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- Pubblicato: Venerdì, 24 Maggio 2019 08:39
SLAI Cobas Nazionale
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- Pubblicato: Giovedì, 25 Aprile 2019 09:25
Comunicato stampa
25 aprile a Pomigliano d’Arco:
OPERAI ITALIANI ED IMMIGRATI IN ASSEMBLEA SINDACALE
HANNO AFFOLLATO LA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
Quarant'anni di pseudo sinistra in Italia hanno consentito il dominio del capitale sul lavoro dipendente per sostituire il ‘conflitto di classe’ col più agevole rapporto ‘elemosieri-elemosinati’ tra istituzioni e lavoratori.
Quelle stesse pseudo sinistre che nel 1977 appoggiarono la ‘strategia dell’EUR’ della CGIL per trasformare i diritti dei lavoratori in ‘variabile dipendente dalle superiori necessità dell’impresa’ continuarono ad appoggiare, nel 1997, il governo di Prodi-Bertinotti sdoganando il capitalismo come ‘ineluttabile motore di sviluppo’, ma da ‘correggere’ col ‘nuovo mondo possibile’ postulato dall’ideoleogia prodiana e no-global e dalle collegate ‘sinistre’ politiche, sindacali e sociali.
Le stesse che consentirono il ‘pacchetto Treu’ e il lavoro in affitto che poi col ‘jobs act’ di Renzi e il ‘decreto dignità’ di Di Maio hanno portato alla libertà di licenziamento per generici ‘motivi economici’ eliminando l’obbligo di ‘giusta causa’ previsto dallo Statuto dei Lavoratori in caso di licenziamento.
Le stesse che nel 1995 consegnarono la rappresentanza sindacale nelle mani del padronato e delle sue ‘servitù sindacali’ firmatarie dei contratti: un essenziale supporto giuridico su cui si fondò il modello delle relazioni sindacali autoritarie di Marchionne.
Le stesse che oggi cercano di far passare inosservato il disegno di ‘legge delega sul lavoro’ deliberato lo scorso 28 febbraio dal consiglio dei ministri. Un Ddl che prefigura ‘la più grande deregolamentazione del diritto del lavoro della storia repubblicana in Italia’ sulla falsariga della recentissima ‘legge della schiavitù’ ungherese di Orban che prevede quella stessa ‘disintermediazione sindacale’ a favore del rapporto diretto tra azienda e singolo lavoratore contenuta nel piano lavoro del 5 stelle. Piano incorporato nell’ultimo contratto nazionale del gruppo FCA con la formalizzazione dello ‘smart working’ con il lavoro a casa tramite computer e, dulcis in fundo, l’applicazione ‘coatta e per contratto’dell’esoscheletro sugli operai.
Vero è che il duo Di Maio/Salvini si conferma sempre di più per ciò che è: un governo populista di estrema destra, con buona pace delle varie ‘sinistre no-global’ che ieri volevano spostare il capitalismo dalla parte del lavoro dipendente ed oggi vorrebbero spostare a sinistra i nuovi populismi di destra e la collegata ‘antipolitica’ .
Oggi e a questo punto, come lavoratori sottoposti a moderna schiavitù economica sappiamo di dover contare non sulle urne ma sulle nostre forze ! E se l’intero quadro politico-elettorale vuole riportarci a quei modelli politici ed economico-sociali già spazzati via nel 1945 dalla Resistenza, oggi più che mai, come operai, con questo 25 aprile ed in questa assemblea stiamo riorganizzando la nuova Resistenza con l’unità di lavoratori italiani ed immigrati: ed i risultati già si vedono!
Relazione introduttiva Mara Malavenda esecutivo nazionale Slai cobas Intervenuti:
Matteo Artista operaio - Aprea Luigi Slai cobas FCA Pomigliano - Paolo Dorigo coordinatore nazionale SlaiProlCobas - Sani Bhuyaen SlaiProlCobas Monfalcone - Marius Marin autista Fao Cobas Emilia Romagna - Giordano Spoltore Slai cobas Sevel (CH) - Gianluca Bego SlaiProlCobas ENI Marghera - Vittorio Granillo esecutivo nazionale Slai cobas.
Slai cobas SlaiProlCobas
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- Pubblicato: Venerdì, 19 Aprile 2019 16:06
Comunicato stampa
DURISSIMA PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACATO SLAI COBAS CHE ACCUSA LA FCA “DI ATTENTARE ILLECITAMENTE ALLE LIBERTA’ DI PENSIERO, ASSOCIATIVE E DELLE CONVINZIONI PERSONALI DEI LAVORATORI NONCHE’ A QUELLE SINDACALI COLLETTIVE E SOGGETTIVE”: STAMANE AL CAMBIO TURNO DEGLI STABILIMENTI DI POMIGLIANO D’ARCO E NOLA L’AZIENDA HA DI NUOVO TENTATO DI IMPEDIRE - CON L’AUSILIO DEL PERSONALE DI VIGILANZA ADDETTO ALLE PORTINERIE- IL VOLANTINAGGIO DI MATERIALE SINDACALE DI SLAI COBAS MINACCIANDO GL ATTIVISTI DEL SINDACATO.
I MILITANTI DEL SINDACATO HANNO RISPEDITO AL MITTENTE LE MINACCE E CONTINUATO L’ESERCIZIO DELLE LORO LIBERTA’ SINDACALI E PREANNUNCIATO DENUNCIA
SCONTRO IN CASSAZIONE TRA SLAI COBAS E FCA: IL 23 MAGGIO SI TERRA’ IL PROCESSO CON L’INNOVATIVO PROVVEDIMENTO DI “RIMESSIONE CON RITO DI PUBBLICA UDIENZA” EMESSO LO SCORSO 21 FEBBRAIO 2019 DALLA PROCURA GENERALE DELLA CORTE DI CASSAZIONE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE VIOLAZIONI DELLA NORMATIVA NAZIONALE CHE, SU PRECISO IMPULSO DELLE DIRETTIVE EUROPEE, HA ARRICCHITO IL DIRITTO ANTIDISCRIRMINATORIO NELL’AMBITO DELL’AFFILIAZIONE SINDACALE E DELLE CONVINZIONI PERSONALI NECESSARIAMENTE INCLUDENTI LE OPINIONI POLITICHE E QUELLE SINDACALI” INTANTO IL SINDACATO PREPARA L’ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE DEL 25 APRILE A POMIGLIANO leggi approfondimenti
Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 19 aprile 2019
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- Pubblicato: Martedì, 16 Aprile 2019 11:38
COOP TIME NEL MIRINO
Slai Prol Cobas annuncia una causa collettiva
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- Pubblicato: Sabato, 30 Marzo 2019 14:25
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- Pubblicato: Venerdì, 22 Marzo 2019 16:30
VERSO IL 25 APRILE
Stavolta per noi la tradizionale ricorrenza dell’8 marzo vivrà, insieme agli operai, nella mobilitazione del prossimo 25 aprile. Questo perché come Donne del Movimento Operaio siamo ben consapevoli che la differenza di genere non può né coprire né sostituire la fondamentale differenza di classe, specialmente quando come oggi l’intero quadro politico punta a trasformare il Movimento Operaio in ‘classe senza coscienza’ per impedire e controllare il conflitto sociale e lucrare strumentalmente il voto presentato ai lavoratori come ‘unica e possibile ribellione consentita’ ad ogni tornata elettorale. Questo con le multiformi proiezioni della destra populista, della finta sinistra, del razzismo e dei movimenti della cosiddetta ‘antipolitica’ che, in nome di una presunta modernità neo-liberista, si adoperano al progressivo azzeramento della democrazia e dell’insieme dei diritti sociali fondamentali mettendo il sistema economico in posizione dominante ed i lavoratori (di ogni nazionalità) in inferiorità sociale e normativa.
PER UN 25 APRILE ANTIRAZZISTA E DI NUOVA
RESISTENZA, A POMIGLIANO, INSIEME AGLI OPERAI
Perché, il 28 febbraio scorso, il governo gialloverde, col complice silenzio dell’insieme delle forze politiche presenti in Parlamento, ha deliberato un ‘disegno di legge delega’ con cui Lega e M5S, in evidente ed inquietante eversione della stessa Costituzione, si apprestano alla più grande deregolamentazione del diritto del lavoro della storia Repubblicana in italia ( Approfondimento sulla rivista Il Mulino )
- Perché col recente contratto nazionale di lavoro siglato l’11 marzo 2019 la multinazionale FCA e le sue servitù sindacali hanno ratificato lo “smart working” nonché (tra altre nefandezze come la privatizzazione ‘coorporativa e per contratto’ di diritti sociali fondamentali quali i sistemi pensionistici e sanitari) la deroga alle tutele previste dalle normative europee in materia di lavoro straordinario e tutele minime di riposo settimanale: deroghe direttamente prelevate dal ‘programma lavoro’ dei 5stelle (e del governo gialloverde) e costruito sulla ‘disintermediazione sindacale’ a favore del rapporto diretto tra azienda e lavoratore e sul ‘lavoro a casa’ (o negli scantinati) tramite computer (lo smart working). Il tutto confermando il sequestro delle libertà di associazione e di voto dei lavoratori vincolato alla stipula dei contratti-bidone e/o pirata e alla ratifica degli accordi liberticidi sulla rappresentanza sindacale
- Perché oggi vogliono riportarci a quei modelli economico-sociali e politico-istituzionali già spazzati via nel 1945 dalla Resistenza
- Perché il governo giallo-verde del ‘cambiamento in peggio’ punta sul ‘voto di scambio’ organizzandosi per la definitiva ‘messa in soffitta’ del conflitto sociale da sostituire col più agevole rapporto ‘elemosinieri-elemosinati’ tra istituzioni e lavoratori
- Perché col decreto ‘sicurezza e immigrazione’ si apprestano a mettere in atto la trasformazione autoritaria dei diritti e delle libertà sindacali con la galera per i lavoratori e l’espulsione per gli immigrati
- Perché l’intero quadro politico-istituzionale (con ‘Pacchetto Treu, la legge Fornero, il Jobs act ed il decreto dignità) sta già da anni e progressivamente condannando i lavoratori alla precarietà sottoponendoli al ricatto del licenziamento senza ‘giusta causa’ per relegare il lavoro al rango di merce ‘usa e getta’ di valore inferiore alle merci stesse
- Perché col disegno di legge sulla prostituzione vogliono sottoporre a moderna schiavitù economica le donne ed i loro corpi, da trasformare in merce da comperare ed usare a piacimento con la legittimazione dello Stato
- Perché la realtà che oggi come donne stiamo vivendo sulla nostra pelle nei luoghi di lavoro e nel sociale ci richiama, sia pure in chiave moderna, a quel tragico regime liberista di infausta memoria già intercorso tra lo Statuto Albertino del 1848 e l’era fascista.
- Perché 74 anni fa la lotta partigiana di uomini e donne liberò il nostro paese dalla guerra e dalla feroce dittatura aprendo la strada ai lavoratori per le successive ed importanti conquiste dei diritti sociali
- Perché quando si abbassa la democrazia nelle fabbriche e nell’insieme dei luoghi di lavoro si abbassano anche i diritti sociali e quelli civili
Comitato Mogli Operai - Pomigliano d’Arco, 8 marzo 2019
Per i contenuti di alto valore simbolico, sindacale e politico della proposta del Comitato Mogli Operai, Slai cobas e Slai Prol cobas aderiscono all’appello e decidono di far convergere sull’iniziativa anche le mobilitazioni del 1° maggio: per un 25 aprile di Nuova Resistenza a Pomigliano come importante scadenza nazionale ed antirazzista di uomini e donne di ‘Classe Operaia’ italiana ed immigrata.
22 marzo 2019
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Slai cobas Slai Prol Cobas
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- Pubblicato: Sabato, 02 Marzo 2019 15:03
Scontro in Cassazione tra SLAI COBAS E FIAT-FCA: Un contenzioso senza precedenti destinato a ‘fare scuola’ nella Giurisprudenza del Lavoro in Italia
Il sindacato di base Slai Cobas annuncia che "La procura Generale della Cassazione sconfessa la Corte di Appello di Napoli e detta ai Giudici le nuove regole del Diritto del Lavoro in chiave europea!"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il Comunicato inviatoci dal sindacato di base, Slai Cobas.
Lo Slai Cobas trasmette alla Corte di Giustizia Dell'Unione Europea l'innovativo provvedimento della Procura Generale della Cassazione.
Il Comitato Mogli Operai Pomigliano propone in Assemblea lo spostamento della Mobilitazione delle Donne dell'8 marzo alla significativa data del 25 Aprile, proposta accolta dal Sindacato per l'Alto Valore simbolico della 'ricorrenza della Liberazione', lo Slai Cobas Decide di far convergere su tale data anche l'appuntamento pubblico del prossimo 1 Maggio: per un 25 aprile a Pomigliano come importante scadenza di mobilitazione di uomini e donne del Movimento operaio.
Tante le facce “nuove” di lavoratrici e lavoratori che hanno affollato la Sala Assemblea dello Slai cobas nell’attivo straordinario tenuto stamattina dal sindacato “per mettere a punto iniziative strategiche a tutela dei diritti sindacali e dei lavoratori e di tutela dell’occupazione e del salario”.
Nelle relazioni di Mara Malavenda e Vittorio Granillo ampio spazio è stato dedicato all’analisi del provvedimento innovativo emesso dalla Procura Generale della Corte di Cassazione che lo scorso 21 febbraio 2019 ha formalizzato la prossima “rimessione con rito di Pubblica Udienza in Cassazione”. La vicenda è relativa al trasferimento discriminatorio di 316 operai FCA dallo stabilimento di Pomigliano all’unità-fantasma del Polo logistico di Nola, avvenuto nel 2008, tra altro con la contemporanea messa in cassa integrazione “sine die” per i successivi sei anni dei lavoratori trasferitivi.
Le motivazioni del provvedimento della Procura Generale della Corte di Cassazione: “il ricorso di Slai cobas ha oggetto questioni che non risultano ancora essere state portate all’attenzione di questa Corte”… “la Corte partenopea” (il riferimento è ai giudici in appello del Tribunale di Napoli) “ha ignorato del tutto lo sviluppo della normativa nazionale che, su preciso impulso delle direttive europee, ha arricchito il diritto antidiscriminatorio”…”una interpretazione in senso così limitativo configgerebbe con i principi posti dal legislatore comunitario”…”risulta sicuramente in violazione di legge il richiamo da parte delle Corte partenopea del regime probatorio”…”che sembrerebbe implicare una piena inversione degli oneri di Prova” (NB: a carico dei lavoratori e non su parte datoriale) …”
Lo specifico profilo di novità riguarda la normativa comunitaria anche nell’ambito dell’affiliazione sindacale e delle convinzioni personali necessariamente includenti le opinioni politiche e quelle sindacali laddove si estrinsechino in attività conseguenti e sulle eventuali ripercussioni di parte datoriale sulle libertà del singolo e sulla restrizione e/o ostacolo al libero esercizio dell’attività sindacale”…”in quanto l’affiliazione sindacale è connotata da specifici motivi di appartenenza ad un organismo socialmente e politicamente qualificato a rappresentare opinioni, idee e credenze suscettibili di tutela inerenti le libertà del singolo e quelle sindacali da possibili atti, discriminatori e/o intimidatori, vietati”…”per il rilievo e la novità delle questioni prospettate si insiste per la trattazione del processo in pubblica udienza o, in caso contrario, si propone l’accoglimento del ricorso di Slai cobas””. Approfondimento
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- Pubblicato: Mercoledì, 27 Febbraio 2019 13:07
Sabato 2 marzo - ore 11.00 - sede Slai cobas - Pomigliano d’Arco
ATTIVO
delle lavoratrici e dei lavoratori
(iscritti e simpatizzanti)
di FCA di Pomigliano e Nola
A fronte della fanfaronate aziendali millantanti, anno dopo anno, immaginifici rilanci e sviluppi produttivi persiste in fabbrica una insopportabile situazione fatta di precarietà lavorativa e salariale, e “personale eccedente” (in “esubero strutturale”) da oltre un decennio come ormai tutti ben sappiamo. Esuberi che possono essere sottoposti a cessione di ramo d’azienda preparatori di tagli occupazionali. Per questo Slai cobas convoca quest’<Attivo Straordinario> aperto a tutti e tutte (iscritti o meno al sindacato) per mettere a punto iniziative strategiche a tutela dei diritti sindacali, soggettivi e collettivi dei lavoratori, dell’occupazione e del salario.
Lo scontro in Cassazione di questi giorni tra Slai cobas e Fca sulla vicenda del trasferimento discriminatorio del 2008 (all’epoca impugnato dal solo Slai cobas e con tutti gli altri sindacati che firmarono l’accordo di deportazione al confino di Nola di 316 lavoratori) sta mettendo in serie difficoltà il modello di relazioni sindacali autoritarie in auge nell’intero gruppo FCA e nelle aziende collegate. Ma queste pur importanti iniziative, senza la mobilitazione dei lavoratori, da sole non bastano!
Nell’attivo sarà distribuita ai partecipanti la copia integrale dell’atto dello scorso 21 febbraio 2019 della Procura Generale della Corte di cassazione, nonché dato informativa sulle vertenze in corso per la mancata-rotazione e verrà definita un’importante iniziativa di mobilitazione a Pomigliano.
Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli
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- Pubblicato: Sabato, 23 Febbraio 2019 10:51
Comunicato stampa del 23-febbraio-2019
Tribunali di Lanciano e Larino censurano prima il modello-Marchionne poi la correlata gestione dell’ <ordine pubblico>
PROCEDIMENTO PENALE A CARICO DI DIRIGENTI DI SLAI COBAS PER UNA INIZIATIVA ALLA POWERTRAIN DI TERMOLI: IL PM DEL TRIBUNALE DI LARINO (CB) RICHIEDE L’ARCHIVIAZIONE PER <NON PUNIBILITÀ> DELLE IPOTESI DI REATO DI “MANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA” (VIOLAZIONE DELL’ART. 18 DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI DI PUBBLICA SICUREZZA) E VIOLAZIONE DELL’ART. 651 DEL CODICE PENALE (“RIFIUTO DI FORNIRE I DOCUMENTI DI IDENTIFICAZIONE PERSONALE” ALLA DIGOS)
LA NUOVA ‘BOTTA’ AL MODELLO DI RELAZIONI SINDACALI AUTORITARIE DELLA FCA, STAVOLTA ARRIVATA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI LARINO (CHE HA SIGNIFICATIVAMENTE “STEMPERATO” LE EVIDENTI ANOMALIE DI GESTIONE TERRITORIALE DELL’ORDINE PUBBLICO CONFLIGGENTE CON LE LIBERTA’ SINDACALI) SEGUE QUELLA DELLO SCORSO 7 FEBBRAIO IMPARTITA DAL TRIBUNALE DI LANCIANO ALLA SEVEL DI ATESSA (CH) CON DECRETO DI CENSURA DELLA PRETESA DI CONCENTRARE LA RAPPRESENTANZA SINDACALE IN FABBRICA NELLE MANI DEI SOLI SINDACATI FIRMATARI DI CONTRATTO PER ESCLUDERE LO SLAI COBAS continua a leggere
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- Pubblicato: Venerdì, 15 Febbraio 2019 16:17
Vastoweb.com LAVORO ED ECONOMIA venerdì 15 febbraio 2019