala Convegni, Bar Vesuvio, h 10.30): una iniziativa pubblica dei lavoratori tesa inoltre all’avvio della ‘difficile ricostruzione a tutto campo’ di adeguate rappresentanze del movimento operaio (volutamente posto oggi da più parti ai ‘bordi del nulla’) e dei lavoratori in generale, in uno con la necessità di cominciare a rompere le logiche di divisione contrattuale, sociale e razziale indotte dalla consociazione politica e sindacale e dalle strumentalizzazioni propagandistiche ad uso elettorale delle cosiddette formazioni populiste e dell’antipolitica.
Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 27 aprile 2017