Pomigliano 19 gennaio 2024
Spett. le Direzione Aziendale di Stellantis Europe S.p.A.
Stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d'Arco
80038 (NA) via Ex Aeroporto snc
Pec:
In relazione alla illegittima pretesa aziendale di abolizione della pausa pranzo – per effettuare lavoro straordinario – per gli addetti ai reparti di Lastratura, Verniciatura, Stampaggio, Plastica, Qualità di prove su rulli, convergenze, TDF, movimentazione vetture verso le prove statiche dinamiche e il piazzale prodotto finito, bollino verde Tonale/Hornet e Panda, aree rework dello Stabilimento G. B. Vico di Pomigliano d'Arco e per i lavoratori ivi trasferiti dalle Vs. unità produttiva di Melfi, Cassino e Sevel, nel significarVi che in relazione alle vigenti normative di legge, di evidente rango gerarchico superiore a quelle contrattuali, il lavoratore non è tenuto alla rinuncia della richiamata pausa, la scrivente organizzazione sindacale invita la Direzioni Aziendali in indirizzo a desistere dal mettere in atto comportamenti e/o iniziative disciplinari intimidatori e lesive dei citati diritti dei lavoratori in quanto ciò potrebbe inoltre configurare, a giudizio di Slai cobas, evidenti e gravi ipotesi di reato.
Nel porVi distinti saluti si resta in atteso di Vs. sollecito riscontro preannunciando in mancanza ogni idonea iniziativa di mobilitazione sindacale e giudiziale a tutela dei diritti dei lavoratori.
Per Slai cobas – coordinamento provinciale di Napoli ed esecutivo Nazionale: Vittorio Granillo
Scarica 1-comunicazione-stellantis-europe-stabilimento-gianbattista-vico-19-gennaio-2024
Operai, Operaie, Lavoratori e Lavoratrici in Fincantieri a Marghera.
Oggi siamo qui per protestare contro il sistema poliziesco vigente in Fincantieri, siamo qui insieme
a quattro operai espulsi dall’ingresso in Fincantieri.
Presentiamo due casi gravi:
Il caso della espulsione dai cantieri di tre operai bengalesi a tempo determinato il 14 settembre 2023
in Fincantieri a Marghera.
Shaidul, Rabbani e Rubel, erano stati accusati di volersi appropriare di un casson
etto metallico, in
realtà sono stati buttati fuori dai cantieri solo perché avevano pensato di utilizzare un cassonetto
dotato di lucchetto e chiave infilata nel lucchetto, cassonetto abbandonato da una ditta che aveva già
concluso i suoi lavori sul cantie re, senza in effetti compiere alcun fatto illecito.
Ciò dimostra che in realtà la vigilanza interna ai cantieri che è intervenuta in questo caso, ha
criminalizzato un comportamento in realtà spiegabile, di tre lavoratori che a fine turno cercavano
soltanto un posto dove mettere al sicuro gli strumenti di lavoro che gli erano stati consegnati
(pennello, rullo, guanti, nastro adesivo, coltellino, ed altri strumenti di lavoro) a causa del fatto che
il capoturno non consegna facilmente i mezzi di lavoro ed incu teva loro timore.
Un fatto in sé ridicolo, che ha determinato l'espulsione dal luogo di lavoro di tre operai senza una
sospensione disciplinare vera e propria, fino alla scadenza del contratto a tempo determinato che era
prossima (fine settembre).
Inoltre,
la illecita multa trattenuta in busta paga a ciascuno dei tre operai, di 1.000 euro, si pone
come un abuso anche formale, perché il committente degli appalti di fatto dispone la cessazione del
rapporto di lavoro a tre innocenti lavoratori senza che sia st ato nemmeno espletata una procedura
disciplinare.
Il caso di Adama, saldatore senegalese, che dal settembre 202
1 attende inutilmente di poter rientrare
in Fincantieri, da cui è stato bandito dopo che era avvenuto un litigio con un altro operaio
dipendente di una diversa ditta di appalto, che invece dopo poco venne fatto rientrare.
Entrambe queste situazioni che oggi denunciamo come abnorme utilizzo del potere da parte del
committente Fincantieri all’interno del sistema degli appalti che è ben noto a noi c he ci lavoriamo,
rimandano alla mancanza di democrazia e alla mancanza di rispetto del diritto del lavoro da
parte della committente stessa Fincantieri spa , che, al di fuori di ogni procedura disciplinare,
esercita un potere fuori da ogni controllo persino dell’ispettorato del lavoro, un potere quasi militare
attraverso aziende di sorveglianza.
Ma Vi è di peggio: Il pass del tesserino viene concesso da Fincantieri spa su richiesta della azienda
interessata a far entrare/rientrare ogni lavoratore, dopo 3 visti: quello della sicurezza, quello
dell’ufficio terze ditte, e quello della portineria, che è gestita da una azienda di sorveglianza esterna.
Per cui un responsabile della portineria, può decidere per anni la esclusione anche per anni ed anni,
di un lav oratore.
Non a caso ad esempio nell’ultima delle situazioni sopra descritte, come O.S.abbiamo cercato
inutilmente di parlare di persona e al telefono con il responsabile della portineria, che non ci ha
degnato di alcuna attenzione. Eppure agli addetti in portineria avevamo spiegato che eravamo
andati a chiedere del responsabile dopo aver parlato di questo con la stessa azienda ove era
occupato il lavoratore.
CHIEDIAMO CHE FINCANTIERI ISTITUISCA UN SISTEMA DI POSSIBILE RICORSO DA
PARTE DEI LAVORATORI ESCLUS I CON ASSISTENZA SINDACALE.
CHIEDIAMO LA RIAMMISSIONE ALL’INGRESSO IN STABILIMENTO DI SHAIDUL,
RABBANI, RUBEL E ADAMA !
COBAS APPALTI FINCANTIERI MARGHERA DI SLAIPROLCOBAS
f.i.p. via seismit doda 2/d Marghera (ve)
tel 3203583621
"Cristo sotto le macerie".
Il discorso integrale del reverendo Munther Isaac di Betlemme
Spett.le Prefettura di BARI
Spett.le Questura di BARI-alla att.ne Ufficio DIGOS
Spett.le Polizia Municipale - BARI
Mira, 03-11- 2023
Il sottoscritto DORIGO Paolo, nato a VENEZIA il 24-10-1959, residente a Mira-VE- Via Corridoni, 4,rappresentante legale e coordinatore nazionale della organizzazione sindacale Federazione AutistiOperai aderente SlaiProlCobas federato S.L.A.I.Cobas, con la presente COMUNICA che il giorno lunedì 6novembre 2023, in occasione dello sciopero nazionale dei dipendenti autisti di mezzi pesanti della societàNothegger Intermodal Trucking srl, indetto DALLA SOLA NS.ORGANIZZAZIONE SINDACALE,regolarmente comunicato alle Autorità competenti, si svolgerà una azione di volantinaggio date ore 9 alle ore12 in Piazza della Libertà (nelle vicinanze non occupate da mezzi e dal traffico,della Prefettura diBari), volta a denunciare le carenze del sistema retributivo degli autisti ed asensibilizzare la popolazione dei problemi degli autisti e degli utenti delle strade, sarà svolto inmodo pacifico e tale da non ostacolare il percorso pedonale e il traffico della zona interessata. Sul posto referente sarà il sottoscritto. Nell'occasione sarà gradita la possibilità, se il Prefetto acconsentisse, di un incontro presso la Prefettura. Per eventuali comunicazioni precedenti la giornata di lunedì 6, contattare il sottoscritto al 320 - 3583621 danumero fisso visibile grazie.
Distinti saluti
Dorigo Paolo rlpt - cn Federazione Autisti Operai aderente SlaiProlCobas federato S.L.A.I.Cobas
Scarica pec-nothegger-bari-lunedi-6-11-2023-comunicazione-sciopero-slaiprolcobas
Cittadini, Lavoratori e Lavoratrici,
Oggi 6 e 7 novembre 2023 stiamo scioperando affinché la azienda Nothegger Intermodal Trucking dove lavoriamo da tanti anni si decida a rispettare i termini di pagamento delle retribuzioni, e perché rispetti l’obbligo di legge di retribuire le ore straordinarie, che nel nostro lavoro non sono poche, anzi. La nostra protesta oggi la portiamo a Voi, nella prestigiosa piazza ove ha sede la Prefettura di Bari, città dove lavoriamo, in quanto vogliamo rappresentarVi le problematiche del nostro lavoro e della sicurezza nelle strade che è assai problematica in questo periodo ancor più che in passato.
Il trasporto merci è sempre più assorbito, diretto, guidato e determinato dal complesso industriale e della grande distribuzione. La compressione del costo del lavoro è data non solo dalle difficoltà del “mercato”, MA dalla scientifica speculazione del padronato e dei suoi specialisti, (senza contare consorzi, agenzie interinali), ivi compresi i politici, gli avvocati azzeccagarbugli, i giudici che fanno sentenze sempre più sbilanciate, offrendo alle aziende moltissime vie di fuga giuridiche, ed ai lavoratori cercando addirittura di imporre l’onere probatorio su cose che sono palesi, per non parlare delle “interpretazioni”.
Queste gravi dinamiche, che colpiscono in generale tutti i lavoratori, in particolare i trasporti, sono ancora più gravi se si pensa che gli autisti di mezzi pesanti nella gran parte sono persone che faticano addirittura a tornare a casa nel fine settimana, dopo quattro o cinque notti trascorse a dormire sui camion.
In questo senso, il Ccnl della logistica, pur essendo applicati dalle aziende numerosi contratti nazionali molto peggiori, firmati da una varietà di “sindacati” di comodo e filo-padronali, è un capolavoro di viltà, spacciato per legge nonostante sia stato effettivamente sottoscritto da una minoranza, come nel 2018, solo 38 mila firme su 800 mila lavoratori assoggettati; pensate che • da 30 anni non viene incrementata la indennità di disagio, ferma alle 1800 lire italiane (0,93 euro) del 1991, nel’ultimo contratto nazionale;
• non c’è stato alcun incremento della trasferta negli ultimi tre rinnovi contrattuali;
• è stata introdotta una clausola illegale che esclude la contrattazione di 2° livello alle organizzazioni
che pur presenti in azienda, non sono firmatarie del Ccnl;
• il carico/scarico della merce, escluso dal Ccnl del 2013, diventa praticamente un vincolo contrattuale con la sola eccezione dei container;
• poi: l’obbligo positivo di dare lavoro fino a 6 mesi all’ autista dipendente cui viene ritirata la patente,
è stato tolto, rimane come libera possibilità dell’azienda (!!!);
• ancora, sono state ridotte sin dal 2017 le maggiorazioni per le ore straordinarie notturne e festive,
• e molti altri peggioramenti, la documentazione la trovate nel ns.sito (quello riportato sotto).
E non è un problema, chiaramente, solo economico, ma innanzitutto di dignità e di diritti lesi a una
categoria, la nostra, che patisce un numero annuale di morti sul lavoro uguale a quello di tutte le altre
categorie messe insieme !!!
Queste ed altre condizioni di disagio spiegano solo in parte la gravità del problema sicurezza sulle strade e dei mezzi, fortunatamente nella nostra Azienda questo problema non è gravato da carenze nella manutenzione dei mezzi, anzi, ma in generale i controlli sui mezzi e sulle condizioni delle strade non sono sufficienti e nonostante gli anni, il problema permane e viene a gravare anche sui cittadini e non solo su noi lavoratori.
Il nostro impegno alla regolarizzazione dei pagamenti ed al riconoscimento economico delle ore effettive di lavoro e non solo dei minimi contrattuali, lo estendiamo ai colleghi di tutta Italia, nella speranza di una maggiore coerenza e coscienza della categoria.
AUTISTI DI MEZZI PESANTI SU STRADA, LOTTIAMO CON PIU’ FORZA, UNIAMOCI MAGGIORMENTE ATTORNO
ALLA NOSTRA CENTRALE SINDACALE NAZIONALE DI CATEGORIA, LA FEDERAZIONE AUTISTI OPERAI, ad oggi l’unico
sindacato del settore che impugna sempre i contratti di 2° livello di forfettizzazione degli straordinari e trasferte.
ABOLIRE L’ARTICOLO 11 BIS DEL CCNL - ABOLIRE L’ARTICOLO 11 Comma 9 DEL CCNL
DARE VISIBILITA’ ALLE AZIONI GIUDIZIARIE CONTRO IL LAVORO NERO, LE FALSE COOPERATIVE, LO
SFRUTTAMENTO BESTIALE DEI CAMIONISTI, L’APPLICAZIONE DEI CONTRATTI PIRATA, L’INTERPOSIZIONE
FITTIZIA DI MANODOPERA
FEDERAZIONE AUTISTI OPERAI - COORDINAMENTO NAZIONALE
COBAS AUTISTI NOTHEGGER INTERMODAL TRUCKING – SEDE DI BARI
fip 05-11-2023 via argine destro canale Taglio 166/167 Marano di MIRA (VE)
Comunicato stampa
”Al sabato non si lavora”: straordinaria riuscita dello sciopero al 70% alla Stellantis di Pomigliano
PRODOTTE APPENA 200 VETTURE RISPETTO ALLE
OLTRE 500 CHE SI SAREBBERO DOVUTE COSTRUIRE
Nonostante l’azienda abbia comandato al lavoro nel 1° turno anche tutti gli addetti al turno di pomeriggio nonché, in sopraggiunta, anche i 1.200 addetti trasferiti a Pomigliano dallo stabilimento di Melfi, a fronte delle 306 vetture Panda e 206 Tonale (che normalmente si producono in ogni turno di lavoro) stamattina sono state realizzate appena 100 vetture dalla linea Panda ed altrettante (n. 100) dalla linea Tonale.
La straordinaria partecipazione dei lavoratori di Pomigliano e dei trasferiti di Melfi allo sciopero di stamane indetto da Slai cobas conferma l’irricevibilità della pretesa aziendale di ovviare alle note e gravi magagne tecnico- produttive con l’intensificazione dei carichi e dei ritmi di lavoro già insostenibili e che minano rovinosamente la salute dei lavoratori costretti inoltre ad operare in condizioni ambientali ed igieniche semplicemente vergognose.
Non è pensabile colmare il grave deficit impiantistico-gestionale e produttivo con l’eliminazione della mensa, che è un diritto di legge dei lavoratori non derogabile contrattualmente, per costringerli a produrre mezza ora in più a turno, nonché imporre, coi sindacati compiacenti, i 21 turni a scorrimento a cominciare dai reparti Verniciatura, Presse e Lastrosaldatura per non parlare del trasferimento coatto di 1.200 lavoratori - sotto ricatto - da Melfi a Pomigliano.
Né Stellantis potrà sostenere a lungo un ingente raddoppio del costo del lavoro (per diversi milioni di euro mensili) in funzione antisindacale pagando le trasferte e gli alberghi ai 1.200 lavoratori trasferiti sotto ricatto da Melfi a Pomigliano. Specialmente quando anche questi lavoratori, come quelli di Pomigliano, e a maggioranza come oggi, cominciano a mobilitarsi a tutela della democrazia sindacale e dei proprio diritti.
È evidente che Stellantis non potrà andare avanti a lungo con queste “gravi e grottesche manfrine” come è sempre più evidente che, con le buone o con le cattive, come sindacato e con la mobilitazione dei lavoratori riporteremo la democrazia in fabbrica: l’azienda si rassegni !
Pagina 3 di 23