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- Pubblicato: Venerdì, 01 Maggio 2020 08:52
SLAI Cobas Nazionale
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- Pubblicato: Giovedì, 30 Aprile 2020 12:30
COMUNICATO STAMPA
SLAIPROLCOBAS STIGACASTELFRANCO-CAMPIGO TV 30-04-2020
LA LOTTA RIPRENDE NELLA LINEA 21 ALLA STIGA DI CAMPIGO (TV)
Infatti in questi giorni la sicurezza in periodo di emergenza covid-19 è messa a forte rischio dal momento che le distanze non sono garantite e la velocità ed intensità del lavoro crea sudore ed aumenta i rischi. LEGGI TUTTO
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- Pubblicato: Venerdì, 24 Aprile 2020 09:39
LO SLAI COBAS DICE NO ALLA RIAPERTURA DI FCA
Pomigliano/Chieti 24 aprile 2020
Comunicato stampa
Coronavirus e apertura anticipata Sevel di Atessa e altre fabbriche Fca: sindacato Slai cobas mette in mora l'azienda e parti governative/istituzionali in relazione agli inerenti obblighi e responsabilità di competenza per possibili rischi epidemiologici.
coordinamento provinciale di Slai cobas Napoli coordinamento provinciale di Slai cobas Chieti
Slai Cobas. Apertura fabbriche FCA:
La salute dei lavoratori non è subordinata alle esigenze economiche aziendali
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-slai_cobas_apertura_fabbriche_fca_la_salute_dei_lavoratori_non__subordinata_alle_esigenze_economiche_aziendali/82_34454/
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- Pubblicato: Mercoledì, 08 Aprile 2020 18:12
Compagni. . . Vi consigliamo la visione di report del 6 aprile (vedi link sotto) in quanto fa emergere ancora di più il valore
dell’ iniziativa sindacale di Slai cobas, intrapresa a Pomigliano e Nola, per la salvaguardia dei lavoratori dal rischio contagio da corona virus, inchiodando e trascinando alle proprie responsabilità Istituzioni, Azienda e Sindacati. Risulta ancora più evidente nel contenuto delle comunicazioni avvenute il 10 marzo 2020 e il 13 marzo 2020 (che di seguito sono allegate) ( alla Presidenza del Consiglio, Azienda, Ispettorato e Presidenza regione Campania), l’impostazione strategica sindacale di Slai cobas calibrata e mirata a determinare l’interruzione istantanea della produzione a Pomigliano e Nola, nei fatti avvenuta.
Un ruolo sindacale che può essere attuato e rivendicato solo dallo Slai cobas, in quanto non è sottomesso alle influenze della politica, degli imprenditori, dei sindacati e delle Istituzioni che ai cosiddetti tavoli, manovrano in danno dei lavoratori, tutti asserviti dalla legge del capitale.
E’ inoltre ragionevole attribuire un valore aggiunto alla manovra sindacale di Slai cobas, che è stata efficace anche perché distaccata e lontana dalle logiche di corruzioni dettate dal padronato e soprattutto alla luce degli eventi che stanno caratterizzando l’attuale emergenza covid19 (vedi in particolare quelli riguardanti l’area Lombardia). A questo punto è palese che se non ci fosse stato l' intervento dello Slai avremmo rischiato una seconda Lombardia.
Dal servizio di Report si comprende facilmente l’intento delle imprese mirato ad impedire la proclamazione di zona rossa in Lombardia, facendo leva sulla politica collusa e sindacati compiacenti, scatenando cosi una vera e propria mattanza in nome del profitto.
Servizio di report del 6 aprile
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- Pubblicato: Martedì, 31 Marzo 2020 20:44
IL VIRUS E IL "CASO" NON HA PIETÀ
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- Pubblicato: Domenica, 29 Marzo 2020 16:46
RISCHIO CORONAVIRUS IN FCA
Bene abbiamo fatto come Slai cobas a muoverci per tempo a Pomigliano ed a Atessa facendo fermare gli impianti vedi allegati: Ciò mentre altri sindacati erano in riunione con l'azienda per continuare la produzione. Se non lo avessimo fatto oggi alla luce dei primi contagi in atto tra i lavoratori delle fabbriche di Pomigliano potremmo già essere nel pieno di un gravissimo evento epidemiologico nei luoghi di lavoro e nel territorio. Come Slai cobas invitiamo i lavoratori alla massima allerta e vigilanza e a comunicarci ogni situazione critica.
Pomigliano d' Arco 29 marzo 2020 Coordinamento provinciale di Napoli
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- Pubblicato: Venerdì, 20 Marzo 2020 15:34
COMUNICATO STAMPA
SEVEL/COVID19: NESSUNA RIPRESA SENZA GARANZIE A TUTELA DEI LAVORATORI.
A seguito della comunicazione aziendale, in piena emergenza sanitaria sul territorio abruzzese,della riapertura dello stabilimento il prossimo 30 marzo,tentativo posto in essere anche lo scorso 17 marzo e contrastato dalla scrivente organizzazione, a differenza delle sigle firmatarie,attraverso lo sciopero con adesioni della stragrande maggioranza degli operai ,che ha determinato il repentino dietrofront aziendale,ribadiamo con forza che mentre i cittadini sono sottoposti a severe restrizioni anticontagio sul territorio,si pretende che per i lavoratori non valgano le adeguate ed indispensabili garanzie sanitarie all’interno delle fabbriche.
Lo Slai Cobas,qualora dovessero persistere le attuali condizioni di rischio epidemiologico, attuerà una nuova iniziativa di sciopero a tutela dei lavoratori e dei cittadini del territorio.
20 marzo 2020 Coordinamento prov.le SLAI Cobas Chieti
Scarica il comunicato
FINCANTIERI: ferie o cassa integrazione NON PAGATE – Gli appalti non cambiano ! leggi tutto
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- Pubblicato: Martedì, 17 Marzo 2020 15:49
COMUNICATO STAMPA
SEVEL/CORONAVIRUS
Sciopero dello Slai Cobas riuscito anche sul secondo turno iniziato alle 14:15, con percentuali di adesioni superiori all’80%,
costringendo i responsabili gestionali ad un’ulteriore riduzione dei volumi previsti. Gli operai non possono essere considerati vassalli senza più diritti nelle officine, meritano di essere tutelati dal rischio epidemiologico insieme ai familiari ed ai cittadini del territorio.
Coordinamento prov.le SLAI Cobas Chieti
17 marzo 2020 scarica il comunicato
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- Pubblicato: Martedì, 17 Marzo 2020 09:16
COMUNICATO STAMPA
SEVEL: SCIOPERO RIUSCITO ALL’80% !
PARALIZZATE LE LINEE DI PRODUZIONE
I lavoratori non sono carne da macello come da sconcertante pretesa aziendale e dei sindacati firmatari compresa la fiom.
La ripresa produttiva è stata paralizzata grazie alla mobilitazione prolungata lanciata dallo Slai Cobas a tutela dei lavoratori con riduzione dei volumi impostati del 70% rispetto ai giorni precedenti.
Si ribadisce la tempestiva chiusura temporanea dell’intero sito Sevel e delle aziende collegate, al fine di tutelare gli operai e le loro comunità di provenienza, come avvenuto negli altri stabilimenti Fca italiani ed europei a seguito emergenza sanitaria da coronavirus in atto fino al 27 marzo prossimo.
Coordinamento prov.le SLAI Cobas Chieti
17/03/2020 Scarica il comunicato
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- Pubblicato: Lunedì, 16 Marzo 2020 16:26
CORONAVIRUS: I LAVORATORI NON SONO CARNE DA MACELLO DA SACRIFICARE SULL’ ALTARE DELLO SFRUTTAMENTO .
L’emergenza sanitaria da COVID-19 continua ad estendersi su tutto il territorio nazionale,persino a
livello internazionale,causando centinaia di morti,nonostante i decreti ministeriali che limitano
le libertà individuali e le raccomandazioni diffuse dagli organi istituzionali e dai mass media.
E’ paradossale che in simili circostanze governo,organizzazioni padronali e cgil-cisl-uil possano
ritenere utile all’arresto di una singolare pandemia virale, un “protocollo condiviso di
regolamentazione delle misure per il contrasto della diffusione del virus covid-19 negli ambienti
di lavoro” contenente indicazioni igienico-sanitarie di ipotetica efficacia:
- accesso contigentato e ridotto agli spazi comuni (spogliatoi,mense,servizi igienici,aree relax
e fumatori). In Sevel le pause giornaliere sono a prevalente carattere collettivo ,con utilizzo
contemporaneo dei servizi igienici, negli spogliatoi la disposizione degli armadietti non consente
il rispetto della distanza di sicurezza.
- orari di ingresso/uscita scaglionati. In Sevel la maggioranza di oltre 6000 lavoratori è
turnista/pendolare, fruitore dei servizi di trasporto pubblico e costretta ad operazioni
identificative tramite badge in ingresso ed a premere pulsantiere imparziali di controllo in
uscita.
- consegna di dpi,carenti da settimane persino nei presidi sanitari, ove non sia possibile il
rispetto della distanza minima di sicurezza. In Sevel la distanza interpersonale è ridotta in
numerose postazioni lavorative, per esigenze tecnico-produttive.
E’ altresì INACCETTABILE che vengano delegate responsabilità istituzionali di
sorveglianza,controllo e delibera in merito all’attuzione di simili misure agli rls/rsa
aziendali,nominati dalle organizzazioni sindacali firmatarie, privi di adeguata formazione e
conoscenza in merito al rischio biologico per esposizione al covid19.
Per i suindicati motivi al fine di tutelare l’incolumità dei lavoratori, dei loro familiari ed
evitare probabili ripercussioni sull’intera collettività del territorio regionale ed extraregionale
il Coordinamento SLAI Cobas di Chieti dichiara
SCIOPERO
IN TUTTO IL SITO SEVEL SU TUTTI I TURNI LAVORATIVI
DA MARTEDI’ 17 MARZO FINO A SABATO 21 MARZO 2020
16 MARZO 2020 Coordinamento prov.le SLAI Cobas Chieti
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- Pubblicato: Venerdì, 13 Marzo 2020 13:47
Comunicato stampa
ESECUTIVO NAZIONALE SLAI COBAS INTIMA A FCA/CNHI E AL PREMIER CONTE “L’IMMEDIATA FERMATA IMPIANTISTICA E PRODUTTIVA DEGLI STABILIMENTI AD OGGI IMPOSSIBILITATI A GARANTIRE LA NECESSARIA ED URGENTE SICUREZZA SANITARIA SUL LAVORO E QUELLA TERRITORIALE”
MARA MALAVENDA A CONTE: “LAVARSI LE MANI VA BENE… MA NON LAVARTELE TU NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI”!
Dichiarazione di Mara Malavenda (Esecutivo Nazionale Slai cobas): “Ci auguriamo che il Presidente del Consiglio dimostri nei confronti dei lavoratori esposti con le loro famiglie a rischio contagio la stessa solerzia messa in atto alla prima comparsa del virus in Italia col sostanziale svuotamento del Parlamento e la rarefazione dei lavori in Aula ridotti ad un solo giorno settimanale e con un ristrettissimo numero di parlamentari. E quindi lo invitiamo fermamente a non lavarsi le mani nei confronti dei lavoratori che, gli ricordiamo, non sono i nuovi pària sociali del terzo millennio sottratti ad ogni tutela e diritto nei luoghi di lavoro e da sacrificare all’altare dello sfruttamento padronale da parte di un quadro politico-istituzionale sempre più intriso di ‘giallo’: il colore delle organizzazioni sindacali asservite ai poteri economici ”.
Slai cobas – Sede Legale Nazionale - Pomigliano d’Arco, 13 marzo 2020
vedi allegati
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- Pubblicato: Giovedì, 12 Marzo 2020 10:50
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- Pubblicato: Mercoledì, 11 Marzo 2020 07:56
Fca/coronavirus: dopo l'intimazione ad adempiere di slai cobas si ferma la produzione a Pomigliano fino al 16 marzo e x 1 giorno al reparto logistico wcl di Nola. leggi comunicazione
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- Pubblicato: Venerdì, 06 Marzo 2020 11:33
comunicato stampa
Pomigliano d’Arco, 6 marzo 2020
Rinviata per coronavirus l’iniziativa dell’8 marzo delle donne operaie di Pomigliano
L’ASSEMBLEA OPERAIA DI ‘DONNE ED UOMINI’ PREVISTA PER L’ 8 MARZO PRESSO LA SALA
CONSILIARE DEL COMUNE DI POMIGLIANO D’ARCO E’ STATA RINVIATA AL PROSSIMO 22
GIUGNO , DATA IN CUI CADRA’ IL ‘DECENNALE’ DEL REFERENDUM ALLA FIAT POMIGLIANO
INTANTO GLI UFFICI LEGALI DEL SINDACATO, SU RINVIO DELLA CASSAZIONE, PREPARANO
RICORSO A TUTELA DEI DIRITTI SINDACALI IN FCA NONCHE’ PER IL RISARCIMENTO DEL
DANNO ECONOMICO SUBITO DAI LAVORATORI DISCRIMINATI TRASFERITI AL WCL DI NOLA
In ottemperanza del decreto del Consiglio dei Ministri dello scorso 4 marzo il Comune di Pomigliano D’Arco
ha sospeso, fino a nuova disposizione, l'uso della sala consiliare per eventi e manifestazioni pubbliche.
Pertanto l’assemblea operaia di domenica 8 marzo indetta dal Comitato Mogli Operai Pomigliano è spostata al
prossimo 22 giugno in occasione del decennale del referendum di Marchionne alla Fiat Pomigliano.
Intanto è in preparazione il ricorso al Tribunale di Napoli di Slai cobas contro FCA come da sentenza di rinvio
n. 1 del 2020 della Corte di Cassazione. Ricorso che sarà presentato a breve a tutela dei diritti sindacali nonchè
di quelli dei lavoratori trasferiti a Nola in violazione del diritto antidiscriminatorio europeo e delle collegate
convenzioni internazionali sul lavoro. Ciò in preparazione di successive azioni risarcitorie.
Comitato Mogli Operai Pomigliano
Slai cobas - Coordinamento Provinciale di Napoli
LEGGI TUTTO
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- Pubblicato: Mercoledì, 04 Marzo 2020 12:28
Godetevi questo videoclip sui piani-fantasma di FCA Pomigliano: vi garantiamo che ne vale la pena!! Ci vediamo l’8 marzo.
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- Pubblicato: Martedì, 03 Marzo 2020 12:44
comunicato stampa Pomigliano d’Arco, 3 marzo 2020
OPERAIE PREPARANO L’ 8 MARZO A POMIGLIANO
Altro che “festa delle donne”: sarà invece una “assemblea operaia” quella promossa dal Comitato Mogli Operai di Pomigliano e che si terrà il prossimo 8 marzo nei locali dell’Aula Consiliare del Comune della cittadina industriale vesuviana in occasione della ricorrenza della giornata internazionale della donna.
Il fatto è che come operaie siamo ormai costrette a subire 360 giorni all’anno un insopportabile regime di sfruttamento multiplo: dell’organizzazione del lavoro in fabbrica, della maternità e del lavoro domestico, e di cura e supplenza dei servizi sociali sempre più privatizzati… commentano le donne del Comitato…
E quando l’intero quadro politico-istituzionale, in nome di una presunta modernità neo-liberista, si adopera al progressivo azzeramento delle democrazia nei luoghi di lavoro e dell’insieme dei diritti sociali e civili mettendo il sistema economico in posizione dominante ed i lavoratori in inferiorità sociale e normativa;
quando la precarietà sociale, data dai falsi piani industriali che si susseguono da decenni, abbassa la sicurezza economica degli operai e delle loro famiglie (come in FCA, ILVA, ALITALIA ecc..);
quando le multinazionali esercitano una diretta influenza di Governo sui governicchi populisti dei singoli Stati inducendo frammentazione contrattuale, razzismo e contrapposizione sociale, generazionale e di genere;
quando con le leggi Fornero, Jobs Act di Renzi e Decreto Dignità di Di Maio si azzerano i fondamentali diritti dei lavoratori per trasformare il lavoro in merce di valore inferiore alle merci stesse;
quando la delegificazione dei diritti dei lavoratori a favore di quelli padronali è sostenuta dalla ‘contrattazione sindacale a perdere’ (per i lavoratori), appoggiata e fatta propria dai vari governi ‘più o meno gialli’ (dal colore dei sindacati di comodo sostenuti e foraggiati dal potere economico e dalle collegate lobby politico-clientelari);
quando gli infortuni sul lavoro registrati dell’INAIL nel solo mese di gennaio 2020 ammontano a ben 46.483 e le malattie professionali a 4.634 (ad esclusione del lavoro nero), e i morti sul lavoro per ‘omicidi bianchi’ sempre nel solo mese di gennaio 2020 sono stati ben 52 (altro che coronavirus);
e quando la progressiva mercificazione dei diritti dei lavoratori determina conseguenze devastanti sulla condizione delle donne, italiane ed immigrate, costrette a pagare giorno dopo giorno prezzi sempre più alti nella moderna società capitalistica, allora possiamo ben dire che la misura è colma !
Ed è per questo - in un momento in cui tutto è sempre più virtuale (e finanche le mobilitazioni sono destinate a diventare ‘mode mediatiche passeggere’)- che, rifacendoci alla ‘Nostra Storia’, quella di uomini e donne del Movimento Operaio,continuiamo a credere che solo la convinta presenza fisica dei lavoratori e delle lavoratrici che scendono in campo potrà fare la differenza! Come già sta avvenendo in FCA dove, con le vittorie che come operaie ed operai stiamo ottenendo in termini di diritto antidiscriminatorio, stiamo già riscrivendo lo Statuto dei Lavoratori e seppellendo sia le politiche autoritarie aziendali che le derivate leggi Fornero, Jobs Act e Decreto Dignità.
Ed è per questo che, oggi più che mai, riteniamo che la ‘differenza di genere’ non può né coprire né sostituire la fondamentale ‘differenza di classe:’ perché quando si abbassano la democrazia e le garanzie nei luoghi di lavoro si abbassano anche i diritti sociali e quelli civili!
Comitato Mogli Operai Pomigliano